Noi
non siamo retribuiti da Dio giustamente, ma ingiustamente, e questa è
la nostra fortuna. Se fossimo retribuiti giustamente saremmo
spacciati, nessuno di noi infatti, per quanto lavori, riesce a
guadagnarsi la vita divina che il Signore vuole donarci. Più siamo
consapevoli di questo, più assomigliamo agli operai dell'ultima ora,
ossia a quelli che godono più di tutti gli altri perché ricevono
una ricompensa che mai avrebbero sperato. Tutto l'impegno che
mettiamo nel servire il Signore in pensieri e in opere, nella
preghiera e nello studio, negli atti di amore verso Dio e verso il
prossimo, assomiglia al lavoro di un'ora nel migliore dei casi, e nel
lavoro di tutta una giornata in chi crede di meritare qualcosa presso
Dio, infatti: gli ultimi saranno primi e i primi ultimi. Ma
chi la comprende questa logica un po' strana? Chi veramente si
rallegra nel dire: “Io sono l'operaio dell'ultima ora, io sono
veramente fortunato!!!”.
Dal
sito http://www.medvan.it/
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