Queste dieci regole sono opera di una Suora del Divin Sorriso che ne fa largo uso nei suoi contatti con il pubblico. Quando incontra qualche “agitato”, “supervelocista”, “facciotuttome”, tira fuori un’immaginetta su cui ha fatto stampare questa sorta di decalogo e, col miglior sorriso del mondo, lo porge all’interessato. Quasi sempre, dopo averlo letto, il tizio si gratta la zucca, fa un sorriso semifreddo e ringrazia la Suora; ma c’è da scommettere che la sera tira fuori l’immaginetta dal portafoglio e se la sillaba attentamente meditandosela parola per parola.
Ecco il contenuto dell’immaginetta:
Se ci tieni a morire prima del tempo:
- Prima il lavoro, poi la persona, infine gli altri.
- Ricordati che non sei solo utile, ma indispensabile.
- Portati sempre dietro il fagotto dei tuoi pensieri più tristi, deprimenti e pessimisti; non lasciarlo mai.
- Se nei tuoi rapporti con gli altri ti spunta anche solo un mezzo sorriso sul labbro, troncalo subito; non vorrai per caso perdere la tua dignità, perbacco…?!!!
- Non dimenticare che gli altri sono sempre più fortunati di te; convincitene a fondo e pensaci sempre.
- Non delegare mai a nessuno qualche tuo potere; gli altri sbagliano sempre, tu mai.
- Il riposo, la musica, le vacanze son cose da ragazzi: fuggile come la peste.
- Solo tu puoi assumerti certe responsabilità; lasciarle a un altro sarebbe viltà, soprattutto se te lo chiede.
- Le migliori ore di lavoro sono: durante i pasti, dopo cena e sino a notte inoltrata.
- Soprattutto, ricordati che sei assolutamente insostituibile.
Se
seguirai con scrupolo queste linee di condotta non c’è dubbio che
fra non molto un altro verrà a prendere il tuo posto; tu passerai a
miglior vita.
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