sabato 6 settembre 2014

INCONTRO D’AMORE – Dalla Rivista “Araldo” - SACERDOTI DEL S. CUORE - DEHONIANI




INCONTRO D’AMORE DIO CON NOI, NOI CON DIO

Chi cerca trova!” Questo proverbio, che tra l’altro ha profonde radici bibliche, è credibile? Noi, purtroppo, nella vita conosciamo l’amara e inquietante delusione di cercare senza trovare. Si pensi a chi cerca inutilmente il lavoro o un futuro; a chi non trova un familiare scomparso da casa; a chi ha perso la pace del cuore e non sa darsi pace; a chi è finito nella sventura o nella malattia e non ha più speranza di uscirne; a chi ha smarrito un bene prezioso e non sa come e dove trovarlo... Ma se questo è vero per tante situazioni umane, non è assolutamente vero per quanto riguarda la nostra ricerca e il nostro rapporto con Dio. La Bibbia ci dice infatti, che Dio è “Colui che si fa trovare” ( Is 55, 6 ) e anzi, quando ci allontaniamo da lui, ci viene a cercare, perché non vuole assolutamente perderci. Per il suo infinito amore ha voluto farsi il “ Dio con noi” ( Mt 1,23 ). È così! In Cristo Gesù, “Dio fatto uomo”, la divinità incontra e abbraccia l’umanità, e l’umanità ha la piena garanzia di incontrare e abbracciare la divinità. L’incontro salvifico con Dio in Gesù è il vero traguardo del nostro cammino umano e cristiano.

Dalla ricerca al felice incontro



Un ateo convertito, André Frossard, volendo provare l’esistenza di Dio a partire dal gioioso “ritrovamento” della sua vita attraverso la fede, ha scritto un libro interessante: “Dio esiste! Io l’ho incontrato!”. Sì, l’incontro con Dio, per chi si converte a lui, è davvero bello e gioioso. Per capirlo basta leggere nel Vangelo, l’incontro-conversione della Maddalena ( Lc 7,36-50 ), della donna samaritana ( Gv 4,5-42 ), del ricco e inquieto Zaccheo ( Lc 19,1-10 )... E ancora più convinta e convincente la testimonianza del più grande convertito del Cristianesimo, l’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, è Cristo a vivere in me” ( Gal 1,20 ). Ma un vero incontro con Dio può avvenire anche quando ci rendiamo conto che, in Dio creduto e amato, troviamo il valore e il fine supremo della nostra vita sulla terra. A proposito, mi viene da applicare all’incontro con Dio un’espressione più volte sentita nella mia infanzia: “Benedetto il giorno che ti ho incontrato!”. Così diceva ogni tanto mio papà alla mamma, quando vedeva la sua tenace, amorevole e preziosa laboriosità in famiglia. In quelle parole, anche se dette in un italiano arrangiato, c’era tutta l’anima e il cuore di mio padre che, orfano dei genitori già a dodici anni e con due fratellini a carico, aveva trovato nell’amore attento e premuroso di mia mamma la forza della sua non facile vita personale e familiare. Perché non considerare la propria vita quotidiana un “felice incontro” con Dio una “vita insieme” con Colui, “nel quale viviamo, operiamo e siamo” ? Ci accorgeremmo che si tratta di un incontro che non delude, ma realizza pienamente la vita, e ci dona sicurezza, pace e gioia. Perché Gesù non si smentisce: “Rimanete in me e io in voi, come i tralci alla vite; chi rimane in me e io in lui porta molto frutto ( cfr Gv 15, 4-6 ). L’incontro nostro con Cristo diventa una mutua presenza, feconda di bene e salvezza.


