“Dio
disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era
cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e
le tenebre notte. Dio disse: “Sia il firmamento in mezzo alle acque
per separare le acque dalle acque”. Dio fece il firmamento e separò
le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il
firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo”.
Che
bello che sarebbe dormire all’aperto, sdraiati in un bel prato
verde, a pancia in su, e guardare in alto per ammirare il Cielo. È
come un grande e immenso teatro dove il buon Padre
ci
offre diversi spettacoli gratuitamente in ogni ora del giorno e della
notte, come la pioggia, che disseta tutti gli esseri viventi, o
l’arcobaleno, una meraviglia che ci fa sempre rimanere senza fiato.
Guardandolo ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli rispetto alla
magnificenza dell’Universo che ha creato il Signore e allo stesso
tempo ci accorgiamo di quanto è bella la nostra casa, la Terra, di
cui il Cielo è lo stupendo tetto. Sin dai tempi della Bibbia,
infatti, gli uomini hanno decantato la bellezza del firmamento come
un dono e un simbolo del Signore.
“Elia
si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra
le proprie ginocchia. Quindi disse al suo ragazzo: “Vieni qui,
guarda verso il mare”. Quegli andò, guardò e disse. “Non c’è
nulla!”. Elia disse: “Tornaci ancora per sette volte”. La
settima volta riferì: “Ecco, una nuvoletta, come una mano
d’uomo, sale dal mare”. Elia gli disse: “Va’ a dire ad
Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la
pioggia!”. Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento;
la pioggia cadde a dirotto.”
L’acqua
è il bene primario dell’uomo e, come succede per gli ebrei ai
tempi del profeta Elia, non può vivere senza di essa.
Il
Signore ha provvisto i suoi figli di una macchina perfetta per fargli
avere costantemente acqua. Il buon Padre infatti ama tutti i suoi
figli e perciò ha ideato un modo ingegnosissimo di
non
accumulare le acque tutte in un solo luogo, ma di distribuirle un po’
a tutti. Grazie al calore del Sole infatti l’acqua evapora e
condensa, formando le nuvole, dei soffici batuffoli bianchi che si
scompongono e ricompongono formando spesso figure bizzarre.
In
Estate, quando una nuvola copre il Sole cocente, ci dà ombra, e
quindi frescura e sollievo, così come possono farci divertire
lasciandoci fantasticare sulle forme che assumono, ma il loro compito
fondamentale è quello di trasportare l’acqua per farla ricadere a
terra sotto forma di pioggia, neve o grandine, permettendo a tutti di
dissetarsi, lavarsi e coltivare la terra per nutrirsi. A molti non
piace la pioggia, ma se si prova ad apprezzarla, si potrà scoprire
che è molto bello e rasserenante fare una passeggiata sotto di essa
con l’ombrello e godere della
doccia
naturale che il Signore offre a tutte le Sue creature. Il buon Padre
inoltre non disseta e purifica il suo grande giardino solo con la
pioggia, ma anche con soffici fiocchi, la neve, che probabilmente
piace più della pioggia, soprattutto ai bambini.
Che
bello osservare dalla finestra i fiocchi leggeri che cadono lenti e
formano sulla terra un candido mantello bianco! Gli alberi
rinsecchiti sembrano tutti vestiti a festa! E’ gioioso e divertente
giocare sulla neve. Ogni suo fiocco è fatto di tanti cristalli di
ghiaccio, che hanno forme geometriche molto belle e regolari,
somiglianti a tanti fiori di ghiaccio a forma di stella, ognuno
diverso dall’altro.
Nella
Chiesa ha una notevole importanza l’acqua, segno di purificazione e
dell’unione dell’umanità con Dio e con il sacrificio di suo
Figlio.
