mercoledì 26 aprile 2017

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo - 1Gv 1, 5-2, 2 - Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.




 1Gv 1, 5-2, 2
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Parola di Dio

Riflessione personale 

Ecco una bella catechesi sul peccato!
Le dichiarazioni di San Giovanni non sono molto popolari oggi... e molti sono convinti che il peccato non sia una cosa così grave, specialmente il proprio! Si sentono in giro tante scemenze che ti fanno congelare, robe da farti venire una broncopolmonite in estate!... Io non pecco, o almeno non commetto peccati gravi: non rubo... non uccido... mi comporto bene... mi faccio i fatti miei... non rompo le scatole a nessuno, al limite sono gli altri che le rompono a me, e così via. Poveri noi, povero Gesù e poveri Confessori! Cosa devono sentire le loro orecchie!!!
Scusate... ma allora mi domando: "Gesù, per chi è morto? Per chi ha sofferto? Per chi ha versato il Suo preziosissimo sangue?". O forse Gesù si è sbagliato a pensare che noi eravamo dannati e che solo Lui poteva salvarci? No, Gesù non si è sbagliato... diceva bene Qoelet (7, 20) Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi”, o il libro dei Proverbi (20, 9) Chi può dire: Ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?.
Quando non osserviamo una legge sulla terra, sappiamo bene di dover rispondere a un giudice in tribunale; e quando non osserviamo i comandamenti del Signore sappiamo, altrettanto bene, di dover un giorno, volenti o nolenti, rispondere a Dio. Nel primo caso ci indaffariamo a cercare scappatoie per cavarcela alla belle meglio... e generalmente ci riusciamo; nel secondo caso invece preferiamo non pensarci, come se fossimo immortali, come se il tribunale del Cielo facesse meno paura, ma forse è il contrario!... Perchè Dio non si fa abbindolare da menzogne, da scuse, da discorsi fumosi... e non si fa corrompere come spesso accade su questa terra.
Proviamo allora a essere onesti con noi stessi, proviamo a essere umili e riconosciamo che davanti a Dio siamo dei veri disastri... se lo faremo veramente ci verrà offerto un rimedio, ci verrà suggerito di fare appello alla Sua Misericordia. Diceva molto bene Silvano del Monte Athos: “Il Signore ci ama più di quanto noi siamo capaci di amarci, ma l'anima infelice nella tristezza pensa che il Signore l'abbia dimenticata e che Lui non vuole neppure vederla e per questo si tortura e soffre nel dolore. Ma non è così fratelli. Il Signore ci ama fino alla fine e ci dona la grazia dello Spirito Santo, il quale ci consola. Il Signore non vuole affatto che l'anima si trovi nello scoraggiamento e nel dubbio riguardo alla sua salvezza”. Il demonio, attenzione, ci farà sempre sentire sporchi e indegni di avvicinarci al Signore, ma non diamogli retta perché lui è il maestro della menzogna!
Non peccate, ci esorta l'Apostolo San Giovanni, ma se succede, e succede, non dobbiamo disperare perché, come diceva sempre il mitico Silvano dal Monte Athos: “Io sempre ti offendevo e ti addoloravo, ma Tu Signore, per il mio misero pentimento mi concedesti di conoscere il Tuo grande Amore e la Tua bontà senza misura”.
Gesù ci ama tutti e vuole liberarci dalle tenebre più di quanto lo vogliamo noi, perché senza di Lui, senza il Suo amore, senza la Sua misericordia, senza la Sua pace, la stanchezza e l'angoscia avvolgono inevitabilmente l'anima nostra, in questa vita e in quella futura.
Attenzione, questa misericordia infinita di Dio non ci autorizza a fare tutto quello che ci passa per la testa, tanto poi Gesù ci perdona... andiamoci cauti, perché l'elastico, a forza di tirare, potrebbe rompersi!... Dobbiamo sempre essere, in ogni caso, sia timorosi sia fiduciosi della Sua bontà, della Sua compassione, della Sua Misericordia; lo dice la nostra Mamma: "Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono" (Lc 1, 50).
Andiamo da Gesù senza troppi problemi, senza vergognarci, Lui ci aspetta sempre per riprendere il cammino con Lui. Crediamo insomma nel Suo perdono... Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca” (Sal 86, 5).
Non stanchiamoci mai, anche se continuiamo a fare gli stessi errori. Il Signore ci conosce... non siamo così imprevedibili come pensiamo! Per pulire una brutta macchia dai pantaloni occorrono diversi solventi e non sempre si risolve al primo ciclo di lavaggio! Così è per i nostri peccati... per ucciderli occorrono tanti cicli di lavaggio... Allora non arrendiamoci, Gesù ha vinto la morte e, insieme a Lui, riusciremo a sconfiggere i briganti che si nascondono nel nostro cuore. Ricordiamoci anche che, essendo noi membra di un solo corpo che è la Chiesa, se siamo malati, in qualche modo danneggiamo o diamo problemi a tutto il corpo, proprio come diceva San Paolo: Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte”
(1 Cor 12, 26-27).
Chiediamo al buon Dio di aumentare la nostra fede e di rendere il nostro cuore simile al Suo, in modo da camminare insieme a Lui nella Luce, ora e sempre.
Chiediamo alla Vergine Santissima, e al Suo Sposo San Giuseppe, di aiutarci a essere obbedienti, come lo sono stati loro, affinché il peccato non ci incanti mai più.
Diciamo con Isaia: Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53, 5).
Coraggio e buon cammino a tutti!
Pace e bene

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