OTTOBRE

L'Inferno

1. - E' verità di fede che esiste l'inferno. L'infinita giustizia di Dio lo esige. In quel luogo di tormenti i dannati, in preda alla più avvilente disperazione, saranno continuamente torturati e non avranno mai un istante di riposo. Il libro della Sapienza afferma che l'azione punitrice della divina giustizia si concreta nell'armare contro i dannati ogni cosa creata da Dio !

Ripassa nella storia dei popoli barbari i crudeli tormenti con cui venivano torturati tanti poveri disgraziati... i supplizi che il demonio escogitava contro i martiri... uniscili a tutte le altre sofferenze, infermità ecc.: tutto questo, sommato insieme, è ancora nulla a paragone delle pene dell'inferno! In quel luogo tormentoso vi è anche il fuoco: fuoco che, animato da istinti di giustizia per noi incomprensibili, afferra, morde, strazia, compenetra i sensi e perfino le facoltà dell'anima in proporzione dei peccati ; un fuoco che divora senza mai consumare. Che orrore!... Oh Signore, perdonate i miei peccati, concedetemi di farne penitenza qui sulla terra, e datemi la grazia di non offendervi mai più !

2. Alla pena del senso, nell'inferno, si unisce la perdita di Dio. Iddio per l'anima nostra è dolce e necessaria fonte di vita : fuori di Dio, senza Dio l'anima soffre, spasima, agonizza. Anche in questa vita, sebbene abbondino motivi di distrazione, perduta la grazia di Dio l'anima non ha la pace che il Signore concede soltanto al giusto. Quale sorte orribile per l'anima che tenderà a Dio come a suo centro, ma si sentirà da lui sempre e inesorabilmente respinta!... Basterebbe questo per costituire l'inferno! Approfondisci bene questa orribile situazione! Creata per Iddio, impreziosita dal sangue di Gesù, nutrita tante volte col Pane di vita, favorita per anni dalla bontà del Signore, e ridotta poi ad avere Dio come persecutore. Quale sventura!... Eppure, se non ti risolvi a condurre una vita più intima col Signore, ti sta innanzi il pericolo di una fine cosi miseranda! Quale soluzione intendi prendere?....

3. Ciò che completa l'inferno è l'eternità delle pene; il più profondo ed indicibile tormento dei dannati. L'eternità è una morte che vive sempre, un fine che sempre comincia, una scadenza che non scade mai (S. Agostino). L'anima laggiù è tutta penetrata, divorata dalle fiamme che la investono con tutto il peso della giustizia divina; inoltre sente che Dio non potrà essere più suo in eterno!...

Anima cristiana, che aspetti a ripetere con S. Agostino: Signore, provatemi qui, castigatemi ora, ma per pietà, salvatemi negli anni eterni?... Si, ora devi farti violenza e assoggettarti ad ogni rinunzia, ad ogni sacrificio per essere sempre di Dio. Ah, Gesù mio. Madre mia Maria, non permettete che io vi perda nell'eternità.

La misericordia di Dio

1. - Come sono grandi le opere del Signore! Se si riflette che con un atto semplicissimo della sua volontà ha tratto dal nulla l'universo, come si può non esaltare la di lui onnipotenza? Come non esaltare la sua sapienza nel governo delle sue creature? Come non temere la sua giustizia dinanzi ai castighi inflitti a causa del peccato?... Ma ciò che più tocca il cuore sono le opere della misericordia che Dio compie verso i poveri peccatori. Al primo peccato che tu hai commesso non poteva il Signore castigarti all'istante? Nessuno glielo poteva impedire! E se non lo ha fatto, si deve esclusivamente alla sua misericordia. Da quanto tempo tu potevi essere all'inferno? Chi ti ha risparmiata è stato Iddio!... Approfondisci bene questo pensiero, e sentirai vivo il bisogno di ringraziarlo di tanta bontà.

2. - La parabola narrata da Gesù del pastore che va in cerca della pecorella smarrita, ci manifesta la grandezza della misericordia di Dio. Nessun sacrificio vale ai trattenere il pastore dal rintracciare e ricondurre la pecorella all'ovile: non i disagi, non l'ingratitudine della smarrita pecorella. Così opera Iddio con i peccatori; sembra non si dia pace finche queste anime non sono ritornate a lui.

Sei stata forse anche tu una pecorella smarrita, e non una volta sola!... Per seguire le tue passioni, per ascoltare il mondo, hai abbandonata l'amicizia di Dio, e ti sei sperduta tra le vanità e tra mille capricci!... Quanta pazienza da parte di Dio nel tollerare le tue infedeltà! Ti ha per questo abbandonata? Tutt'altro ! Con rimorsi, ispirazioni, letture, buoni esempi, esortazioni..., egli ti è sempre venuto incontro. Non t'invita forse anche adesso? E tu come rispondi?...

3. - Il buon pastore ritrova finalmente la sua pecorella, ma in quale stato compassionevole!... Intricata tra le spine?. tutta intrisa di sangue, incapace da sé di liberarsi da quello stato pietoso. E lui, il pastore, con affettuosa premura, la libera dalle spine, la purifica dal sangue, la nutre, la conforta, poi tutto lieto e contento se la pone sulle spalle e la riporta all'ovile.

Questo ha fatto Iddio più volte anche con te. Ti ha rialzata dal peccato con la sua misericordia, ha purificata la tua coscienza da tante macchie, ti ha riconfortata nei Sacramenti, ti ha stretta al suo Cuore divino, riempiendo l'anima tua di dolcezze indescrivibili. Le hai dimenticate queste finezze di amore? Ricordale ora con riconoscenza, e prometti che mai più abuserai di tanta sua misericordia!

Padre Amadio Tinti OSM – Tratto da “L’anima devota alla scuola di Maria Santissima”

 

 

 

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