sabato 13 giugno 2015

IL CIELO - Un grande tetto per tutti - Tratto dalla rivista n.2/2015 L'Araldo (SACERDOTI DEL S. CUORE DEHONIANI)



Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. Dio disse: “Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo”.

Che bello che sarebbe dormire all’aperto, sdraiati in un bel prato verde, a pancia in su, e guardare in alto per ammirare il Cielo. È come un grande e immenso teatro dove il buon Padre
ci offre diversi spettacoli gratuitamente in ogni ora del giorno e della notte, come la pioggia, che disseta tutti gli esseri viventi, o l’arcobaleno, una meraviglia che ci fa sempre rimanere senza fiato. Guardandolo ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli rispetto alla magnificenza dell’Universo che ha creato il Signore e allo stesso tempo ci accorgiamo di quanto è bella la nostra casa, la Terra, di cui il Cielo è lo stupendo tetto. Sin dai tempi della Bibbia, infatti, gli uomini hanno decantato la bellezza del firmamento come un dono e un simbolo del Signore.


Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia. Quindi disse al suo ragazzo: “Vieni qui, guarda verso il mare”. Quegli andò, guardò e disse. “Non c’è nulla!”. Elia disse: “Tornaci ancora per sette volte”. La settima volta riferì: “Ecco, una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare”. Elia gli disse: “Va’ a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!”. Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.” 
L’acqua è il bene primario dell’uomo e, come succede per gli ebrei ai tempi del profeta Elia, non può vivere senza di essa.
Il Signore ha provvisto i suoi figli di una macchina perfetta per fargli avere costantemente acqua. Il buon Padre infatti ama tutti i suoi figli e perciò ha ideato un modo ingegnosissimo di
non accumulare le acque tutte in un solo luogo, ma di distribuirle un po’ a tutti. Grazie al calore del Sole infatti l’acqua evapora e condensa, formando le nuvole, dei soffici batuffoli bianchi che si scompongono e ricompongono formando spesso figure bizzarre. 
In Estate, quando una nuvola copre il Sole cocente, ci dà ombra, e quindi frescura e sollievo, così come possono farci divertire lasciandoci fantasticare sulle forme che assumono, ma il loro compito fondamentale è quello di trasportare l’acqua per farla ricadere a terra sotto forma di pioggia, neve o grandine, permettendo a tutti di dissetarsi, lavarsi e coltivare la terra per nutrirsi. A molti non piace la pioggia, ma se si prova ad apprezzarla, si potrà scoprire che è molto bello e rasserenante fare una passeggiata sotto di essa con l’ombrello e godere della
doccia naturale che il Signore offre a tutte le Sue creature. Il buon Padre inoltre non disseta e purifica il suo grande giardino solo con la pioggia, ma anche con soffici fiocchi, la neve, che probabilmente piace più della pioggia, soprattutto ai bambini.
Che bello osservare dalla finestra i fiocchi leggeri che cadono lenti e formano sulla terra un candido mantello bianco! Gli alberi rinsecchiti sembrano tutti vestiti a festa! E’ gioioso e divertente giocare sulla neve. Ogni suo fiocco è fatto di tanti cristalli di ghiaccio, che hanno forme geometriche molto belle e regolari, somiglianti a tanti fiori di ghiaccio a forma di stella, ognuno diverso dall’altro. 
Nella Chiesa ha una notevole importanza l’acqua, segno di purificazione e dell’unione dell’umanità con Dio e con il sacrificio di suo Figlio.
Nel Battesimo e ogni volta che ci purifichiamo con l’Acqua santa quando entriamo in chiesa noi ci rendiamo puri dal peccato; nell’acqua unita al vino nella consacrazione ci uniamo alla Passione di Cristo, come l’acqua e il sangue che uscì dal Suo costato aperto dalla lancia. L’acqua che il Signore ci dona è come la nostra fede, non è un bene che ci è stato donato per noi stessi, ma per essere portato a tutti i fratelli che ne hanno bisogno. Ci sono zone del mondo in cui l’acqua infatti è veramente scarsa e proprio per questo è un bene preziosissimo poiché con i cambiamenti climatici l’acqua potrebbe scarseggiare anche dove sembra essercene tanta, quindi bisogna usarla con molta attenzione!
Anche Papa Francesco, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua ne ha reso nota: l’acqua è l’elemento più essenziale per la vita, e dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo dipende il futuro dell’umanità. Incoraggio pertanto la Comunità internazionale a vigilare affinché le acque del pianeta siano adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell’uso di questo bene, che è un bene comune per eccellenza.
Con san Francesco d’Assisi diciamo:
Laudato si’, mi’ Signore, per sora aqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta” (Dall’Angelus del 22 Marzo 2015). In realtà le nuvole non servirebbero a nulla, se non ci fosse una forza che le fa spostare per distribuire la loro acqua un po’ a tutti, e chi le fa viaggiare? Ci pensa fratello vento! Noi non lo vediamo, ma lo si può sentire.

Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore”. Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.”

Esistono venti molto forti così come venticelli dolci e leggeri che sono grandi amici dell’uomo e soprattutto degli alberi perché in Autunno li liberano dalle foglie ormai morte, mentre in Primavera trasportano nell’aria il loro polline e i loro profumi, aiutandoli a riprodursi.

Ma il Padre che è nei Cieli per divertirsi un po’ ha pensato anche a strabiliarci! Se la pioggia non ci piace e ci annoia, dopo di essa, quando il Sole fa di nuovo capolino tra le nuvole Lui ci
stupisce attraverso un fenomeno mozzafiato: l’arcobaleno.
I raggi del Sole attraversano le goccioline d’acqua che sono ancora sospese in aria, le quali scompongono la luce nei sette colori che i nostri occhi possono vedere: rosso, arancione, giallo, verde, blu, violetto e indaco. Sette, il numero perfetto! 
 

Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell’alleanza tra me e la terra. Quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e tra ogni essere che vive in ogni carne e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. L’arco sarà sulle nubi e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra”

Ma ben sappiamo che sopra le nuvole c’è sempre il Sole e dopo la pioggia torna sempre a splendere.
Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona.”


Come sarebbe la vita senza il Sole? Il buio sarebbe completo, le piante e gli animali morirebbero in poco tempo, tutto gelerebbe e il mondo non sarebbe più così come lo vediamo.
Il Sole è per tutti gli esseri viventi luce e colore, energia, calore e quindi...vita! Come è il Signore, è Luce della nostra vita, senza di Lui non potremo vivere, perché nel buio non è possibile sopravvivere. Il buon Padre che è nei cieli è come il Sole, ci scalda e ci riempie il cuore di gioia.
Fratello Sole” si diverte a pitturare il cielo; infatti all’alba, ad Est, esso si riempie di colori brillanti, e al tramonto, ad Ovest, il Sole sembra una grande palla arancione e riempie il cielo di sfumature rosse, gialle e rosa. In qualsiasi istante della giornata possiamo mettere il naso all’insù ed ammirare bellissimi quadri che il buon Padre che è nei cieli, il miglior pittore che esista,ci
dona. Ma insieme al Sole, nel cielo splende colei che non ci lascia mai soli nelle ore più buie della notte, è “sorella Luna”. Durante il giorno la Luna è sempre nel cielo, non va mai via, ma
non si vede perché la grande luce del Sole non la rende visibile, e fa la sua entrata nel meraviglioso palcoscenico di notte, quando il cielo è scuro. “Sorella Luna” è molto luminosa, anche se non è una stella e non gode di luce propria, gira intorno alla Terra e la sua luce è il riflesso di quella del Sole.
La Luna è come la cara Madonnina, nei momenti più bui ci porta tutto l’amore e la luce del Suo Gesù. Ma Lei non è la sola a illuminare le notti, è accompagnata da miliardi e miliardi di stelle, che si accendono tutte assieme. Anche nell’Apocalisse San Giovanni vede la Signora così:
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”.

Le stelle sembrano girare sulla nostra testa, anche se in realtà siamo noi che giriamo insieme alla Terra, ma c’è una sola stella nel cielo che non si muove e per questo motivo sin dall’antichità è stata, come Gesù, la guida dell’uomo per orientarsi nel mondo, la Stella Polare. Con il nome di stelle vengono chiamati anche altri due corpi celesti: le stelle comete e le stelle cadenti, anche se in realtà non sono vere stelle brillanti, ma ammassi di giaccio e roccia che quando si avvicinano al Sole o alla Terra si riscaldano e si illuminano. La stella cometa più famosa è quella che avrebbe guidato i re magi alla capanna di Betlemme dove era nato il Bambin Gesù e che ogni Natale mettiamo sulla capanna del Presepe, mentre la notte di San Lorenzo è il momento più propizio per ammirare le stelle cadenti col naso all’insù.
L’Universo è spettacolare e in esso si verificano innumerevoli fenomeni strabilianti, davanti al quale non possiamo fare altro che alzare una lode al Signore per la magnificenza del suo Creato. La Terra infatti non è sola, ma è in pieno movimento interagendo con altri innumerevoli corpi celesti, come ad esempio i suoi sette fratelli pianeti: Mercurio, Marte, Venere, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, ma questa piccola “famigliola” è inclusa in un insieme infinitamente più grande di stelle e quindi di altre “famiglie”, la galassia della Via Lattea. Ma in realtà anch’essa non è altro che una minima parte del maestoso Universo. Ognuno di questi corpi che gravitano nello spazio sono l’uno diverso dall’altro, ognuno ha la sua caratteristica. Come sempre il nostro Creatore non fa mai nulla di uguale, tutto è diverso e ognuno è unico e particolare.
Anche nel cosmo ci stupisce...  


