Voi
dite: Venite
a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi consolerò.
Che altro vogliamo, Signore? Che domandiamo? Che cerchiamo? Per quale
motivo la gente del mondo si perde se non per andare in cerca di
felicità? O Dio, Dio mio! È possibile questo, Signore? Oh, che
pena! Che grande accecamento! Noi cerchiamo, infatti, la felicità
dov’è impossibile trovarla! Abbiate pietà, Creatore, delle vostre
creature! Vedete, noi non capiamo noi stessi, né sappiamo quel che
desideriamo, né siamo nel giusto chiedendo quel che chiediamo.
Illuminateci, Signore; considerate che la vostra luce è più
necessaria a noi che a quel cieco il quale era tale dalla nascita,
perché questi desiderava vedere la luce e non poteva, ma noi,
Signore, non vogliamo vedere. Oh, che male grave e incurabile! Qui,
mio Dio, deve manifestarsi il vostro potere, qui deve brillare la
vostra misericordia!
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Oh,
Signore! Riconosco la vostra divina potenza. E se voi siete potente,
come in realtà siete, cosa c’è d’impossibile a colui che può
tutto? Vogliate, dunque, Signore mio, vogliate! Per quanto miserabile
io sia, credo fermamente che possiate tutto ciò che volete, e quanto
più sono grandi le meraviglie che sento dire di voi, pensando che
potete fare ancora di più, la mia fede si fortifica maggiormente e
credo con più salda convinzione che esaudirete la mia richiesta. E
come meravigliarsi di ciò che fa l’Onnipotente? Voi sapete bene,
mio Dio, che pur fra tutte le mie miserie, non ho mai trascurato di
riconoscere la vostra grande potenza e misericordia. Tenete conto,
Signore, del fatto che almeno in questo non vi ho offeso.
Ricuperatemi, Dio mio, il tempo perduto concedendomi la vostra grazia
per il presente e per il futuro, affinché compaia davanti a voi con
la veste nuziale perché, se lo volete, lo potete.
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Oh,
mio Signore, quale vero amico voi siete, e quanto potente, poiché
potete ciò che volete, e non smettete mai di amare chi vi ama! Vi
lodino tutte le creature, Signore dell’universo! Oh, poter gridare
al mondo intero quanto voi siete fedele ai vostri amici! Tutte le
cose mancano, ma voi, Signore di tutte, non mancate mai! È poco ciò
che lasciate patire a chi vi ama. Oh, mio Signore, con quanta
delicata cura, con quanta dolcezza li sapete trattare! Oh, felice chi
non ha mai esitato ad amare altri che voi! Sembra, o Signore, che voi
mettiate rigorosamente alla prova chi vi ama, affinché nell’eccesso
del patimento si intenda l’eccesso ancor più grande del vostro
amore. Oh, Dio mio, potessi avere ingegno, dottrina, e disporre di
parole nuove per esaltare le vostre opere come lo sente l’anima
mia! Mi manca tutto, mio Signore, ma se voi non mi lasciate senza la
vostra protezione, io non mancherò a voi. Si levino pure contro di
me tutti i dotti, mi perseguitino tutte le creature, mi tormentino
tutti i demoni, ma non mancatemi voi, Signore, perché ho già fatto
esperienza del guadagno che si ricava dal confidare solo in voi.
Santa
Teresa d’Avila
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