domenica 14 settembre 2014

INNO ALLA CROCE di San Leone Magno


 

Cristo, offrendosi al Padre quale nuovo e vero sacrificio di riconciliazione, è stato crocifisso non nel tempio, che aveva già perduta la sua dignità, e neppure entro la cinta della città, che per il suo delitto doveva essere distrutta. Fu crocifisso invece fuori le mura, perché cessando il mistero delle antiche vittime, una nuova ostia fosse posta su un nuovo altare, la Croce di Cristo divenisse altare non del tempio, ma del mondo.
Ecco, dilettissimi, Cristo esaltato per mezzo della Croce... La nostra mente, che è illuminata dallo Spirito di verità, accolga con cuore puro e libero la gloria della Croce, raggiante in cielo e in terra; veda con interiore acume che cosa significhi ciò che il Signore disse, parlando dell'imminenza della sua Passione: E' venuta l'ora in cui deve essere glorificato il Figlio dell'uomo (Gv. 12, 23); e poco dopo: Ora - disse - l'anima mia è turbata, e che dirò io? Padre, salvami da quest'ora? Ma io sono venuto appunto per quest'ora. Padre, glorifica tuo Figlio (Gv. 12, 27-28). Alla voce del Padre che risuonava dal cielo, dicendo: L'ho glorificato e ancora lo glorificherò, Gesù rispose ai presenti: Non per me è risuonata questa voce, ma per voi. Ora si fa il giudizio del mondo, ora il principe di questo mondo sarà cacciato fuori. Ed io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me (Gv. 12, 30-32).
O ammirabile potenza della Croce! O ineffabile gloria della Passione! Qui si trova il tribunale del Signore, il giudizio del mondo e la potenza del Crocifisso... Hai attirato tutto a te, o Signore, perché, con lo squarcio del velo del tempio, il Santo dei Santi fosse sottratto agli indegni pontefici. La figura si è trasformata così nella realtà; la profezia attuandosi si è manifestata e la legge ha trovato compimento nel Vangelo. Hai attirato, o Signore, tutto a te, affinché ora con perfetto e manifesto sacramento la pietà religiosa di tutte le nazioni celebrasse quel rito che si svolgeva soltanto nel tempio della Giudea, come ombra e figura. Ora infatti, più illustre è l'ordine dei leviti, più ampia la dignità degli anziani e più sacra l'unzione dei sacerdoti, poiché la tua Croce è fonte di benedizione, origine di tutte le grazie. Per essa è data ai credenti la forza invece della debolezza, la gloria al posto dell'obbrobrio, la vita in cambio della morte. Ora che è cessata la varietà dei sacrifici carnali, la sola oblazione del tuo corpo e del tuo sangue sostituisce perfettamente la molteplicità delle vittime, poiché tu sei il vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. In te perfezioni tutti i misteri, perché ci sia un unico Regno formato da tutte le genti, come c'è un solo sacrificio che sostituisce tutte le vittime.
De Passione Sermo VIII, 5-7: PL 54, 340b-341c


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