Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek.
Parola di Dio
Riflessione
Non
dobbiamo mai dimenticare il caro prezzo che Gesù ha pagato per la
nostra redenzione. Lui si è fatto uno di noi... ha compatito le
nostre sofferenze e le ha condivise. Quale testimone migliore di Lui
poteva rappresentarci in questo mondo? Gesù infatti durante la Sua
vita terrena si è mostrato come uomo “perfetto”. Con la Sua
obbedienza totale alla volontà di Dio, anche nell'agonia, ci ha
dato un esempio da imitare. Percorrendo il cammino della sofferenza
prima di noi ci ha tracciato il qualche modo il sentiero. Quando si deve attraversare una boscaglia chi lo fa per primo
dovrà faticare un po' di più per tagliare l'erbaccia o i rami che
impediscono di avanzare, ma una volta che il passaggio è libero
chi lo segue sarà avvantaggiato.
Le
orme che Gesù ha lasciato sono molto evidenti e vale la pena
seguirle. Una volta intrapreso il sentiero, pieno anche di
insidie e trappole, ti ritrovi all'improvviso, come si dice per gli
aerei: a un punto di non ritorno. Non si può più tornare indietro e, anche con tanta fatica, continui a seguire Gesù, cerchi in
tutti i modi di non perderlo di vista e di non deluderlo.
Seguire
veramente Gesù a volte è una faticaccia e comporta anche tante
sofferenze, ma come diceva Santa Rosa da Lima: “Al di fuori della
croce non vi è altra scala per salire al cielo”.
Quello
che ci deve far riflettere nella lettura di oggi è l'obbedienza di
Gesù al Padre e la Sua preghiera fiduciosa, che poi Dio ha ascoltato
ed esaudito.
Proviamo
a porci allora due domande: facciamo sempre la volontà di
Gesù?... dedichiamo tempo per una preghiera fiduciosa?... o ci
stanchiamo alla prima difficoltà e facciamo di testa nostra?
Fare
la volontà di Gesù a volte sembra impossibile, specialmente nel
mondo in cui viviamo. Lasciare che sia Dio a disporre la propria
giornata per qualcuno può far “specie”... ma chi ha
deciso di consegnare la propria baracca al Signore trova
la cosa incantevole.
E'
come se non si fosse mai cresciuti... Che fa un bimbo in viaggio con
i genitori?... Li segue dappertutto, a volte brontolando un po', ma in
ogni caso non deve pensare a niente, perché saranno mamma e papà a provvedere per il viaggio, in tutto... Ecco si scende... ecco si
mangia... ecco si riparte. Più comodo di così!!! Ma perché voler
diventare per forza adulti e stare così lontano da Dio? Questo non
significa che un vero discepolo deve fare il pelandrone, non fare
niente e dire: "Tanto ci pensa Dio!!!".
Lasciare
che Dio disponga gli eventi della nostra vita significa non volere
delle cose per forza, significa non sforzarci a fare andare le cose
come piacciano a noi, significa evitare di fare le persone prepotenti
e dire sempre: voglio, voglio, voglio... Mio nonno, da piccola, mi
diceva sempre: "l'erba voglio non cresce neppure nella casa del Re"...
In
ogni caso dobbiamo cercare di imitare Gesù e
il Suo abbassamento... "Conoscete
infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era,
si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo
della sua povertà" (2
Cor 8 , 9).
Dobbiamo cercare di imitare Colui che è stato perseguitato e ucciso, Colui che con la
Sua morte ha distrutto la nostra morte e, innalzato sulla croce, ha attirato tutti
a se... "Io,
quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (
Gv 12, 32).
Grazie
Gesù...
A proposito della preghiera fiduciosa che Gesù fa a Suo
Padre... anche su questo punto siamo un po' scarsucci... Pregare,
preghiamo... ma la preghiera fiduciosa è un'altra cosa. Significa
essere convinti di aver già ricevuto ciò che chiediamo senza avere dubbi. "Per
questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate
fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato" (Mc
11, 24)... significa
pregare anche e soprattutto nei momenti di sofferenza, significa
continuare a supplicarlo e a gemere anche nei momenti di aridità.
Alla fine Dio ci esaudirà. E' un bell'esercizio quotidiano quello
dell'obbedienza e della preghiera fiduciosa, ma alla fine ne vale la
pena. Gesù è di parola... checché se ne dica!!!
Pace
e bene
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