Fratelli,
imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi
gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque
ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia
ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non
l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Parola di Dio
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Parola di Dio
Riflessione
“Non
per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come
figli miei carissimi”...
Caro
Paolo... non darti pena... vergognarsi?... non ci sarà stato certo
questo pericolo!!! Gonfi di orgoglio erano... gonfi di orgoglio sono
rimasti!
E'
strano, è passato tanto tempo, ma alla fine il comportamento
umano non è cambiato. Gasarsi infatti è il “passatempo”
preferito di tanti di noi... o forse è meglio dire, il nostro primo
lavoro. Mi sa che questo settore non conosce crisi!!!
In
una società come la nostra dove al primo posto c'è tutto tranne Dio, andare veramente controcorrente è una vera
persecuzione e un tormento... e, come Paolo, si è costantemente
calunniati e rifiutati, anche tra “credenti”. Diceva bene don
Divo Barsotti:
“Io non stupisco che siano pochi i credenti, ma mi stupisco che ce
ne possano essere”.
L'ammonizione
di Paolo non solo è molto dura.... diciamo
pure che dovrebbe
far vergognare tanti
di noi.
La
sua ironia sottile e tagliente
è
straordinaria, ma non tutti purtroppo la comprendono.
Dalle
sue parole si nota tantissimo la sofferenza e la delusione che tanti fratelli di Corinto, con la loro presunzione, gli hanno
causato.
Quante
volte abbiamo sofferto anche noi per questo motivo? Abbiamo offerto aiuto, abbiamo dedicato il nostro tempo, anche con
qualche sacrificio e poi la persona beneficiata si scorda di dirti grazie. Non
solo... parlerà anche male di te!!!
“Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi”.
“Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi”.
Paolo
non tace di fronte a tanta sporcizia e così, con le sue cesoie, mette
a nudo il loro comportamento non tanto
brillante.
Le
persone che oggi pensano una cosa e il giorno dopo un'altra... non
sempre hanno la sindrome del “dottor Jekyll e mister Hyde”... ma
sono semplicemente
così perché non hanno capito che Dio è l'unica verità. Le persone
cambiano idea così velocemente che quasi ti viene il capogiro.
Oggi
sei alle stelle... domani alle stalle!!! Per
fortuna c'è il buon Dio... che non cambia mai idea.
Era... E'... E sarà.
Quante
volte anche noi ci siamo alleati con qualcuno per screditare un altro? Molte volte preferiamo andare dalla parte della maggioranza perché in qualche modo ci fa sentire più forti.
Si
tende a frequentare un certo tipo di ambiente per così
dire: ”bene”, gente ricca, figli di papà, gente
istruita... deridendo chi non appartiene a queste cerchie.
La realtà è che non c'è scuola migliore al mondo se non quella di
Gesù, e a questa scuola noi dovremmo metterci in fila... perchè
chi sceglie di andare con chi vive vantandosi per ciò che non è
suo prima o poi finirà nelle tenebre. Di
tutto ciò che abbiamo in questa terra dobbiamo ricordarci che non
abbiamo nessun merito... quindi è assurdo gonfiarsi perchè prima
o poi “qualcuno”, con un aghetto, penserà a farci fare
“puff”... A
questo proposito mi viene in mente un pensiero del Curato d'Ars: “Ecco dunque un tale che si tormenta, che si agita, che fa chiasso,
che vuole dominare su tutti, che si crede qualche cosa, che sembra
voler dire al sole: “togliti di là, lasciami illuminare il mondo
al tuo posto!...” Un giorno quest'uomo orgoglioso, sarà ridotto
tutt'al più ad un pizzico di cenere che sarà portata via di fiume
in fiume... fino al mare”.
Paolo
poi elenca tre qualità che un vero discepolo di
Cristo deve possedere: Insultati, benediciamo;
perseguitati, sopportiamo;
calunniati, confortiamo...
Allora
preghiamo il buon Dio di rafforzare sempre la nostra fede, in modo
da vedere almeno un po' con i Suoi occhi. Diceva bene San Giovanni della
Croce: “Ciò
che è più chiaro e vero, è per noi più oscuro e incerto. Per
questo lo evitiamo, e invece è ciò che ci conviene; al contrario,
cerchiamo ciò che brilla e riempie i nostri occhi, e lo desideriamo,
essendo il peggio per noi perché ci ostacola ogni passo”.
Caro
Gesù, io ti ringrazio di vero cuore per tutto ciò che ho e per
tutto ciò che non ho. E quando ogni tanto, dico quella parola
pessima: "non è giusto"... mollami un ceffone!!! Perchè nel
momento in
cui pronuncio questo dentro di me, evidentemente
penso
di meritare di più.
Pace
e bene
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