Nel
Battesimo e ogni volta che ci purifichiamo con l’Acqua santa quando
entriamo in chiesa noi ci rendiamo puri dal peccato; nell’acqua
unita al vino nella consacrazione ci uniamo alla Passione di Cristo,
come l’acqua e il sangue che uscì dal Suo costato aperto dalla
lancia. L’acqua che il Signore ci dona è come la nostra fede, non
è un bene che ci è stato donato per noi stessi, ma per essere
portato a tutti i fratelli che ne hanno bisogno. Ci sono zone del
mondo in cui l’acqua infatti è veramente scarsa e proprio per
questo è un bene preziosissimo poiché con i cambiamenti climatici
l’acqua potrebbe scarseggiare anche dove sembra essercene tanta,
quindi bisogna usarla con molta attenzione!
Anche
Papa Francesco, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua ne
ha reso nota: l’acqua è l’elemento più essenziale per la vita,
e dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo dipende il
futuro dell’umanità. Incoraggio pertanto la Comunità
internazionale a vigilare affinché le acque del pianeta siano
adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell’uso
di questo bene, che è un bene comune per eccellenza.
Con
san Francesco d’Assisi diciamo:
“Laudato
si’, mi’ Signore, per sora aqua, la quale è molto utile et
humile et pretiosa et casta” (Dall’Angelus del 22 Marzo
2015). In realtà le nuvole non servirebbero a nulla, se non ci
fosse una forza che le fa spostare per distribuire la loro acqua un
po’ a tutti, e chi le fa viaggiare? Ci pensa fratello vento! Noi
non lo vediamo, ma lo si può sentire.
“Esci
e fermati sul monte alla presenza del Signore”. Ecco, il Signore
passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e
spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel
vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel
terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era
nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come
l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò
all’ingresso della caverna.”
Esistono
venti molto forti così come venticelli dolci e leggeri che sono
grandi amici dell’uomo e soprattutto degli alberi perché in
Autunno li liberano dalle foglie ormai morte, mentre in Primavera
trasportano nell’aria il loro polline e i loro profumi, aiutandoli
a riprodursi.
Ma
il Padre che è nei Cieli per divertirsi un po’ ha pensato anche a
strabiliarci! Se la pioggia non ci piace e ci annoia, dopo di essa,
quando il Sole fa di nuovo capolino tra le nuvole Lui ci
stupisce
attraverso un fenomeno mozzafiato: l’arcobaleno.
I
raggi del Sole attraversano le goccioline d’acqua che sono ancora
sospese in aria, le quali scompongono la luce nei sette colori che i
nostri occhi possono vedere: rosso, arancione, giallo, verde, blu,
violetto e indaco. Sette, il numero perfetto!
“Il
mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell’alleanza tra
me e la terra. Quando radunerò le nubi sulla terra e apparirà
l’arco sulle nubi ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e
tra ogni essere che vive in ogni carne e non ci saranno più le acque
per il diluvio, per distruggere ogni carne. L’arco sarà sulle nubi
e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna tra Dio e ogni
essere che vive in ogni carne che è sulla terra”
Ma
ben sappiamo che sopra le nuvole c’è sempre il Sole e dopo la
pioggia torna sempre a splendere.
“Ci
siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla
notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni
e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”.
E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per
regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le
stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra
e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E
Dio vide che era cosa buona.”
Come
sarebbe la vita senza il Sole? Il buio sarebbe completo, le piante e
gli animali morirebbero in poco tempo, tutto gelerebbe e il mondo non
sarebbe più così come lo vediamo.
Il
Sole è per tutti gli esseri viventi luce e colore, energia, calore e
quindi...vita! Come è il Signore, è Luce della nostra vita, senza
di Lui non potremo vivere, perché nel buio non è possibile
sopravvivere. Il buon Padre che è nei cieli è come il Sole, ci
scalda e ci riempie il cuore di gioia.
