ROSARIO A SAN GIUSEPPE



(Si prega utilizzando una comune corona del Rosario)


Preghiere iniziali

All'inizio della preghiera invochiamo il Padre per mezzo di Cristo nostro Signore perché ci doni lo Spirito Consolatore. Infatti, egli è il maestro interiore che ci insegna a pregare: Nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo (ICor 12,3). Ecco perché la Chiesa ci invita a implorarlo ogni giorno, soprattutto all’inizio e al termine di qualsiasi azione importante.


Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.


Credo Apostolico 

Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.

Amen


Sequenza allo Spirito Santo

Vieni, santo Spirito,manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,vieni, datore dei doni, vieni luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli, che solo i te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

Amen.


Vieni, Spirito creatore


Vieni, o Spirito creatore,visita le nostre menti, 

riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,dono del Padre altissimo, 

acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, 

irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; 

sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace, 

la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d'eterna sapienza, 

svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio 

uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, 

che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
 Amen.


Manda il tuo Spirito e sarà una nuova creazione, 

e rinnoverai la faccia della terra.


PRIMO MISTERO

San Giuseppe “uomo giusto”

Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo» (Mt 1,18-20).

Riflessione

Come vive Giuseppe la sua vocazione di custode di Maria, di Gesù, della Chiesa? Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio [...]. Dio non desidera una casa costruita dall’uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo disegno; ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito. E Giuseppe è “custode”, perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge. In lui cari amici, vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato! (Papa Francesco, Omelia, 19 marzo 2013).

Padre nostro • 10 Ave Giuseppe (vedi in calce ) Gloria al Padre


SECONDO MISTERO 

San Giuseppe “sposo verginale” di Maria 

«[Maria] darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa (Mt 1,21.24).

Riflessione

«Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo». In queste parole è già racchiusa la missione che Dio affida a Giuseppe, quella di essere custos, custode. Custode di chi? Di Maria e di Gesù; ma è una custodia che si estende poi alla Chiesa, come ha sottolineato Giovanni Paolo II: «San Giuseppe, come ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine Santa è figura e modello (Redemptoris Custos, 1)». Come esercita Giuseppe questa custodia? Con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende. Dal matrimonio con Maria fino all’episodio di Gesù dodicenne nel tempio di Gerusalemme, accompagna con premura e tutto l’amore ogni momento (Papa Francesco, Omelia, 19 marzo 2013).

Padre nostro • 10 Ave Giuseppe Gloria al Padre


TERZO MISTERO

San Giuseppe “uomo forte” nelle avversità di ogni giorno

Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto (Mt 2,13-14).

Riflessione

Il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore. Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza! (Papa Francesco, Omelia, 19 marzo 2013).

Padre nostro • 10 Ave Giuseppe  Gloria al Padre


QUARTO MISTERO

San Giuseppe “modello dell’educatore”

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui (Lc 2,21-24.39-40).

Riflessione

Guardiamo a Giuseppe come il modello dell’educatore, che custodisce e accompagna Gesù nel suo cammino di crescita [...]. Dice san Luca riferendosi a Gesù: «La grazia di Dio era su di lui» (2,40). Qui certamente la parte riservata a san Giuseppe è più limitata rispetto agli ambiti dell’età e della sapienza. Ma sarebbe un grave errore pensare che un padre e una madre non possono fare nulla per educare i figli a crescere nella grazia di Dio. Crescere in età, crescere in sapienza, crescere in grazia: questo è il lavoro che ha fatto Giuseppe con Gesù, farlo crescere in queste tre dimensioni, aiutarlo a crescere. [...] La missione di san Giuseppe è certamente unica e irripetibile, perché assolutamente unico è Gesù. E tuttavia, nel suo custodire Gesù, educandolo a crescere in età, sapienza e grazia, egli è modello per ogni educatore, in particolare per ogni padre. [...] Siate per i vostri figli come san Giuseppe: custodi della loro crescita in età, sapienza e grazia. Custodi del loro cammino; educatori, e camminate con loro (Papa Francesco, Udienza, 19 marzo 2014).

Padre nostro • 10 Ave Giuseppe  Gloria al Padre


QUINTO MISTERO

San Giuseppe “specchio di vita interiore”

«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2,48-51).

Riflessione

Nel silenzio dell’agire quotidiano, san Giuseppe, insieme a Maria, hanno un solo centro comune di attenzione: Gesù. Essi accompagnano e custodiscono, con impegno e tenerezza, la crescita del Figlio di Dio fatto uomo per noi, riflettendo su tutto ciò che accadeva. Nei Vangeli, san Luca sottolinea due volte l’atteggiamento di Maria, che è anche quello di san Giuseppe: «Custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (2,19.51). Per ascoltare il Signore, bisogna imparare a contemplarlo, a percepire la sua presenza costante nella nostra vita; bisogna fermarsi a dialogare con lui, dargli spazio con la preghiera. Ognuno di noi dovrebbe chiedersi: quale spazio do al Signore? Mi fermo a dialogare con lui? Fin da quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci hanno abituati a iniziare e a terminare la giornata con una preghiera, per educarci a sentire che l’amicizia e l’amore di Dio ci accompagnano. Ricordiamoci di più del Signore nelle nostre giornate! (Papa Francesco, Udienza, 1° maggio 2013).

Padre nostro • 10 Ave Giuseppe  Gloria al Padre


Litanie a san Giuseppe


Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, pietà Cristo pietà

Signore, pietà Signore pietà

Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici

Padre celeste, Dio abbi pietà di noi

Figlio redentore del mondo,Dio abbi pietà di noi

Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi

Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi

 

Santa Maria prega per noi

S. Giuseppe prega per noi

Inclita prole di Davide prega per noi

Luce dei Patriarchi prega per noi

Sposo della Madre di Dio prega per noi

Custode purissimo della Vergine prega per noi

Tu che nutristi il Figlio di Dio prega per noi

Solerte difensore di Cristo prega per noi

Capo dell'Alma Famiglia prega per noi

O Giuseppe giustissimo prega per noi

O Giuseppe castissimo prega per noi

O Giuseppe prudentissimo prega per noi

O Giuseppe obbedientissimo prega per noi

O Giuseppe fedelissimo prega per noi

Specchio di pazienza prega per noi

Amante della povertà prega per noi

Esempio agli operai prega per noi

Decoro della vita domestica prega per noi

Custode dei vergini prega per noi

Sostegno delle famiglie prega per noi

Conforto dei sofferenti prega per noi

Speranza degli Infermi prega per noi

Patrono dei moribondi prega per noi

Terrore dei demoni prega per noi

Protettore della S. Chiesa prega per noi


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

perdonaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,

esaudiscici, o Signore

Agnello dì Dio, che togli i peccati del mondo, 

abbi pietà di noi

 

Prega per noi San Giuseppe,
affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo


Preghiamo

O Padre, che ci hai rinnovati con il tuo dono, fa' che camminiamo davanti a Te nelle vie della santità e della giustizia, sull'esempio e per intercessione di san Giuseppe, uomo giusto e fedele, che nella pienezza dei tempi cooperò al grande mistero della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. AMEN


Ave, Giuseppe

Ave, Giuseppe, uomo giusto, la Sapienza è con te.
Tu sei benedetto fra tutti gli uomini
e benedetto è il frutto di Maria tua Sposa fedele, Gesù.
San Giuseppe, degno padre putativo di Gesù,
prega per noi peccatori e ottienici la divina Sapienza,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen!


Tratto dal libro “Pregate,pregate,pregate” - Edizione Shalom 2012



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