L’esperienza di chi crede

Dio, non solo sostiene la fede dell’uomo, ma si offre a lui come interlocutore personale: gli va incontro, lo guida e protegge “come il pastore il suo gregge”, sta con lui e si prende cura di lui, lo libera, stringe con lui un’alleanza eterna e lo chiama a sé e al suo progetto di salvezza, nel messia promesso: Cristo Gesù. Tutto questo attraversa la storia e la vita di ogni credente e particolarmente dell’antico popolo di Dio e di quello nuovo che è la Chiesa. Nei Salmi e nei libri dei Profeti, la vicinanza di Dio e l’esperienza di trovarsi con Lui trasmettono al credente “forza e speranza, sicurezza e difesa, aiuto sempre vicino nelle angosce” ( cfr Sal 45 ). D’altra parte l’esperienza della vicinanza di Dio spinge il credente ad accostarsi a Lui con piena fiducia: “Io sono con te sempre, perché mi hai preso per mano e mi guidi con il tuo consiglio” ( Sal 73 ). Il Salmista può dunque dire con gioia a Dio: “Sono tranquillo e sereno, come un bimbo svezzato in braccio a sua madre” ( Sal 130 ). Egli sa che “nessuno, dovunque e comunque si trovi a vivere, può sfuggire alla mano, agli occhi e al cuore di Dio, o sottrarsi alla sua presenza attiva e salvatrice” ( cfr Sal 139 ). Lungo la storia, Dio dimostra di “essere con” il suo popolo e con coloro che egli mette alla guida del suo popolo: non li lascia mai soli. Questo continuato atteggiamento di Dio si manifesta ancora più visibilmente e in Gesù. L’evangelista Matteo ci tiene a dimostrare come in Gesù si realizzano le antiche profezie e i Salmi. Giovanni evangelista, poi, precisa che Gesù porta avanti questa realizzazione non solo con la sua vita, morte e risurrezione, ma, e in modo definitivo, anche attraverso il dono del suo Spirito “che dimora e rimane con noi” ( Gv 14,16-17 ). La presenza attiva dello Spirito Santo trasmette ai credenti la certezza che, anche nella sofferenza e nella morte, non viene mai meno l’amore di Dio, perché “quanti si mantengono fedeli al Dio che hanno incontrato, vivranno presso di Lui nell’amore” ( cfr Sap, 3,9 ). Proprio in questo incontro con Dio, l’apostolo Paolo vede il destino ultimo dei credenti: “...E così saremo sempre con il Signore, il quale è morto affinché, sia nella vita come nella morte noi viviamo sempre con Lui” ( cfr 1Tes 4,17; 5,10 ). Insomma, l’incontro dei fedeli con Dio in Cristo, contrassegna la grande speranza umana e cristiana: neppure la morte potrà spezzare il nostro “essere con Dio”.

Come e dove incontrare Dio, oggi?



In Gesù, certamente Dio ha manifestato all’umanità tutta la sua volontà di amore e salvezza; si è fatto come noi per farci come lui. Tra Dio e noi, come tra noi e Dio, non poteva esserci un incontro migliore di questo. Ma, come tenere vivo oggi il nostro incontro con Dio? Chiaramente Gesù ci ha detto che egli rimane in noi e noi in lui, solo se osserviamo ciò che Lui ci chiede. L’apostolo Giovanni, infatti, afferma: “Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in Lui” ( 1Gv 3,24 ). Questo è fondamentale per “rimanere nell’amore di Dio” ( Gv 15,10 ). Eppure, per la nostra umana debolezza, noi rischiamo di mancare all’appuntamento di questo incontro che coinvolge, cambia e salva la nostra vita. Il Vangelo ci mette in guardia: Gesù “venne fra i suoi, ma i suoi non lo hanno accolto” ( Gv 1,11 ). Il rischio di non riconoscere e non accogliere Dio che viene a noi in Cristo Gesù, c’è e può riguardare anche chi, come noi, si crede già dalla parte di Dio, ma non si premura di accostarsi a Lui e di “fare vita” con Lui. Tanti, troppi hanno la presunzione di poter fare a meno di Dio e si chiudono in una stolta autosufficienza che un po’ alla volta li rende prigionieri di se stessi e li getta in una disperata solitudine. Comunque, un vero incontro con Dio in Cristo Gesù, è possibile e offerto a noi. Per questo incontro, i vescovi italiani, nella loro “Lettera ai cercatori di Dio”, indicano alcune possibilità concrete e legate tra loro: l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera e i sacramenti, il servizio...; cose che fan parte dell’insegnamento cristiano, e che lungo i secoli vengono testimoniate meravigliosamente dalla vita santa di tanti nostri fratelli e sorelle nella fede.