“Fratello
Sole” si diverte a pitturare il cielo; infatti all’alba, ad
Est, esso si riempie di colori brillanti, e al tramonto, ad Ovest, il
Sole sembra una grande palla arancione e riempie il cielo di
sfumature rosse, gialle e rosa. In qualsiasi istante della giornata
possiamo mettere il naso all’insù ed ammirare bellissimi quadri
che il buon Padre che è nei cieli, il miglior pittore che esista,ci
dona.
Ma insieme al Sole, nel cielo splende colei che non ci lascia mai
soli nelle ore più buie della notte, è “sorella Luna”. Durante
il giorno la Luna è sempre nel cielo, non va mai via, ma
non
si vede perché la grande luce del Sole non la rende visibile, e fa
la sua entrata nel meraviglioso palcoscenico di notte, quando il
cielo è scuro. “Sorella Luna” è molto luminosa, anche se
non è una stella e non gode di luce propria, gira intorno alla Terra
e la sua luce è il riflesso di quella del Sole.
La
Luna è come la cara Madonnina, nei momenti più bui ci porta tutto
l’amore e la luce del Suo Gesù. Ma Lei non è la sola a illuminare
le notti, è accompagnata da miliardi e miliardi di stelle, che si
accendono tutte assieme. Anche nell’Apocalisse San Giovanni vede la
Signora così:
“Nel
cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con
la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici
stelle”.
Le
stelle sembrano girare sulla nostra testa, anche se in realtà
siamo noi che giriamo insieme alla Terra, ma c’è una sola stella
nel cielo che non si muove e per questo motivo sin dall’antichità
è stata, come Gesù, la guida dell’uomo per orientarsi nel mondo,
la Stella Polare. Con il nome di stelle vengono chiamati anche altri
due corpi celesti: le stelle comete e le stelle cadenti, anche se in
realtà non sono vere stelle brillanti, ma ammassi di giaccio e
roccia che quando si avvicinano al Sole o alla Terra si riscaldano e
si illuminano. La stella cometa più famosa è quella che avrebbe
guidato i re magi alla capanna di Betlemme dove era nato il Bambin
Gesù e che ogni Natale mettiamo sulla capanna del Presepe, mentre la
notte di San Lorenzo è il momento più propizio per ammirare le
stelle cadenti col naso all’insù.
L’Universo
è spettacolare e in esso si verificano innumerevoli fenomeni
strabilianti, davanti al quale non possiamo fare altro che alzare una
lode al Signore per la magnificenza del suo Creato. La Terra infatti
non è sola, ma è in pieno movimento interagendo con altri
innumerevoli corpi celesti, come ad esempio i suoi sette fratelli
pianeti: Mercurio, Marte, Venere, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, ma
questa piccola “famigliola” è inclusa in un insieme
infinitamente più grande di stelle e quindi di altre “famiglie”,
la galassia della Via Lattea. Ma in realtà anch’essa non è altro
che una minima parte del maestoso Universo. Ognuno di questi corpi
che gravitano nello spazio sono l’uno diverso dall’altro, ognuno
ha la sua caratteristica. Come sempre il nostro Creatore non fa mai
nulla di uguale, tutto è diverso e ognuno è unico e particolare.
Anche nel cosmo ci stupisce...
Anche nel cosmo ci stupisce...
Il
buon Padre, con tutti questi doni che ci fa arrivare dal cielo, ci fa
vivere costantemente tutto il suo amore. In molte preghiere viene
nominato spesso il cielo, anche e soprattutto nella meravigliosa
preghiera del Padre Nostro, che conosciamo tutti, il cielo viene
nominato due volte. Quando preghiamo ci viene d’istinto guardare
verso il cielo, perché Dio è come un tetto, offre a tutti un riparo
sicuro e ci protegge; non solo, questo tetto lo regala a tutti
indistintamente. Chiunque, bambino o adulto, anziano o giovane,
povero o ricco, può guardare il cielo e prenderne un pezzo. Il buon
Padre che è nei cieli lo ha regalato a tutti ed è per tutti uguale!
