mercoledì 2 dicembre 2015

E perché mi turbo e mi complico? Perché temo io? di don Dolindo Ruotolo



Gesù all'anima:
« Quando crederai il mondo abbandonato ai prepotenti e ai tiranni, e tutto schierato contro la Chiesa, allora sappi che il trono del mostro è minato e che si dissolve in un baleno per una pietruzza dal monte che lo percuote. Lasciami fare perché io armonizzo la libertà e le esigenze della divina gloria, e lascio il corso agli uomini cattivi per poi trarne la divina gloria. Anche nel piccolo lo vedrai, perché certi violenti spariranno dalla sera al mattino e le famiglie riacquisteranno la pace e la prosperità.
Adora Dio e lascia a Lui, che tutto vede e dispone e permette, la cura del pacifico ordine dei mondo. Lasciati dunque portare anche tu dalle misteriose vie della sua Provvidenza e prega...

Oh la preghiera! Prega, prega, prega e sii certo di operare pregando, perché la più potente delle azioni è la preghiera.



La scala dei Cielo è la mia Volontà. La via per raggiungere la mia Volontà è l'abbandono e la fiducia nelle piccole cose; la via della fiducia è il pensare poco a quello che è successo e a quello che può succedere.

A che scopo pensare al passato che non è più? A che scopo pensare al futuro che non dipende da voi?

Riposate in me compiendo fedelmente ogni proprio dovere, facendo tutto quello che dipende da voi nel momento nel quale dovete operare: ecco il segreto della pace interna e quindi dei fervore dell'anima.

Non vi è fervore senza calma e non vi è calma senza pieno abbandono in me...

L’anima a Gesù:
Tu mi reggi, mio Dio, tu mi guidi, tu mi aiuti, io lo so, io lo tocco con mano. Dunque io non mi preoccupo di nulla, e come la bimba tua piccina piccina ti seguo, e mi attacco alle tue vesti, o Papà mio bello e caro, e mi sento sicura con te!

Quando mi vedrò turbata per un timore improvviso, per un affanno, per una preoccupazione umana, io chiuderò gli occhi semplicemente, e dirò a te con piena fiducia: «Gesù mio, pensaci tu!».

All'anima mia, nel principio dei suo turbamento, prima che le venga desiderio di appoggiarsi alle trovate della politica umana, dirò con energia: <Gesù buono ci pensa !>.

O mio Gesù, tutto è nulla davanti a te, io dunque non trovo che te solo in tutto; e perché mi turbo e mi complico? Perché temo io?

Se gli uomini mi giudicano male, io mi traquillizzerò in questo semplice pensiero di fiducia che mi fa considerare solo il tuo giudizio e dirò: «Gesù buono sa tutto!». E passerò oltre distraendomi da quei pensieri noiosi che sono la vera fonte della mia doppiezza e della mia umanità con te, Gesù caro.

Se gli uomini mi riguardano male e mi hanno in antipatia, non mi preoccuperò dei loro sguardo, li riguarderò come piccole creature tue, e dirò a te, mio Dio: « Tu sei il mio unico tutto, io non debbo piacere a te solo!».

Se mi sembrerà tutto tenebre, e non scorgerò più nulla in me, fino al punto da sentirmi smarrita, da sentirmi senza vita, io ti seguirò, Gesù mio, come una bambina segue la mamma nella stanza oscura. Mi attaccherò semplicemente a te e dirò: «Gesù è la mia guida, è la mia salvezza, è ‘la mia Mamma’!».

Se tutto mi dovesse sembrare perduto, io guarderò semplicemente te, e spererò contro ogni speranza, perché tu sei mio unico bene, perché tu non hai lasciati delusi quelli che sperano in te!

Oh, quale pace, Gesù mio caro, quale pace mi darà questa semplicità!

Per carità, liberami dalla schiavitù dei mio povero essere, rendimi tu semplice con te, in modo che io ti sia come figlia affettuosa!

Anche nelle relazioni con te debbo essere semplice: la mia pietà deve essere pura, senza tanti fronzoli, senza tante cerimonie esterne, senza tante complìcazioni! Una figlia che sta in soggezione dinanzi al papà è incapace di amarlo davvero, e le sue cerimonie sono precisamente il segno dei poco amore vero!

Io vengo a te, mio Gesù, con tutta la familiarità che tu mi ispiri, familiarità che è frutto di semplicità.

Vengo a te cercandoti ardentemente, perché tu solo sei l'unico bene e l'unica vita, e tutto il resto è vano, è ombra che si dilegua...

Passano gli uomini, passano le cose, passano le fantasie, passano e si dileguano senza eco i giudizi umani, le ingiurie, le invettive, le contraddizioni... tutto,

Nel silenzio universale rimani tu solo!

Ah, mio Gesù, senza aspettare che gli eventi facciano questa selezione, io la faccio da me: non mi curo di nulla all'infuori di te; guardo tutto semplicemente in te, ma in modo che nulla mi turbi, che tutto invece mi serva di scalino a te che sei unica vita!.(.. . )

Gesù alle anime:
Figlie mie, quante sorprese può darvi la mia compagnia, e quanta vita vi verrà nel cuore se saprete dimenticarvi! Quello che vi inaridisce e la serietà... Pensate e ragionate troppo! Piccine mie, siate piccine sul mio Cuore, e giocate con me piccino sul vostro.

Non mi son fatto per voi Ostia silenziosa ed inerte? Eppure sono vita. Fatevi ostie di amore e dimenticatevi. Vorrei parlare a ciascuna di voi, e specialmente a qualcuna di voi. Ma non voglio che vi perdiate poi in vani ragionamenti. Vi voglio piccole, piccole, piccole. Intendetelo!

Dalla semplicità piccolina nasce la fede luminosa, la speranza sicura, l'amore vivo. Dalla piccolezza viene la grandezza, come dal piccolo seme si sviluppa l'albero grandioso.

Confidate! Fate come i piccoli, che rimettono al babbo ogni cosa. Non vi assillate. Vivete di me, vivete con me! Il tragitto è breve, finisce tutto, rimane l'eterna vita, e là sarete piene d'ineffabile gaudio. Amen.



Articoli correlati per categorie



Nessun commento:

Posta un commento