L’incontro si fa ascolto

Ascoltare è nella logica dell’incontro tra persone che si conoscono e si amano. Ricordiamo bene l’atteggiamento di Maria di Betania, che ascolta amorevolmente Gesù, mentre la sua brava sorella Marta, tutta presa dalle sue faccende domestiche, critica il suo atteggiamento. “Marta, Marta - dice Gesù - tu ti agiti per molte cose, Maria però ha scelto la parte migliore” ( Lc 10, 41-42 ). Chi vuole “vivere di Gesù e rimanere in Lui”, non può fare a meno di ascoltare Gesù. Perché egli è il Verbo di Dio, la “Parola” unica e definitiva di Dio che in Gesù ci dice tutto e ci dona tutto. È questa l’esperienza e l’insegnamento dei santi. Il papa san Gregorio Magno ha scritto: “Imparate a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio”. Perché l’ascolto della Parola di Dio renda vivo l’incontro con Lui, richiede la risposta sincera e coerente della vita: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non ascoltatori soltanto” ( Gc 1,22 ). È così che l’ascolto di Dio diventa vero incontro d’amore con Lui. Inoltre, perché l’ascolto di Dio tocchi il nostro cuore, ci è necessario il silenzio esteriore e interiore. L’ascolto allora ci trasmette la luce di Dio e la forza dello Spirito, si fa preghiera e discernimento, ci aiuta a riconoscere i segni di Dio e a riportare i nostri problemi ( compreso il dolore ) sul cammino della salvezza. “Certo, - scrivono i vescovi italiani - il silenzio è necessario all’ascolto, però non è mutismo, ma espressione di un amore che supera ogni parola. Solo l’amore, infatti, apre alla conoscenza dell’Amato, come è stato per il discepolo Giovanni che, nell’intimità dell’ultima Cena ha posato il capo sul petto del Signore”. L’invito del beato nostro fondatore P. Dehon è molto bello: “Anche noi dobbiamo posare il capo sul Cuore di Cristo e ascoltare le sue parole, lasciando che esse tocchino il nostro cuore e lo facciano ardere in una vera vita d’amore con Lui”.

L’incontro si fa preghiera

L’attento e silenzioso ascolto della Parola di Dio è gia preghiera. Ma questa si caratterizza soprattutto come dialogo e incontro con Lui. Gesù infatti è con noi nella preghiera che ci riunisce in comunità di fede e di amore: “Dove due o tre di voi sono riuniti a pregare, - egli ci assicura - .io sono in mezzo a loro” ( Mt 18, 19-20 ). Molti pensano di non saper pregare; altri chiedono come pregare. La risposta, secondo i vescovi italiani, è semplice: pregare è lasciarsi amare da Dio e aprirsi alla sua presenza d’amore, dando fedelmente un po’ del nostro tempo a Lui, per orientare o offrire a Lui la nostra vita quotidiana. Con la preghiera, portiamo a Dio il nostro cuore anche se è in tumulto, e non dobbiamo temere di dire tutto a Dio: le difficoltà e il dolore, il peccato e l’incredulità della nostra vita, ma anche la gioia e la speranza, e persino la ribellione e la protesta che abbiamo dentro di noi. Tutto comunque va posto nelle mani di Dio, lodandolo e ringraziandolo per i suoi benefici, invocandolo con perseveranza per le necessità nostre e degli altri, senza però pretendere di avere risposte immediate e di assoggettare Dio ai nostri desideri. Lui sa di che cosa noi abbiamo bisogno, e saprà entrare nella nostra vita e nel nostro cuore, fino a toccarci l’anima. Farà crescere in noi la libertà da ogni paura, il coraggio di amare nonostante tutto, la fedeltà e la pazienza verso le persone che Egli ci ha affidato, la saggezza e l’impegno nelle situazioni in cui ci troviamo e che Dio conosce. Pregando si impara ad usare i modi e attendere i tempi di Dio, che non sono i nostri modi e i nostri tempi; si impara a seguire le vie di Dio che spesso non sono le nostre vie. E tutto questo ci è dato in modo attivo e efficace nei sacramenti, soprattutto nell’Eucaristia celebrata ( Messa ) e adorata, nella confessione e negli altri sacramenti che realizzano il nostro più profondo incontro con Dio e inseriscono nel mistero di Cristo salvatore la nostra vita nei suoi vari passaggi: nascita e morte, salute e malattia, crescita e testimonianza nello Spirito, amore di coppia, peccato e perdono.
L’incontro ci conduce ad amare e servire

