“Conoscere e amare Gesù, farlo conoscere e farlo amare” sono le parole illuminanti del servo di Dio venerabile don Ottorino Zanon, fondatore della Pia Società san Gaetano, congregazione religioso-missionaria formata da preti e diaconi permanenti.
Il 5 giugno 2015, Papa Francesco ha dato il via libera per il riconoscimento delle virtù eroiche di don Ottorino Zanon che è, dunque, venerabile.
La parola del giorno di don Ottorino - Domenica 15 Giugno 2025
ESSERE SINCERI SEMPRE
In mezzo al nostro popolo c’è un detto: “Chi è bugiardo è ladro”, e generalmente, quando uno, anche per una sola volta, non è stato trovato sincero, è squalificato. Ci si domanderà sempre: “Che dica la verità? Che ci sia proprio da fidarsi? Che non abbia dei secondi fini?”.
Dobbiamo mostrarci dinanzi alla gente come persone che anche esternamente dimostrano di essere in contatto con il Signore, che mostrano perciò l’umiltà, la purezza, la santità, la povertà: cioè dobbiamo mostrarci integerrimi.
Questo è il lato spirituale, interiore, che traspare all’esterno.
C’è poi anche un lato che vorrei chiamare umano, che è quello che anche il Signore richiama quando dice: “Sì, sì; no, no!” (Mt 5,37), cioè quel lato umano per cui gli uomini si fidano di noi. E allora cercate di essere sempre sinceri: sinceri nelle parole, sinceri nelle azioni, sinceri nelle promesse.
La frase del nostro buon popolo: “La bugia ha le gambe corte”, vale anche per noi. “La bugia parte con il rapido mi diceva una persona - e torna con la carriola, ma torna sempre”.
Mi pare che non sia neanche il caso di invitarvi a non dire bugie: ma ci sono qualche volta quelle frasi, quel dire e non dire... La gente, insomma, ha piacere di vedere l’uomo di Dio sincero!
Siate sinceri! Non seguite l’impulso di voler apparire! Se state giocando una partita a carte e avete un fiasco di vino davanti e arriva il Vescovo, non dovete dire: “Nascondi, perché il Vescovo non veda!”, ma con semplicità dovreste dire: “Venga qui e prenda un bicchiere anche lei”, ed è finita.
Di solito la gente non ci toglie la stima per una piccola debolezza umana, ma quando vede che non agiamo rettamente. Per carità non abituatevi ad agire per strade storte, con modi di fare poco sinceri, con modi di agire falsi, perché questo non piace. Sono offese al Signore, è un diminuire la Grazia. Oltre a questo poi, che per noi è vita, vi verrà tolta la stima e la buona fama.
Ognuno si sforzi di essere sincero, vorrei anzi dire, di essere eccessivamente sincero: nelle parole, nelle azioni, nel comportamento, nelle promesse. Bisogna anche sapersi scusare con sincerità dicendo: “Ho sbagliato, mi sono dimenticato”, con semplicità, figlioli, e sarete creduti.
(M33, 1-6 del 4 novembre 1965)
Grazie per questi bei pensieri giornalieri, belli da leggere ed edificanti, grazie, Michele
RispondiEliminaGrazie a te Michele. I pensieri giornalieri di questo santo sacerdote sono davvero una boccata di ossigeno. Dio ti benedica
EliminaQuando si porta una croce pesante... se guardiamo solo verso il basso, verrebbe
Eliminala disperazione. Solamente guardando a Lui... pensando a quello che ha sofferto
per donarci la Salvezza...troviamo la forza per andare avanti....per accettare ed
offrire cio' che il Signore ci sta chiedendo...Possiamo essere come l'acqua che
viene unita al vino, durante la Santa Messa...per diventare una sola cosa con Lui...che poi Lui possa offrirla al Padre, per la nostra Salvezza e del mondo intero.