domenica 8 marzo 2015

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,24-30 - Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei



In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore

Riflessione

...nessun profeta è bene accetto nella sua patria...”. Strano... ma succede proprio così.
L'esperienza di Gesù che salva è ritenuta possibile dalle persone apparentemente più lontane, mentre le persone “vicine”, hanno il cuore chiuso.
Poche persone hanno il coraggio di parlare di Dio, di confrontarsi veramente o denunciare in maniera costruttiva le cose che non vanno bene e, quando questo si fa, non solo non si viene accolti con molto piacere, ma alla fine si viene considerati dei personaggi scomodi che in qualche modo turbano il “quieto vivere” e dunque è meglio isolarli. Andare contro corrente nel mondo di oggi non è facile, perché oltre a lottare con le proprie mancanze, bisogna sopportare anche l'ironia della gente, e siccome non ti conformi al loro modo di vivere e di pensare sei considerato un alieno.
...lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù...”. In poche parole il povero Gesù se l'è vista brutta!!! Possiamo vedere questa vicenda come un'anticipazione di cosa succederà da li a poco... la salita al calvario, fuori dalla città.
La risposta a questo “attentato” fallito è stupenda!!. ...passando in mezzo a loro, si mise in cammino”. Insomma, per farla breve... Gesù gira le spalle senza curarsi di loro e di ciò che dicono.
Quante volte noi, invece, accettiamo le provocazioni che ci vengono specialmente dalle persone più vicine? Ma a differenza di Gesù, non riusciamo a tenere la bocca chiusa. Dobbiamo imparare da Lui e cercare di evitare lo scontro, perché in certi momenti “di fuoco”, se noi reagiamo, non facciamo altro che buttare benzina sul fuoco. Allora disertare girando le spalle non è segno di vigliaccheria, ma significa essere prudenti.
Quindi, se vogliamo che Gesù non alzi i “tacchi” e vada via dalla nostra vita, dobbiamo accettare quello che Lui ci dice senza chiusure e senza pregiudizi, perché solo così possiamo essere salvati.
Pace e bene

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