L’incontro con Dio ci conduce a amare e servire gli altri con il cuore di Gesù, riconoscendo e amando Lui negli altri. Egli ce lo ricorda : “Tutto quello che avrete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” ( Mt 25,40 ). Così noi facciamo quello che Lui stesso ha fatto: servire e amare. Sono tanti i modi e le vie che oggi i cristiani hanno per imitare Gesù attraverso il servizio al prossimo. “La Chiesa dicono i nostri vescovi - ne indica alcuni: far conoscere il Vangelo, vivere il servizio della preghiera, sentirsi responsabili degli altri, prendersi cura dei più poveri e bisognosi”. La fede pone a fondamento di questo servizio l’impegno di una testimonianza che renda credibile l’amore di Cristo nel mondo: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” ( Gv 13,35 ). Gesù trasmette ai credenti la forza di questa testimonianza attraverso il suo Spirito che ci rende capaci di amare e servire secondo le beatitudini evangeliche. Così facendo, noi manifestiamo veramente il volto e il cuore di Cristo che è il povero, il sofferente, il mite, il puro di cuore, l’affamato di giustizia e l’operatore di pace. Allora, anche chi non ha fede, guardando alla nostra vita e alla propria vita, potrà riconoscere: “Dio esiste! Io l’ho incontrato!”. Va’, Dillo a GesU!

NEI PROBLEMI DELLA VITA

Se il mesto tuo cuore - in mezzo alla prova, fra tanto dolore - la pace non trova; se priva di incanto - la vita è quaggiù, non piangere tanto, - va’, dillo a Gesù! * Nel pianto, nel duolo - consolaci tu! Speriamo in te solo, - o caro Gesù! Se vedi svanire - le gioie terrene, e non sai sfuggire - a tante tue pene; se il tuo bel fiore - appassisce quaggiù, va’ povero cuore! - Va’, dillo a Gesù! * Va’, dillo a Gesù - che tutto perdona; ti legge nel cuore - la pace ti dona. Lui sì ti comprende; - ti assiste quaggiù, ti ama e ti attende. - Va’, dillo a Gesù!

PREGHIAMO PRESENTACI AL FIGLIO TUO!

O Maria, mediatrice e avvocata nostra, presentaci al figlio tuo Gesù, riconciliaci con Lui, raccomandaci a Lui. Per la Misericordia che hai generato, fa’ che Gesù Cristo nostro Signore, che per tuo mezzo si è degnato di farsi partecipe della nostra infermità e della nostra miseria, ci renda partecipi della sua gloria e beatitudine. Amen. ( s. Bernardo)

GRAZIE DELLA TUA PRESENZA

Grazie, Signore, per l’immensa generosità che ci esprimi nella tua presenza eucaristica. Grazie, perché, dopo il tempo tanto breve della tua vita terrena accanto a noi, hai voluto rimanere ancora più vicino a noi per sempre nell’Eucaristia. Grazie, perché, sacrificato per noi, ti metti a nostra disposizione, ti offri al nostro sguardo, ci attendi, ci accogli, ci ascolti e ci esaudisci! Grazie per la tua presenza umile e nascosta nelle nostre chiese, per la tua bontà aperta a tutti. Grazie per tutto il bene, il conforto e la gioia che procuri a tutti noi, comunicandoci il tuo corpo, accogliendo la nostra adorazione della tua presenza. Grazie per aver spinto fino all’estremo il tuo amore per noi. O Signore, fa che rispondiamo a tanto amore stando vicino a te con tutta la nostra vita. Amen.

