Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore
Riflessione
Gesù
oggi propone lo stile di vita che ogni vero cristiano deve
adottare per portare ai fratelli la buona novella.
Prima
di tutto ci esorta a pregare... perchè il lavoro è tanto e pochi
sono quelli che accettano questo incarico. Sfido io... dopo
quello che ci dice in seguito!!!
Finchè
infatti si tratta di pregare, ci va pure bene, il problema viene
dopo, quando Gesù dice: “...vi mando come agnelli in mezzo a
lupi”.
Caro
Gesù, capisci che non sono parole molto confortanti le Tue?... Sinceramente, sapere in anticipo di finire tra i dentini di qualche
lupo, non è la nostra massima aspirazione!!! E' come se qualcuno
mi dicesse: "Cara Paola, perché non vai a farti un bel tufo in quel lago delizioso?... Però attenta... è abitato da una famiglia
di coccodrilli affamati". A meno che aspiri a diventare un paio di
scarpe o una borsa di coccodrillo! - Anche se molto care o pregiate
preferisco stare sulla terra ferma -.
Seguire
Gesù e annunciare il Vangelo dunque, non è così scontato né facile. Primo, perché si trova sempre tanta ostilità, tante
difficoltà e sopratutto tante porte chiuse in faccia... Secondo,
evangelizzare è una cosa seria e, molto spesso, ci troviamo a dover fare i conti con l'impotenza e la miseria che c'è in noi e attorno a noi.
Chi ama il Signore e cerca di fare la Sua volontà
si ritrova spesso con le mani e piedi legati; le cattiverie e
le incomprensioni sono tante... sembra quasi che gli
uomini riescano ad offrire solo questo: un cuore
doppio, instabile, sempre inquieto, turbato, scortese impaziente...
Diciamo pure che la situazione in cui ci troviamo non è molto confortevole, come si dice: siamo messi male!!!
Ma
ogni cristiano deve tenere sempre a mente una cosa molto
importante, venendo al mondo Dio ha dato un compito a ognuno di noi
e, se non lo portiamo a termine, la nostra vita sarà senza senso.
Chiediamo
allora al buon Dio di rafforzare la nostra fede per avere il
coraggio e la forza di testimoniare la verità, nella certezza che
Lui sarà al nostro fianco e ci difenderà da chi vuole continuare a
vivere nella menzogna; se poi verremmo criticati, sarà segno che
siamo veramente amici di Gesù.
Diceva bene don Divo Barsotti: “Mi basta che vi sia uno solo che crede perché tutto sia fatto; perché basta che tu dia la possibilità allo Spirito Santo di entrare in te, di vivere in te. E' come aprire una diga dove premono milioni e milioni di ettolitri d'acqua. Basta una piccola fessura e l'acqua ha una tale potenza da rovesciare tutto, anche muraglie di larghezza... tutto, la forza dell'acqua! Così la mia speranza in Dio, così la mia fede in Dio deve avere la capacità di rompere e spazzare via ogni tristezza, ogni scoraggiamento, ogni avvenimento, Egli mi ama! Dobbiamo cantare, ricordare dal mattino alla sera e non basta, anche di notte bisogna cantare: Dio ci ama!”
Diceva bene don Divo Barsotti: “Mi basta che vi sia uno solo che crede perché tutto sia fatto; perché basta che tu dia la possibilità allo Spirito Santo di entrare in te, di vivere in te. E' come aprire una diga dove premono milioni e milioni di ettolitri d'acqua. Basta una piccola fessura e l'acqua ha una tale potenza da rovesciare tutto, anche muraglie di larghezza... tutto, la forza dell'acqua! Così la mia speranza in Dio, così la mia fede in Dio deve avere la capacità di rompere e spazzare via ogni tristezza, ogni scoraggiamento, ogni avvenimento, Egli mi ama! Dobbiamo cantare, ricordare dal mattino alla sera e non basta, anche di notte bisogna cantare: Dio ci ama!”
Allora fidiamoci di Dio... Lui
verrà in nostro soccorso e ogni ostacolo sarà rimosso.
“Ebbene, perché
avrebbero dovuto temere d'andare tra i lupi coloro con cui c'era
l'Agnello che ha vinto il lupo?”... diceva Sant'Agostino.
Ma
prima di partire per questa avventura Gesù ordina alcune cose: “...non
portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare
nessuno lungo la strada”...
Iniziamo
bene!!! Non bastano i lupi, anche senza valige e maleducati: “non fermatevi a salutare
nessuno lungo la strada”!!!
Il
messaggio però, non penso sia di essere maleducati...
Gesù
con queste parole ci fa capire che per diventare dei bravi
discepoli, dobbiamo prima di tutto liberarci dai bagagli inutili,
dobbiamo spogliarci di tutto ciò che potrebbe appesantire e rallentare il cammino.
L'anima infatti arriva a Dio per la strada del nulla, ossia ponendo la
fiducia in Lui solo; per questo deve rinunciare alle proprie sicurezze e avere
come unico punto di appoggio Dio. La messe è molta, gli operai sono pochi, il compito è arduo; si tratta infatti di andare fra gente bastonata, ferita, smarrita in questa società caotica, sempre in
cerca di nuovi stimoli, sempre più violenta, sempre più senza Dio,
ubriaca di beni che non saziano, di potere, di soldi, di sogni che continuamente deludono, di illusioni che si infrangono, di inquietudini che non trovano risposte... L'equipaggiamento previsto per questa impresa è la fiducia in Dio e la forza
del Suo amore... uniche attrezzature capaci di smuovere i cuori
induriti. Non aspettiamoci però facili successi. Può
succedere infatti che i cuori induriti diventino ancora più duri. Diceva
bene Cornelio a Lapide: “I cuori induriti, i quali
non sono che fango, tanto più dissecano e s'induriscono, quanto più
Dio cerca d'infiammarli del fuoco del Suo amore”.
Ringraziamo allora il buon Dio
per averci dato questo dono stupendo: LA FEDE... e non vergogniamoci
di rispondere a chi ci domanda: "Ma tu, come fai a essere così felice
e serena?"... - La mia gioia è avere Gesù come mio migliore amico! -.
Pace e bene
P.S.
Perdonate questi pensieri un po' sconnessi, vorrei dire di più e meglio, ma non ne sono capace...
P.S.
Perdonate questi pensieri un po' sconnessi, vorrei dire di più e meglio, ma non ne sono capace...
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