In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come
avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio
dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano
marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il
diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot:
mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;
ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal
cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il
Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà
sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a
prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro.
Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria
vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico:
in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà
portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello
stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove
sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
Parola del Signore
Riflessione
Il
Vangelo di oggi è un pochetto inquietante...
Certo
che chi legge questo passo e continua a vivere la sua vita sempre
alla ricerca di piaceri, di sicurezze e di comfort esagerati come se
nulla potesse accadergli, è veramente duro di cervice!!!
Gesù
oggi ci parla di due avvenimenti molto conosciuti: il diluvio e la
distruzione di Sodoma e Gomorra. I periodi storici sono diversi, ma due cose hanno in comune: la prima è che la gente continuava a vivere serenamente senza
Dio facendo come si dice oggi: i propri "porci comodi"... e la seconda è che
la distruzione è avvenuta senza preavviso. Eh caro Gesù... ma lo sai
che oggi ti avrebbero denunciato? Lo sai che bisogna dare sempre il
preavviso? Eh... ma quante cose ti devo dire?
In
ogni caso Gesù, con questo vangelo, cerca di svegliarci tutti da un sonno che è molto simile a quello che aveva addormentato gli uomini al tempo di Noè e al tempo di Lot... il comportamento degli uomini di oggi non è molto diverso da quello degli uomini di allora.
Continuiamo
a essere sempre preoccupati e in ansia per le cose di questo mondo e,
invece di gareggiare nello stimarci a vicenda, invece di aiutarci nelle cose di Dio, ci facciamo lo sgambetto gli uni gli altri, gareggiamo per essere considerati i primi della classe, per accaparrarci i primi posti, per essere "ammirati e riveriti dagli uomini". Le nostre
giornate sono centrate sulla costruzione di noi stessi. Ci alziamo di buon mattino e stiamo ore davanti all'armadio per scegliere
il vestitino più adatto, poi c'è il trucco... guai a uscire senza
il cemento sul viso... poi i capelli... oh Signore!!! Assomiglio al
moccio Vileda!!! Bisogna che vada subito dal parrucchiere... per non
parlare dei tacchetti e della borsa da abbinare... dimenticavo... anche la
cintura deve essere dello stesso colore... Poi ci sono le
unghie, oh mamma... bisogna rifare il french... il brillantino è
cascato... Oh Signore, quanto corriamo per queste stupidaggini e
quanto ci affanniamo!!!... E perdiamo di vista la cosa essenziale: la nostra salvezza, la Vita Eterna... Quanta miseria spirituale in questo mondo!!! La si taglia col coltello. Oh
Gesù... abbi pietà di noi! Ci alziamo di buon mattino per farci
belle - per modo di dire -... e a Gesù diamo solo le briciole...
Ebbene, un pochetto mi vergogno a dirlo: io, ero una di queste
donne... ma grazie al cielo, il buon Dio senza troppi complimenti ha pensato bene di
togliermi tutte queste cose, e ora mi sembrano tutte
sciocchezze... Affannarsi per queste cose è davvero stupido... Ma a questo punto, per consolarmi un po', non posso non pensare a Santa Teresa d'Avila che al capitolo 2 del libro della sua vita scrive: “Cominciai
a portare abiti di lusso e a desiderare di piacere, cercando di far
bella figura; a curare molto le mani e i capelli, a usare profumi e a
far ricorso a tutte le possibili vanità, che erano molte, essendo io
molto raffinata. Non avevo cattiva intenzione, perché non avrei
voluto che mai nessuno offendesse Dio per causa mia. Ebbi per molti
anni esagerata cura della mia persona e di altre ricercatezze nelle
quali non scorgevo alcuna colpa. Ora so quanto nocive dovevano
essere”. E ora posso dire anch'io come lei:
“Provo tanta gioia nel
pensare che le mie infedeltà fanno meglio conoscere la vostra
misericordia, che mi sento mitigare il dolore delle gravi offese che
vi ho fatte”. Abbiamo
dunque tutti qualche speranza. Teresa era una di noi!!! Cerchiamo
però di imitare quello che ha fatto dopo...
Tra
i due episodi richiamati da Gesù quello che mi ha sempre colpita è quello
della moglie di Lot, in particolare la fine che ha fatto. Quanti di noi
possono immedesimarsi in questa donna? Perbacco, nessuno...!!!
Quante
volte nel cammino di fede, anche solo per un attimo, ci siamo
trovati a pensare a quello che abbiamo lasciato? La tentazione di
guardare e di tornare indietro è a volte molto forte. In questi momenti dobbiamo andare
da Gesù e farci abbracciare da Lui. Tra le Sue braccia infatti, ci viene
male girare il volto indietro... e poi penso che una volta
stretti a Lui, sarà Lui stesso a non permetterlo. Quindi, se non
vogliamo fare invidia alle statue che si trovano nella miniera di
sale di Wieliczka, nei pressi di Cracovia, è meglio guardare avanti.
La
chiamata di Gesù però richiede una risposta seria. Non dobbiamo
tergiversare troppo e dire: c'è tempo... c'è tempo...
E' vero che la pazienza di Dio è grande, ma ha inevitabilmente
anche una scadenza. Che facciamo noi con una mozzarella scaduta? La
buttiamo nella spazzatura...
Ecco, così
è Dio: un Padre esigente, ma paziente... Lui aspetta, ci dà
tempo proprio come è successo per il fico sterile, ma poi, se alla
fine continuiamo a essere testardi... non serviremo neanche come
legna per il caminetto... perché, se non sbaglio, la legna della
pianta di fico scoppietta un po' troppo e pochi la usano in casa.
Preghiamo
allora il buon Dio di rafforzare la nostra minuscola fede,
chiediamogli di continuare a zapparci attorno, di potarci per benino, insomma, di farci tutti i trattamenti del caso... Ma Gesù, ti chiedo una
cosa: togli tutto quello che vuoi, tutto ciò che tu reputi superfluo e non necessario per il mio bene, ma, ti prego... con calma... non come
fai tu di solito!... E perdonami se a volte mi viene da dire:
"Scusa... ma ci sono solo io in questo mondo? E' possibile che non ci
siano altre persone?... Sono tutti perfetti gli altri?".
Ho
capito... farò la brava... non voglio che le persone sappiano dove mi
trovo solo perché mi gironzolano attorno gli avvoltoi, questo significherebbe che sono una carcassa.
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