Il buon Padre, con tutti questi doni che ci fa arrivare dal cielo, ci fa vivere costantemente tutto il suo amore. In molte preghiere viene nominato spesso il cielo, anche e soprattutto nella meravigliosa preghiera del Padre Nostro, che conosciamo tutti, il cielo viene nominato due volte. Quando preghiamo ci viene d’istinto guardare verso il cielo, perché Dio è come un tetto, offre a tutti un riparo sicuro e ci protegge; non solo, questo tetto lo regala a tutti indistintamente. Chiunque, bambino o adulto, anziano o giovane, povero o ricco, può guardare il cielo e prenderne un pezzo. Il buon Padre che è nei cieli lo ha regalato a tutti ed è per tutti uguale!
Chi lo guarda per ultimo non lo trova meno splendente o con meno astri di coloro che l’hanno guardato per primi, è per tutti uguale in qualsiasi momento! Dona grande gioia a tutti!...
Come Lui, è di tutti e ci riempie la vita! Non ci si stanca mai di guardare il cielo ed è bello vivere con Lui come vivere sotto un tetto sicuro, con la certezza di averlo sempre e che niente e nessuno può portarlo via. 
Ma sotto il tetto cosa c’è? Ovviamente il nostro caro Padre ha regalato una grande casa per tutti, perché i suoi figli potessero vivere insieme gioiosamente come fratelli. Ci ha donato un pianeta veramente unico, ricco di tutta la sua fantasia sia sulla terra ferma che sotto i mari.
Con la sua Santa mano ha dipinto ovunque meraviglie ed è proprio attraverso ogni sua creatura che possiamo toccare e vedere da vicino la grandezza del suo amore. Solo quando il nostro cuore è pieno di Spirito Santo, i nostri occhi riescono a scoprire come ogni cosa ci parla di Lui e del suo amore veramente unico e sconfinato. Quando vediamo una farfallina che si poggia leggiadra sulla corolla di un fiorellino profumato, o un prato che sembra un grande tappeto decorato di fiori, o incontriamo un simpatico grilletto che saltella e ci allieta l’estate con il suo canto, oppure quando cogliamo da un albero un bellissimo, succoso frutto e poi lo gustiamo in tutta la sua bontà e la sua dolcezza, bè!... come si può non avere un profondo senso di gratitudine con il nostro Padre che ha creato tutto questo per noi? 

 

Sono miracoli scontati che avvengono sotto i nostro occhi davanti a cui spesso rimaniamo indifferenti, ma proviamo ad estasiarci di fronte ad essi, troveremo quella pace vera e quella serenità interiore che spesso inseguiamo e sarà facile e spontaneo liberare il nostro spirito, guardare verso il cielo per lodare e ringraziare il Signore per questa straordinaria e unica “madre terra” che ci sorprende in ogni angolo e in ogni istante.
Grazie alla scienza possiamo vedere la grandezza di Dio anche nelle cose più piccole, è veramente sorprendente e strabiliante scoprire tanta perfezione anche nei minimi particolari a volte invisibili all’occhio umano.
Ma la scienza con le sue numerose scoperte ben volute dal Signore, ci deve anche aiutare a capire cos’è meglio e quel che non si deve fare per non oltraggiare e distruggere la terra mettendo in pericolo tutti gli esseri viventi che vi abitano. Dobbiamo proteggere questi grandi doni ed esserne sempre dei buoni custodi per fare buon uso delle risorse che Dio ha messo
a disposizione per ogni suo figlio. Spesso però pensiamo che il creato sia una nostra proprietà e riteniamo di usarlo solo per noi e a proprio piacimento. Quando lo sfruttiamo e distruggiamo solo per futili egoismi, non facciamo altro che distruggere l’emblema dell’amore di Dio. Quindi amiamo, custodiamo e condividiamo questa grande grande casa con il suo grande e immenso tetto, prendendo esempio da San Francesco d’Assisi che ha saputo lodare e cantare con semplicità il Suo amore attraverso la contemplazione del Creato. Ammiriamo tutti insieme la bellezza del creato, cielo e terra, e scopriremo come ogni cosa ci parla di Lui.
Laudato sii o mi Signore!


Nel grande Libro della vita,storia d’amore di Dio con gli uomini ci sei anche tu. Sii felice! Inondato di eterno AMORE

Tratto dalla rivista n.2/2015 L'Araldo (SACERDOTI DEL S. CUORE
DEHONIANI) - CASA S. MARIA 63078 PAGLIARE (AP) - www.casasantamaria.it


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