domenica 17 maggio 2015

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 16,29-33 - Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!



 Gv 16, 29-33
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Parola del Signore
Riflessione

Quanto è facile dire a parole: “Per questo crediamo che sei uscito da Dio”... Ma nella quotidianità, siamo pronti a portare il peso della croce? Oppure Gesù è presente nella misura in cui ci serve? Siamo pronti ad accettare di essere trattati come è stato trattato Gesù? Davanti alle avversità della vita, reagiamo come ha reagito Lui? Mi sa di no... Il Signore conosce le nostre debolezze, conosce i nostri bellissimi propositi... che non durano più di un minuto. Ma conosce anche il nostro dispiacere nel momento del fallimento. Lui sa molto bene quanto ci sentiamo soli quando ci ritroviamo spaventati di fronte alle avversità. Noi, non siamo più bravi degli apostoli. Avremmo forse superato più brillantemente la prova nel momento della Sua passione?... Meno male che, come dice Gesù, c'era il Padre... altrimenti avrebbe compiuto il suo sacrificio nella più grande solitudine.
E se le parole: Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo” appaiono quasi una sgridata, poi, come un vero amico ci dà una pacca sulla spalla e ci incoraggia a seguirlo: abbiate coraggioperchè, con Lui accanto, non saremo mai soli. E con l'affermazione: “io ho vinto il mondo!” ci da una luce e una speranza per la notte più buia. Così Gesù invita tutti noi a non lasciarci prendere da pessimismi e da tristezze, perché è l'ottimismo che deve stare nel cuore di un vero discepolo, il quale mette tutta la sua speranza in Colui che ha vinto il mondo. A questo punto entrano in ballo i veri amici di Gesù... se nella nostra vita abbiamo incontrato un vero discepolo che ci sta accanto in questo cammino, le cadute saranno meno traumatiche, se invece non è così, preghiamo il Signore di mandarcene uno... sono sicura che prima o poi ci esaudirà...
Allora continuiamo a pregare, continuiamo a sperare, continuiamo a chiedere. Continuiamo insomma a stare accanto a Lui anche quando agli occhi di tanti, e molte volte anche di chi si professa credente, non c'è niente da fare. Alzare la bandiera bianca con Gesù accanto non deve esistere, perché se rimaniamo con Lui siamo invincibili, e chi ha Dio come amico non manca di nulla. “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11, 1).
Pace e bene 

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