MARZO

L'amor proprio

1. - Fra i molti nemici che insidiano la vita spirituale, il principale è l'amor proprio disordinato. Esso travolge la volontà e si serve di tutti i doni naturali e soprannaturali per appagare le inclinazioni della guasta natura. L'uomo si riempie tutto e soltanto di sé; cerca la stima degli uomini, le lodi e gli onori terreni, unicamente intento ad emergere sugli altri. Vizio abbominevole davanti a Dio ed agli uomini!

Qual è la stima che hai di te stessa? Sei forse smaniosa di comparire, di essere lodata? Esamina bene se cedi a queste tendenze... Prega il Signore che ti illumini, e se conosci di essere guidata nelle tue azioni dall'amor proprio, dominalo subito. Pensa che sei nulla, e disponi il tuo cuore ad accettare senza risentimenti le umiliazioni che ti possono capitare. Quanto ti aiuterà questo esercizio, se vuoi davvero progredire nella virtù!

2. Gesù si mosse a pietà e portò sollievo a tutte le infermità spirituali: il rispetto umano in Nicodemo, la viltà in Pietro, l'incredulità in Tommaso, la mondanità nella Samaritana... queste ed altre malattie dello spirito trovarono nel cuore di Gesù cure affettuose e risanatrici. Solo per gli orgogliosi e i superbi, Gesù ebbe parole di fuoco ! "Guai a voi, diceva ai Farisei, che ambite i primi posti, e non siete d'altro avidi, che di essere chiamati maestri!" (1) Vae vobis!...

Gesù vuol fare comprendere anche a te, anima cristiana, che l'amor proprio disordinato provoca la sua divina giustizia. Desideri che il Signore sia contento di te, che ti usi misericordia, che tenga scritto nel suo Cuore il nome tuo? Tutto avrai, purché combatta l'amor proprio. Non esaltarti mai, non voler male ad alcuno, sii generosa con tutti, vivi nascosta agli occhi del mondo, e unica tua gloria sia amare il Signore!

3. - L'amor proprio disordinato, per giusto castigo di Dio, porta con sé delle cadute umilianti. Vi è chi assume atteggiamenti di virtuosità, che ostenta una particolare delicatezza di coscienza, una studiata premura del bene... Sono questi i veri commedianti della virtù, che si servono della religione per appagare il loro orgoglio, ma finiscono poi per incontrare il disprezzo di Dio e la derisione del mondo. Misere e non di rado vergognose cadute sono la rivelazione del vero stato di queste anime! Se mai ti trovassi in questo stato umiliante, riconosci nei tuoi insuccessi la voce del Signore che ti chiama a sé.

Non avvilirti, ma accetta l'umiliazione in isconto del tuo peccato ; gettati fra le braccia di Gesù, poiché egli solo ti può rialzare. Ama tanto l'umiltà e praticata generosamente; è la virtù cara al Cuore di Gesù, Re degli umili.

La tiepidezza

1. - E' verità comprovala dalla esperienza, che non si diventa cattivi ad un tratto, bensì lentamente per quella specie di infermità spirituale che è l'accidia o tiepidezza nel bene. Ciò facilmente sfugge ai poco riflessivi. Quel giovanotto del Vangelo che chiedeva a Gesù cosa doveva fare per salvarsi, non era forse buono? Aveva osservato sempre tutti i precetti della legge. Eppure, quando il Signore lo invitò a rinunciare alle ricchezze per seguire lui, si rattristò, ebbe paura del sacrificio, e preferì abbandonare il Signore. Ecco un accidioso! Stato deplorevole per un'anima che vuole realizzare in sé la vita spirituale!

Pensa tu pure a quello che dice lo Spirito Santo: "...Sta attenta a non compiere con negligenza la disciplina che viene da Dio, altrimenti qualche grave male t'incoglierà!" Sei tu svogliata, indolente nei tuoi doveri?... Con quale spirito compi le tue preghiere?... Scruta bene il fondo dell'anima tua, onde provvedere in tempo!

2. Tre sono i segni particolari che rivelano la tiepidezza: 1° le pratiche di pietà messe all'ultimo posto come fossero cosa secondaria; 2° la facilità e frequenza dei peccati veniali deliberati; 3° la mancanza di retta intenzione. L'anima svogliata si preoccupa solo di evitare il peccato mortale; alle altre mancanze lievi non da importanza. Si confronta più con gli imperfetti che coi virtuosi! Omette le preghiere per ogni piccolo pretesto, o le compie con disordine e distratta. Nell'operare cerca più se stessa che Dio.

Rientra ora in te stessa : A che si riducono le tue quotidiane preghiere? Le tralasci per trascuratezza, o le adempi con ordine e fervore?... Quali sono le mancanze più frequenti nelle quali cadi ogni giorno? Che impressioni ricevi dal loro numero?... Attendi ogni giorno con diligenza ai doveri del tuo stato? Sono rette, sante, le intenzioni che vi porti?... Prega il Signore che ti illumini, poiché nelle risposte a queste domande avrai lo specchio della tua anima!

3. - S. Bernardo dice che è più facile la conversione di un grande peccatore, che l'acquisto di una vita fervorosa per parte di un'anima tiepida. Per buona sorte non dice che è impossibile. Ecco i rimedi necessari: 1° Trasporto per la Eucarestia: andare spesso dal Signore e ripetergli la fiduciosa invocazione degli ammalati che si rivolgevano a lui: "Gesù. figlio di David, abbi pietà di noi!" In queste frasi vi era tutta la loro anima, e guarivano! 2° Non omettere alcuna delle pratiche di pietà stabilite e i doveri del proprio stato, ma fare tutto con ordine e retta intenzione! 3° Amare ed esercitare la mortificazione dei sensi, che è il distintivo proprio dei seguaci di Gesù Cristo.

Hai riscontrato in te qualche sintomo di tiepidezza?... Vuoi divenire veramente virtuosa?... Eccotene esposti i rimedi. Sii fedele nell'usarli e non rallentare mai; è il Medico celeste che te li propone. Te beata, se saprai approfittarne!

Padre Amadio Tinti OSM – Tratto da “L’anima devota alla scuola di Maria Santissima”


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