ACCOMPAGNA TUTTA LA MIA VITA

Venga il tuo Regno, o Signore! Il tuo Cuore regni in mezzo a noi! Lo desidero con tutto l’ardore dell’anima, e a questo voglio dedicarmi fino al sacrificio. Eccoti il mio cuore, innanzitutto. Vieni, vivi e regna in me. Concedimi il tuo santo Spirito. Fammi conoscere la tua volontà. Stammi sempre vicino. Dirigi e accompagna tutta la mia vita. Fa’ di me l’Araldo del tuo divin Cuore, nella Chiesa e nel mondo. Amen. ( Ven. P. Dehon )

TESTIMONI DELL’INCONTRO CON TE



Dio, nostro Padre, manda il tuo Spirito. Infondi su di noi l’amore del tuo Figlio Gesù, e rendici testimoni ardenti del messaggio di salvezza del Vangelo, per condividere con gli altri la carità che alimenta la vita, la fede che professa l’amore, la speranza che consola ogni cuore. Facci comprendere che vale la pena di donare interamente la vita per te e per l’umanità che invoca solidarietà e pace, verità e amore. Ti preghiamo, Padre buono: accostati a noi e donaci la tua benedizione, perché possiamo contribuire alla costruzione della Civiltà dell’Amore, nella piena attuazione della libertà e della pace. Amen. ( beato Giovanni Paolo II )

RESTACI ACCANTO!

Accogli, o Signore, la nostra preghiera che ti dice il desiderio e la nostalgia del tuo incontro con noi. Tu, in verità, sei già venuto. Ti sei fatto come noi per comunicarci la tua grazia e il tuo amore. Ti sei messo al passo con noi che stentiamo ad avvicinarci a te. Restaci accanto, perché la tua presenza ci realizza e ci salva. Donaci la forza del tuo Spirito, perché il nostro continuo andare sulle strade della vita sia raggiunto e accompagnato da te, Dio per noi, Dio con noi! Amen.

SOSTIENICI SULLA VIA DEL BENE

Gesù, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, ci sei venuto incontro e ci hai trovato. Non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta e sostieni i nostri passi sulla via del bene. Accosta e benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati. Sostieni i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l’umanità. Nell’Eucaristia ti sei fatto per noi “farmaco di immortalità”: dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani, rimani con noi, Signore! Amen. ( beato Giovanni Paolo II )

DA TE LA GENEROSITÀ DEL CUORE
Signore, dona alla mia vita uno slancio generoso che mi porti a incontrare te incontrando gli altri, a donarmi a te mettendomi a servizio di tutti. Nel servizio del prossimo, insegnami a seguire i tuoi modi e i tuoi tempi. Donami la generosità del cuore e l’arte difficile di dare sé stessi senza imporsi, di persuadere senza costringere, rispettando sempre la libertà altrui. Amen.

VOGLIO TE SOLO, SIGNORE!

Ti ho cercato, Signore della vita, e tu mi hai fatto il dono di trovarti: te voglio amare, mio Dio. Perde la vita, chi non ama te. È niente e vive per nulla, chi non vive per te. Accresci in me, ti prego, il desiderio di conoscerti, di incontrarti, di amarti, mio Dio. Concedimi questo dono, perché, se non mi doni te stesso, anche se tu mi dessi il mondo intero, non saprei cosa farmene. Dammi te stesso, Dio mio Signore. Ecco, io ti amo, Signore, ma tu aiutami ad amarti di più! Amen. ( sant’Anselmo d’Aosta )

ATTO DI AFFIDAMENTO AL PADRE

Mio Dio, Gesù ti ha rivelato come un Padre, pieno di comprensione e di amore, sempre pronto ad accogliere chiunque si rivolga a te. Io credo che tu mi ami così come sono. Credo che tu sia sempre pronto ad abbracciarmi; aiutami a rifugiarmi in te. Credo che mi ascolti e che, anche prima della mia preghiera, tu conosci i miei desideri più profondi. Tu sei qui con me e io sono con te, proprio adesso. Mi ami, mi perdoni, provi gioia di incontrarmi. Per questo vengo a te con grande fiducia. So che tutto ciò che vuoi da me è la mia fede e il mio amore, oggi. Eccomi, o Padre! Amen.

