mercoledì 15 ottobre 2014

Teresa d’Avila - Esclamazioni


 

Voi dite: Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi consolerò. Che altro vogliamo, Signore? Che domandiamo? Che cerchiamo? Per quale motivo la gente del mondo si perde se non per andare in cerca di felicità? O Dio, Dio mio! È possibile questo, Signore? Oh, che pena! Che grande accecamento! Noi cerchiamo, infatti, la felicità dov’è impossibile trovarla! Abbiate pietà, Creatore, delle vostre creature! Vedete, noi non capiamo noi stessi, né sappiamo quel che desideriamo, né siamo nel giusto chiedendo quel che chiediamo. Illuminateci, Signore; considerate che la vostra luce è più necessaria a noi che a quel cieco il quale era tale dalla nascita, perché questi desiderava vedere la luce e non poteva, ma noi, Signore, non vogliamo vedere. Oh, che male grave e incurabile! Qui, mio Dio, deve manifestarsi il vostro potere, qui deve brillare la vostra misericordia!

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Oh, Signore! Riconosco la vostra divina potenza. E se voi siete potente, come in realtà siete, cosa c’è d’impossibile a colui che può tutto? Vogliate, dunque, Signore mio, vogliate! Per quanto miserabile io sia, credo fermamente che possiate tutto ciò che volete, e quanto più sono grandi le meraviglie che sento dire di voi, pensando che potete fare ancora di più, la mia fede si fortifica maggiormente e credo con più salda convinzione che esaudirete la mia richiesta. E come meravigliarsi di ciò che fa l’Onnipotente? Voi sapete bene, mio Dio, che pur fra tutte le mie miserie, non ho mai trascurato di riconoscere la vostra grande potenza e misericordia. Tenete conto, Signore, del fatto che almeno in questo non vi ho offeso. Ricuperatemi, Dio mio, il tempo perduto concedendomi la vostra grazia per il presente e per il futuro, affinché compaia davanti a voi con la veste nuziale perché, se lo volete, lo potete.

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Oh, mio Signore, quale vero amico voi siete, e quanto potente, poiché potete ciò che volete, e non smettete mai di amare chi vi ama! Vi lodino tutte le creature, Signore dell’universo! Oh, poter gridare al mondo intero quanto voi siete fedele ai vostri amici! Tutte le cose mancano, ma voi, Signore di tutte, non mancate mai! È poco ciò che lasciate patire a chi vi ama. Oh, mio Signore, con quanta delicata cura, con quanta dolcezza li sapete trattare! Oh, felice chi non ha mai esitato ad amare altri che voi! Sembra, o Signore, che voi mettiate rigorosamente alla prova chi vi ama, affinché nell’eccesso del patimento si intenda l’eccesso ancor più grande del vostro amore. Oh, Dio mio, potessi avere ingegno, dottrina, e disporre di parole nuove per esaltare le vostre opere come lo sente l’anima mia! Mi manca tutto, mio Signore, ma se voi non mi lasciate senza la vostra protezione, io non mancherò a voi. Si levino pure contro di me tutti i dotti, mi perseguitino tutte le creature, mi tormentino tutti i demoni, ma non mancatemi voi, Signore, perché ho già fatto esperienza del guadagno che si ricava dal confidare solo in voi.

Santa Teresa d’Avila



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