In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore
Riflessione
“...nessun
profeta è bene accetto nella sua patria...”. Strano... ma
succede proprio così.
L'esperienza
di Gesù che salva è ritenuta possibile dalle persone apparentemente più lontane, mentre le persone “vicine”, hanno il cuore
chiuso.
Poche
persone hanno il coraggio di parlare di Dio, di confrontarsi
veramente o denunciare in maniera costruttiva le cose che non vanno
bene e, quando questo si fa, non solo non si viene accolti con molto
piacere, ma alla fine si viene considerati dei personaggi scomodi che
in qualche modo turbano il “quieto vivere” e dunque è meglio
isolarli. Andare contro corrente nel mondo di oggi non è
facile, perché oltre a lottare con le proprie mancanze, bisogna sopportare
anche l'ironia della gente, e siccome non ti conformi al loro modo
di vivere e di pensare sei considerato un alieno.
“...lo
cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del
monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù...”.
In poche parole il povero Gesù
se l'è vista brutta!!! Possiamo vedere questa vicenda come
un'anticipazione di cosa succederà da li a poco... la salita al
calvario, fuori dalla città.
La
risposta a questo “attentato” fallito è stupenda!!. “...passando
in mezzo a loro, si mise in cammino”. Insomma, per farla breve... Gesù gira le spalle senza curarsi di loro e di ciò
che dicono.
Quante
volte noi, invece, accettiamo le provocazioni che ci vengono
specialmente dalle persone più vicine? Ma a differenza di Gesù, non
riusciamo a tenere la bocca chiusa. Dobbiamo imparare da Lui e
cercare di evitare lo scontro, perché in certi momenti “di fuoco”,
se noi reagiamo, non facciamo altro che buttare benzina sul fuoco.
Allora disertare girando le spalle non è segno di vigliaccheria, ma
significa essere prudenti.
Quindi,
se vogliamo che Gesù non alzi i “tacchi” e vada via dalla nostra
vita, dobbiamo accettare quello che Lui ci dice senza chiusure e
senza pregiudizi, perché solo così possiamo essere salvati.
Pace
e bene
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