Il
vertice dell’amore della creazione che torna a Dio è
l’Immacolata, l’essere senza macchia di peccato, tutta bella,
tutta di Dio. Neppure per un istante la Sua volontà si è
allontanata dalla volontà di Dio. Ella è appartenuta sempre ed
liberamente a Dio. E in lei avviene il miracolo dell’unione di Dio
con la creazione. A Lei, come alla propria sposa il Padre affida il
Figlio, il Figlio discende nel Suo grembo verginale, divenendo Figlio
di Lei, mentre lo Spirito Santo forma in Lei in modo
prodigioso il
corpo di Gesù
e prende dimora nella Sua anima, la compenetra in
modo così ineffabile che la definizione di “Sposa dello Spirito
Santo” è una somiglianza assai lontana della vita dello Spirito
Santo in lei e attraverso di Lei. In Gesù vi sono due nature (la
divina e l’umana) e un’unica persona (quella divina), mentre qui
vi sono due nature e due sono pure le persone, lo Spirito Santo e
l’Immacolata, tuttavia l’unione della divinità con l’umanità
supera qualsiasi comprensione. (SK 1310) ...Maria, per il fatto di
essere la madre di Gesù Salvatore, è divenuta la corredentrice
del genere umano, mentre per il fatto di essere la Sposa dello
Spirito Santo, prende parte alla distribuzione di tutte le grazie.
(SK 1229) ... non abbiano affatto paura di amare troppo l’Immacolata,
dato che (...) non l’ameremo mai nel modo come l’ha amata Gesù.
Ebbene tutta la nostra santità consiste nell’imitare Gesù. Chi
si avvicina a Lei per ciò stesso si avvicina a Dio, solo che lo fa
percorrendo una strada più breve, più sicura
, più facile. (SK
542)
In pratica le anime si rivolgeranno sempre direttamente e con
piena libertà sia all’Immacolata, sia al divin Spirito, sia a
Gesù
- Verbo eterno, sia al Padre celeste, ma quanto più
esattamente un’anima comprenderà che tutti gli atti d
’ amore
vengono indirizzati al Padre, per il fatto che è il fine ultimo, e
che nell’Immacolata essi acquistano una purezza immacolata, mentre
in Gesù acquistano un valore infinito, degno della maestà
santissima del Padre, tanto più essa si infiammerà di amore verso
Gesù e Maria. (SK 1310)
Chi non è capace di piegare le ginocchia
e di implorare da Lei in un’umile preghiera la grazia di conoscere
chi Ella sia realmente, non speri di apprendere qualcosa di più
su di Lei. (SK1210) ...l’essenza dell’amore verso l’ Immacolata
è un atto della volontà; perciò tanto più l’amore è
perfetto quanto più è perfetta l’unificazione della nostra
volontà con la volontà di Lei. Questo è sufficiente. Tutto il
resto è soltanto mezzo o effetto. (SK 1354)
Nasceranno delle
persone molto sante. Esse giungeranno alla santità per mezzo di
una singolare devozione verso la SS. Vergine, che terranno nella loro
mente e nel loro cuore come il più perfetto modello di santità e
come ricca sorgente di grazie divine. Questi santi soprattutto vers
o
la fine del mondo Dio li susciterà per mezzo di Maria, sua madre,
affinché tali anime, piene di grazia e di zelo, oppongano
resistenza ai nemici di Dio che sorgeranno da ogni parte con
accanimento. Queste anime avranno una particolare devozione alla SS.