TI SENTO VICINO
Cominciando questo nuovo giorno, ti sento vicino e ti invoco. Aiutami a pregare e a raccogliere i miei pensieri in te, perché da solo non sono capace. C’è buio in me, ma tu sei luce. Sono solo, ma tu non mi abbandoni. Non ho coraggio, ma tu mi sei di aiuto. Sono inquieto, ma in te c’è pace. In me c’è amarezza, ma in te pazienza. Non capisco le mie vie, ma tu sai la mia strada. Padre del Cielo, lode e gloria a te per la quiete della notte; lode e grazie a te per il nuovo giorno. Signore, qualunque cosa mi procuri questo giorno, sia comunque lodato il tuo santo nome. Amen. ( Dietrich Bonhoeffer )

GESÙ, VENGO A TE



Signore Gesù, vengo a te, così, come sono. Perdona i miei peccati! Io mi pento di tutto quello che volontariamente o involontariamente ho fatto di male. Dono a te tutto me stesso. Ti invito ad entrare nella mia vita. Accetto te come mio Signore e salvatore. Accoglimi nella tua misericordia, con le mie ferite e le mie povertà. Guariscimi, convertimi, fortificami col tuo Spirito. Ti amo, Signore Gesù, ti lodo e ti ringrazio per la mia vita e per ogni bene che nel tuo amore mi dai. Amen.

ATTIRACI A TE



O Gesù, divino Pastore delle nostre anime, attiraci a te e rendici tuoi seguaci, partecipi della tua sete universale di redenzione, per la quale nella Messa ci chiami a rinnovare il tuo sacrificio. Tu, o Signore, presente accanto a noi e sempre vivo per intercedere per noi, dischiudi gli orizzonti del mondo intero, in cui tanti fratelli chiedono luce di verità e calore di carità. Con la forza del tuo Spirito rendici sale della terra e luce del mondo. Amen. ( Ven. Paolo VI )

VOGLIO AMARE CON TE E COME TE

Signore Gesù, voglio amare tutti coloro che tu ami. Voglio amare con te e come te la volontà del Padre. Nulla separi il mio cuore dal tuo. Tutto quello che vuoi, io lo voglio. Tutto quello che desideri, io lo desidero. Dio mio, ti do il mio cuore; offrilo al Padre, come qualcosa che è tuo, perché ti appartiene. La tua volontà si compia in me e in tutte le creature. Amen. ( Charles de Foucauld )

LE ESIGENZE DEL TUO AMORE

La tua Parola, Signore, mi richiama all’essenziale della tua legge e le esigenze del tuo amore. Posso conoscere la Bibbia a memoria, ma se non ho la carità, è come se non l’avessi mai letta. Posso dire di essere disponibile con gli altri, ma se penso che il povero incontrato è per me una disgrazia, non lo sono affatto. Se dono agli altri solo ciò che non uso più, se ho paura a condividere le pene altrui, se considero pretesa una richiesta di giustizia rivolta a me, se non sopporto la presenza di un anziano in casa mia, se non dico nemmeno “buon giorno” a chi abita il mio stesso palazzo, ho già in tasca la sentenza di condanna nel tuo giudizio finale, o Signore, perché sul mio volto tu non trovi nessun lineamento del tuo volto e nessun segno del tuo amore, per poter essere eternamente con te, come cittadino del tuo Regno. Aiutami, Signore! Amen.

TRINITÀ CHE ADORO

Mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente di me, per stabilirmi in te, come se la mia anima fosse già nell’eternità. Nulla possa turbare la mia pace o farmi uscire da te, o mio immutabile Bene; ogni istante mi porti nelle profondità del tuo mistero. Pacifica la mia anima; rendila il tuo cielo, la tua dimora preferita e il luogo del tuo riposo. Fa’ che io non ti lasci mai solo, ma sia totalmente in te, vigile nella fede, in totale adorazione, nel completo abbandono alla tua azione. O miei Tre, mio Tutto, Mia Beatitudine, mi consegno a voi. Seppellitevi in me, perché io mi seppellisca in voi, in attesa di venire a contemplare nella vostra luce l’abisso della vostra grandezza. ( s. Elisabetta della Trinità )
INSEGNAMI AD AMARE!

Eccomi alla tua presenza, Signore, amore del Padre e forza dello Spirito per noi. Accogli la mia preghiera: insegnami ad amare! Ti chiedo di saper donare senza chiedere contraccambio, di saper offrire senza misurare, di saper pazientare senza cedere alle provocazioni, di saper perdonare senza alcuna volontà di rivalsa. Aiutami ad amare nei giorni felici e in quelli difficili. Sostieni col tuo Santo Spirito la mia volontà di amare soprattutto quando la mia vita è messa alla prova dalle offese e dagli insulti, dalle provocazioni e dalle ingiustizie, dalle infedeltà e dalle indifferenze. Donami di amare anche quando non trovo amore, e donami la fiducia che apre una breccia nel muro del sospetto. Donami la benevolenza che guarda ogni cosa e persona con occhi limpidi e cuore aperto. Donami la gioia serena di chi affronta con te ogni giorno, per fare come te e per te qualcosa di bello e di buono per gli altri. Amen.

