giovedì 10 novembre 2016

Dal Vangelo secondo Luca - 17, 26-37 - Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Parola del Signore
Riflessione
Il  Vangelo di oggi è un pochetto inquietante...
Certo che chi legge questo passo e continua a vivere la sua vita sempre alla ricerca di piaceri, di sicurezze e di comfort esagerati come se nulla potesse accadergli, è veramente duro di cervice!!!
Gesù oggi ci parla di due avvenimenti molto conosciuti: il diluvio e la distruzione di Sodoma e Gomorra. I periodi storici sono diversi, ma due cose hanno in comune: la prima è che la gente continuava a vivere serenamente senza Dio facendo come si dice oggi: i propri "porci comodi"... e la seconda è che la distruzione è avvenuta senza preavviso. Eh caro Gesù... ma lo sai che oggi ti avrebbero denunciato? Lo sai che bisogna dare sempre il preavviso? Eh... ma quante cose ti devo dire?
In ogni caso Gesù, con questo vangelo, cerca di svegliarci tutti da un sonno che è molto simile a quello che aveva addormentato gli uomini al tempo di Noè e al tempo di Lot... il comportamento degli uomini di oggi non è molto diverso da quello degli uomini di allora.
Continuiamo a essere sempre preoccupati e in ansia per le cose di questo mondo e, invece di gareggiare nello stimarci a vicenda, invece di aiutarci nelle cose di Dio, ci facciamo lo sgambetto gli uni gli altri, gareggiamo per essere considerati i primi della classe, per accaparrarci i primi posti, per essere "ammirati e riveriti dagli uomini". Le nostre giornate sono centrate sulla costruzione di noi stessi. Ci alziamo di buon mattino e stiamo ore davanti all'armadio per scegliere il vestitino più adatto, poi c'è il trucco... guai a uscire senza il cemento sul viso... poi i capelli... oh Signore!!! Assomiglio al moccio Vileda!!! Bisogna che vada subito dal parrucchiere... per non parlare dei tacchetti e della borsa da abbinare... dimenticavo... anche la cintura deve essere dello stesso colore... Poi ci sono le unghie, oh mamma... bisogna rifare il french... il brillantino è cascato... Oh Signore, quanto corriamo per queste stupidaggini e quanto ci affanniamo!!!... E perdiamo di vista la cosa essenziale: la nostra salvezza, la Vita Eterna... Quanta miseria spirituale in questo mondo!!! La si taglia col coltello. Oh Gesù... abbi pietà di noi! Ci alziamo di buon mattino per farci belle - per modo di dire -... e a Gesù diamo solo le briciole... Ebbene, un pochetto mi vergogno a dirlo: io, ero una di queste donne... ma grazie al cielo, il buon Dio senza troppi complimenti ha pensato bene di togliermi tutte queste cose, e ora mi sembrano tutte sciocchezze... Affannarsi per queste cose è davvero stupido... Ma a questo punto, per consolarmi un po', non posso non pensare a Santa Teresa d'Avila che al capitolo 2 del libro della sua vita scrive: Cominciai a portare abiti di lusso e a desiderare di piacere, cercando di far bella figura; a curare molto le mani e i capelli, a usare profumi e a far ricorso a tutte le possibili vanità, che erano molte, essendo io molto raffinata. Non avevo cattiva intenzione, perché non avrei voluto che mai nessuno offendesse Dio per causa mia. Ebbi per molti anni esagerata cura della mia persona e di altre ricercatezze nelle quali non scorgevo alcuna colpa. Ora so quanto nocive dovevano essere”. E ora posso dire anch'io come lei: “Provo tanta gioia nel pensare che le mie infedeltà fanno meglio conoscere la vostra misericordia, che mi sento mitigare il dolore delle gravi offese che vi ho fatte”. Abbiamo dunque tutti qualche speranza. Teresa era una di noi!!! Cerchiamo però di imitare quello che ha fatto dopo...

Tra i due episodi richiamati da Gesù quello che mi ha sempre colpita è quello della moglie di Lot, in particolare la fine che ha fatto. Quanti di noi possono immedesimarsi in questa donna? Perbacco, nessuno...!!!
Quante volte nel cammino di fede, anche solo per un attimo, ci siamo trovati a pensare a quello che abbiamo lasciato? La tentazione di guardare e di tornare indietro è a volte molto forte. In questi momenti dobbiamo andare da Gesù e farci abbracciare da Lui. Tra le Sue braccia infatti, ci viene male girare il volto indietro... e poi penso che una volta stretti a Lui, sarà Lui stesso a non permetterlo. Quindi, se non vogliamo fare invidia alle statue che si trovano nella miniera di sale di Wieliczka, nei pressi di Cracovia, è meglio guardare avanti.
La chiamata di Gesù però richiede una risposta seria. Non dobbiamo tergiversare troppo e dire: c'è tempo... c'è tempo...
E' vero che la pazienza di Dio è grande, ma ha inevitabilmente anche una scadenza. Che facciamo noi con una mozzarella scaduta? La buttiamo nella spazzatura...
Ecco, così è Dio: un Padre esigente, ma paziente... Lui aspetta, ci dà tempo proprio come è successo per il fico sterile, ma poi, se alla fine continuiamo a essere testardi... non serviremo neanche come legna per il caminetto... perché, se non sbaglio, la legna della pianta di fico scoppietta un po' troppo e pochi la usano in casa.
Preghiamo allora il buon Dio di rafforzare la nostra minuscola fede, chiediamogli di continuare a zapparci attorno, di potarci per benino, insomma, di farci tutti i trattamenti del caso... Ma Gesù, ti chiedo una cosa: togli tutto quello che vuoi, tutto ciò che tu reputi superfluo e non necessario per il mio bene, ma, ti prego... con calma... non come fai tu di solito!... E perdonami se a volte mi viene da dire: "Scusa... ma ci sono solo io in questo mondo? E' possibile che non ci siano altre persone?... Sono tutti perfetti gli altri?".
Ho capito... farò la brava... non voglio che le persone sappiano dove mi trovo solo perché mi gironzolano attorno gli avvoltoi, questo significherebbe che sono una carcassa.
Pace e bene


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