Vergine. Ella le illuminerà con la Sua luce, le nutrirà con il
suo latte, le guiderà con il suo spirito, le sosterrà con la sua
mano, le custodirà con la sua protezione...Inoltre sproneranno
tutti, con la parola
e con l’esempio alla vera devozione verso la
Madre di Dio. Avranno molti nemici, ma riporteranno anche molte
vittorie e renderanno molta gloria a Dio. Poiché come attraverso
Maria ha avuto inizio la salvezza, così attraverso di Lei la
salvezza giungerà a compimento. (SK 1129)
Concedimi di lodarti, o
Vergine Santissima. Ti adoro o Padre nostro celeste, poiché hai
deposto nel grembo purissimo di Lei il tuo figlio unigenito. Ti adoro
o figlio di Dio, perché ti sei degnato di entrare nel grembo di Lei
e sei diventato vero, reale Figlio suo. Ti adoro
o Spirito Santo,
poiché ti sei degnato di formare nel grembo immacolato di Lei il
corpo del Figlio di Dio. Ti adoro o Santissima Trinità per avere
elevato l’Immacolata in un modo così divino. E io non cesserò
mai, ogni giorno, appena svegliato dal sonno di adorarti
umilissimamente, o Dio Trinità, con la faccia a terra, ripetendo
tre volte: Gloria... (SK1305)
O
Immacolata, regina del cielo e della terra, io so di non essere degno
di avvicinarmi a Te, di cadere in ginocchio dinnanzi a Te con la
faccia a terra, ma poiché ti amo tanto oso supplicarti di essere
tanto buona da volermi dire chi sei Tu. Desidero infatti conoscere
sempre di più, sconfinatamene di più, e amarti in modo sempre
più ardente...cosicché Tu divenga la Regina di tutti i cuori che
battono sulla terra
e batteranno in qualsiasi tempo, e ciò quanto
prima, al più presto possibile. (SK1307
)
Senza la lotta sarebbe
impossibile la vittoria
e senza la vittoria non ci può essere la
corona, non ci può essere la ricompensa (cfr 1 Cor. 9,25)” (SK
149)
Di fronte agli attacchi tanto duri dei nemici della Chiesa di
Dio è lecito rimanere inattivi? Ci è lecito forse lamentarci e
versare lacrime soltanto? No affatto. Ricordiamoci che al giudizio di
Dio renderemo stretto conto non solamente delle azioni compiute, ma
Dio includerà nel bilancio anche tutte le buone azioni che avremmo
potuto fare, ma che in realtà avremo trascurato. Su ciascuno di noi
pesa il sacrosanto dovere di metterci in trincea e di respingere gli
attacchi del nemico con il nostro petto. (SK.1023) Difendere la
religione è per noi troppo poco, ma si esce dalla fortezza e
fiduciosi nella nostra Duce andiamo fra i nemici e facciamo la caccia
ai cuori per conquistarli all’Immacolata. (lettera a fr. Ottone
Caputo) Il nostro compito qui è molto semplice: sgobbare tutto il
giorno, ammazzarsi di lavoro, essere ritenuto poco meno di un pazzo
da parte dei nostri e, distrutto, morire per l’Immacolata. E dato
che noi non viviamo due volte su questa terra, ma una volta soltanto,
di conseguenza è necessario approfondire al massimo con grande
parsimonia ognuna delle espressioni suddette, per dimostrare quanto
più
è possibile il proprio amore per l’Immacolata. Non è
forse bello questo ideale di vita? La guerra per conquistare il mondo
intero, i cuori di tutti gli uomini e di ognuno singolarmente,
cominciando da noi stessi.(SK 301)
Il
milite dell’Immacolata è in una parola uno che combatte per
conquistare tutti i cuori a Lei. (SK 1325)
Per Lei siamo disposti a
tutto, ad ogni fatica, sofferenza, umiliazione, anzi alla morte per
fame o per qualunque altra causa. La nostra potenza consiste nel
riconoscere la nostra stupidità, debolezza e miseria e nella
illimitata fiducia nella bontà e nella potenza dell’Immacolata.
La natura può inorridire, guardare con occhio nostalgico un’altra
forma di vita più tranquilla e confortevole in situazioni già ben
determinate, ma il sacrificio consiste proprio nell’andare oltre le
attrazioni della nostra natura corporale. Tutta la speranza è
nell’Immacolata. Coraggio, dunque, caro fratello, vieni a morire di
fame, di fatica, di umiliazioni e di sofferenze per l’Immacolata.
(SK509) L’essenza dell’amore di Dio sarà sempre non il provare
la dolcezza, non il ricordare, non il pensare, l’immaginare, ma
esclusivamente l’adempiere la volontà di Dio in ogni istante
della vita ed il sottomettersi completamente a tale volontà. (SK
643)
Guardandoci attorno e vedendo dappertutto tanto male, noi
vorremmo sinceramente porre un riparo a questo male, condurre gli
uomini al sacratissimo Cuore di Gesù attraverso l’Immacolata e
così rendere eternamente felici fin da questa vita i nostri
fratelli che vivono in questo mondo. Guerra al male dunque, una
guerra implacabile, incessante, vittoriosa. (SK 1160)
La lotta contro
Satana non può affrontarla l’uomo, anche il più geniale; solo
l’Immacolata ha ottenuto la promessa di schiacciare la testa del
serpente: Ma essa è in cielo e ha bisogno della nostra
cooperazione: ed è per questo che va in cerca di anime che le si
abbandonino interamente, e diventino tra le sue mani un
o strumento
per paralizzare Satana e per diffondere il regno di Dio”
.