TI HO INCONTRATO

Ti ho incontrato, Signore, quando meno ti aspettavo. Fu una scoperta quasi inavvertita al principio. I tuoi passi furono silenziosi come quelli di una mamma, che a paura di svegliare il suo bambino. Le tue parole furono pronunciate con dolcezza ineffabile. La tua mano mi sfiorò e i miei occhi si aprirono a una luce dorata. Ti riconobbi dopo aver camminato con te un giorno intero. Capii allora che, quando ti cercavo, già ti possedevo; quando ti sentivo lontano, tu mi eri vicino. Eri tu che mi cercavi: aspettavi solo che ti riconoscessi. Eri tu, Signore, nella parola dolce e misteriosa che avevo ascoltato, nell’amore delicato e puro che avevo scoperto, negli occhi del bimbo che mi aveva guardato; nei due innamorati che si tenevano per mano; in quei due sposi che spingevano insieme la carrozzina; nel povero che per strada mi ha chiesto un po’ di pane; nei solchi del patire ove l’uomo è straziato e percosso; nella brezza del fresco mattino che ristora i miei polmoni; nel fiore delicato che ho colto tra le macerie di una casa. Tardi ti ho incontrato e conosciuto, Signore, ma in tempo per spendere validamente la vita, in tempo per cantare il tuo amore. ( Averardo Dini )

PROTEGGI LA FAMIGLIA!

Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre, che sei Amore e Vita, fa’ che ogni famiglia umana sulla terra cerchi e trovi il tuo Figlio Gesù Cristo, e mediante lo Spirito Santo che è sorgente di divina carità, diventi un vero santuario della vita e dell’amore. Fa’ che la tua grazia guidi i pensieri e le opere dei coniugi verso il bene delle loro famiglie. Fa’ che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell’amore. Fa’ che l’amore delle famiglie cristiane si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi che attraversa la loro vita. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore che è la via la verità e la vita. Amen. ( beato Giovanni Paolo II - 1984 )

IL “PERPETUO SUFFRAGIO”

Ogni giorno, la comunità di Casa S. Maria ricorda i propri Benefattori defunti, offrendo al Signore la preghiera quotidiana, ma anche la propria vita e attività sacerdotale e religiosa. A tutti i nostri amati Benefattori segnaliamo l’opportunità di un particolare suffragio: le sante Messe Perpetue. Le sante Messe Perpetue sono quelle che in Casa S. Maria e nel nostro Istituto sono appositamente celebrate ogni giorno e per ogni anno, in “perpetuo suffragio” di coloro che vengono iscritti, dopo una esplicita richiesta e una libera offerta. Agli interessati la comunità invia una pagellina di iscrizione. Anche quando gli altri ti dimenticassero, ci sarà sempre un Sacerdote del S. Cuore che prega per te!



errebi grafiche ripesi • falconara (an) DIO TI AMA CASA S. MARIA - 63078 PAGLIARE (AP) - C.C.P. 4630 ANNO 63 o - N. 2 Marzo 2012 - Poste Italiane SpA - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 2, Comma 1, DCB Ascoli Piceno Autoriz. Trib. di Ascoli Piceno N. 275 del 19-4-90 - Direttore Responsabile P. Vincenzo Pinto www.casasantamaria.it - tel. 0736 - 899055 Taxe perçue (Tassa riscossa) CMPP Ancona

Dio ti ama, in modo unico. Nessuno può prendere il tuo posto nel suo cuore. Ha dato il suo Figlio per te e te lo dona ogni giorno nella celebrazione eucaristica. Forte di questa certezza, puoi chiedere tutto al tuo Dio, senza remore o esitazioni, perché è Gesù che prega con te. I frutti della tua preghiera saranno sempre migliori di quelli che tu ti attendi, perché Dio ti ama, ti ama!



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