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sabato 7 giugno 2014

IL TEMPO DELLA CHIESA È IL TEMPO DELLO SPIRITO - LA CHIESA, EPIFANIA DELLO SPIRITO SANTO di Stanislas Dockx


Stanislas Dockx
Teologo domenicano nato ad Anversa nel 1901, Stanislas Dockx opera per la promozione di un'autentica scienza religiosa di elevato valore intellettuale. E' fondatore di due Accademie internazionali. Ansioso di collocare l'antropologia al posto che le compete nello studio del mistero del Cristo totale, accentra nondimeno la sua attenzione sull'opera dello Spirito Santo che anima e trasforma la Chiesa.

E' attraverso l'incarnazione del Verbo e, soprattutto, la sua morte in croce, che la grazia di Dio si è manifestata col portare la salvezza a tutti gli uomini (Tit. 2, 17), attendendo nella speranza la gloriosa manifestazione del grande Iddio e Salvatore nostro Gesù Cristo (Tit. 2, 13). Noi non godiamo quaggiù, nel nostro corpo mortale, che della prima manifestazione, quella di Dio Salvatore nella sua natura di uomo, il quale, essendosi spogliato della sua natura divina, ha preso quella di schiavo (Fil. 2, 7). AI contrario, noi dobbiamo spogliarci, mediante la morte liberamente accettata, dalla nostra natura di uomini mortali, per rivestirci di un corpo spirituale ed immortale che ci permetterà di vedere il Signore nel suo avvento glorioso. Per tutto il tempo in cui noi peregriniamo verso Dio in questo corpo mortale, noi conosciamo il Figlio incarnato unicamente nella sua condizione umana; ma il giorno in cui avremo deposto il corpo mortale, noi lo conosceremo nel modo stesso con cui siamo da lui conosciuti (cf. 1 Cor. 13, 12).
Fra l'epifania del Verbo nella sua natura di servo di Yahvé e l'epifania nel suo stato di gloria, vi è il tempo della Chiesa, epifania dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è in ciascuno di noi, presi individualmente, per la carità che ci anima, carità mediante la quale noi raggiungeremo Dio nel suo stesso essere. Ma la carità soprannaturale, per tutto il tempo in cui rimane individuale, resta invisibile al prossimo: essa si manifesta agli occhi di tutti esclusivamente mediante la carità fraterna esercitata in comunione.