(Positio super virtutibus p.123) Il serpente solleva la sua testa in
tutto il mondo, ma l’Immacolata gliela schiaccerà nel corso di
strepitose vittorie. Egli però non cesserà di stare in agguato
per porre insidie al suo piede. La mancanza di elasticità
nell’adattarsi alle condizioni e alle circostanze che mutano
continuamente, provocano un indebolimento di vita e di vitalità.
(SK 637)
San
Massimiliano Maria Kolbe
Preghiera
alla Vergine Immacolata
Chi
sei, o Signora? Chi sei, o Immacolata? In non sono in grado di
esaminare in modo adeguato ciò che significa essere "creatura
di Dio". Sorpassa già le mie forze il comprendere quel che
vuol dire essere "figlio adottivo di Dio".
Ma
Tu, o Immacolata, chi sei? Non sei soltanto creatura, non sei
soltanto figlia adottiva, ma sei Madre di Dio e non sei soltanto
Madre adottiva, ma vera Madre di Dio.
E
non si tratta solo di un'ipotesi, di una probabilità, ma di una
certezza, di una certezza totale, di un dogma di fede.
Ma
Tu sei ancora Madre di Dio? Il titolo di madre non subisce mutazioni.
In eterno Dio Ti chiamerà: "Madre mia" ... Colui
che ha stabilito il quarto comandamento, Ti venererà in eterno,
sempre ... Chi sei, o divina?
Egli
stesso, il Dio incarnato, amava chiamarsi: "Figlio
dell'uomo". Ma gli uomini non lo compresero. Ed anche oggi
quanto poche sono le anime che lo comprendono, e quanto
imperfettamente lo comprendono!
Concedimi
di lodarti, o Vergine Immacolata.
Ti
adoro, o Padre nostro celeste, poiché hai deposto nel grembo
purissimo di Lei il tuo Figlio unigenito.
Ti
adoro, o Figlio di Dio, poiché Ti sei degnato di entrare nel grembo
di Lei e sei diventato vero, reale Figlio suo.
Ti
adoro, o Spirito Santo, poiché Ti sei degnato di formare nel grembo
immacolato di Lei il corpo del Figlio di Dio.
Ti
adoro, o Trinità santissima, o Dio uno nella santa Trinità, per
aver nobilitato l'Immacolata in un modo così divino.
E
io non cesserò mai, ogni giorno, appena svegliato dal sonno, di
adorarti umilissimamente, o Trinità divina, con la faccia a terra,
ripetendo tre volte: "Gloria al Padre e al Figlio e allo
Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre e nei secoli dei
secoli. Amen".
Concedimi
di lodarti, o Vergine santissima.
Concedimi
di lodarti con il mio impegno e sacrificio personale.
Concedimi
di vivere, lavorare, soffrire, consumarmi e morire per Te, solamente
per Te.
Concedimi
di condurre a Te il mondo intero.
Concedimi
di contribuire ad una sempre maggior esaltazione di Te, alla più
grande esaltazione possibile di Te.
Concedimi
di renderti una tale gloria quale nessuno mai Ti ha tributato finora.
Concedi
ad altri di superarmi nello zelo per la tua esaltazione, e a me di
superare loro, così che in una nobile emulazione la tua gloria si
accresca sempre più profondamente, sempre più rapidamente, sempre
più intensamente, come desidera Colui che Ti ha innalzata in modo
così ineffabile al di sopra di tutti gli esseri.
In
Te sola Dio è stato adorato senza paragone più che in tutti i suoi
santi.
Per
Te Dio ha creato il mondo. Per Te Dio ha chiamato pure me
all'esistenza. Per quale motivo ho meritato questa fortuna?
Deh,
concedimi di lodarti, o Vergine santissima!
San
Massimiliano Maria Kolbe
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