Chi
lo guarda per ultimo non lo trova meno splendente o con meno astri di
coloro che l’hanno guardato per primi, è per tutti uguale in
qualsiasi momento! Dona grande gioia a tutti!...
Come
Lui, è di tutti e ci riempie la vita! Non ci si stanca mai di
guardare il cielo ed è bello vivere con Lui come vivere sotto un
tetto sicuro, con la certezza di averlo sempre e che niente e nessuno
può portarlo via.
Ma
sotto il tetto cosa c’è? Ovviamente il nostro caro Padre ha
regalato una grande casa per tutti, perché i suoi figli potessero
vivere insieme gioiosamente come fratelli. Ci ha donato un pianeta
veramente unico, ricco di tutta la sua fantasia sia sulla terra ferma
che sotto i mari.
Con
la sua Santa mano ha dipinto ovunque meraviglie ed è proprio
attraverso ogni sua creatura che possiamo toccare e vedere da vicino
la grandezza del suo amore. Solo quando il nostro cuore è pieno di
Spirito Santo, i nostri occhi riescono a scoprire come ogni cosa ci
parla di Lui e del suo amore veramente unico e sconfinato. Quando
vediamo una farfallina che si poggia leggiadra sulla corolla di un
fiorellino profumato, o un prato che sembra un grande tappeto
decorato di fiori, o incontriamo un simpatico grilletto che saltella
e ci allieta l’estate con il suo canto, oppure quando cogliamo da
un albero un bellissimo, succoso frutto e poi lo gustiamo in tutta la
sua bontà e la sua dolcezza, bè!... come si può non avere un
profondo senso di gratitudine con il nostro Padre che ha creato tutto
questo per noi?
Sono
miracoli scontati che avvengono sotto i nostro occhi davanti a cui
spesso rimaniamo indifferenti, ma proviamo ad estasiarci di fronte ad
essi, troveremo quella pace vera e quella serenità interiore che
spesso inseguiamo e sarà facile e spontaneo liberare il nostro
spirito, guardare verso il cielo per lodare e ringraziare il Signore
per questa straordinaria e unica “madre terra” che ci sorprende
in ogni angolo e in ogni istante.
Grazie
alla scienza possiamo vedere la grandezza di Dio anche nelle cose più
piccole, è veramente sorprendente e strabiliante scoprire tanta
perfezione anche nei minimi particolari a volte invisibili all’occhio
umano.
Ma
la scienza con le sue numerose scoperte ben volute dal Signore, ci
deve anche aiutare a capire cos’è meglio e quel che non si deve
fare per non oltraggiare e distruggere la terra mettendo in pericolo
tutti gli esseri viventi che vi abitano. Dobbiamo proteggere questi
grandi doni ed esserne sempre dei buoni custodi per fare buon uso
delle risorse che Dio ha messo
a
disposizione per ogni suo figlio. Spesso però pensiamo che il creato
sia una nostra proprietà e riteniamo di usarlo solo per noi e a
proprio piacimento. Quando lo sfruttiamo e distruggiamo solo per
futili egoismi, non facciamo altro che distruggere l’emblema
dell’amore di Dio. Quindi amiamo, custodiamo e condividiamo questa
grande grande casa con il suo grande e immenso tetto, prendendo
esempio da San Francesco d’Assisi che ha saputo lodare e cantare
con semplicità il Suo amore attraverso la contemplazione del Creato.
Ammiriamo tutti insieme la bellezza del creato, cielo e terra, e
scopriremo come ogni cosa ci parla di Lui.
Laudato
sii o mi Signore!
Nel
grande Libro della vita,storia d’amore di Dio con gli uomini ci sei
anche tu. Sii felice! Inondato di eterno AMORE
Tratto
dalla rivista n.2/2015 L'Araldo (SACERDOTI DEL S. CUORE
DEHONIANI)
- CASA S. MARIA 63078 PAGLIARE (AP) - www.casasantamaria.it
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