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lunedì 13 ottobre 2014

BEATA ALEXANDRINA MARIA DA COSTA - Balasar (Portogallo), 3 marzo 1904 - Balasar, 13 ottobre 1955


... COMME L’APE DI FIORE IN FIORE...”


«Tu parti per il Cielo, ma la tua grazia, le tue virtù restano sulla terra: è profumo che si estende su tutta l'umanità.
Tu parti per la Patria e resti con Me nell'Eucaristia :
sarai la colombina eucaristica che non abbandona il suo nido.
È come colombina e pastorella delle anime che ti voglio dipingere sulle porticine e sulle cortine dei Miei Tabernacoli. Così io voglio, figlia Mia, regina del mondo, regina dei cuori.
Voglio, figlia Mia, ho fretta, molta fretta che la tua vita sia conosciuta : il mondo necessita di questo. È grazie a te, è attraverso te che lo mostro il Mio Amore, la Mia Misericordia, le ansie che ho di vedere salve le anime ». (Sp.185)
Gesù ad Alexandrina il 2 marzo 1945

PRESENTAZIONE


Il 12 gennaio 1996, la Chiesa ha proclamato venerabile Alexandrina Maria da Costa, membro dell'Associazione dei Cooperatori di S. Giovanni Bosco. Nata a Balasar (Portogallo) il 30 marzo 1904, morì il 13 ottobre 1955.
Ad un anno di distanza, per ricordare questo, felice giorno nella storia della Chiesa e della Famiglia Salesiana, abbiamo pensato di pubblicare una parte degli scritti relativi alla Missione dei Tabernacoli che Gesù aveva affidato ad Alexandrina con queste parole:

« La Missione che ti ho affidata sono i Miei Tabernacoli ed i peccatori. Sono stato lo ad elevarti a così alto grado. E’ stato il Mio amore ! ». (20 dicembre 1934) (L p. 51)

Questa iniziativa vuole essere anche il “nostro grazie » alla Santissima Trinità che ci ha donato Alexandrina per la felicità delle nostre anime.

Figlia povera di una terra povera, ma ricca di fede, Alexandrina sotto l'influsso della Grazia e delle lezioni del Divino Maestro, diventerà un' anima altamente eucaristica, vittima di espiazione in riparazione sia delle profanazioni e degli oltraggi contro l'Eucaristia, sia in riparazione di tutti i peccati, per la salvezza delle anime ».

La risposta generosa e senza riserve di Alexandrina alle richieste del Salvatore di essere « amato, consolato e riparato nel Santissimo Sacramento dell'Amore », non può che aiutarci ad abbandonare le nostre freddezze, le nostre indifferenze e negligenze verso questo dono immenso della Santissima Trinità. Quanto Gesù va richiedendo ad Alexandrina e via via manifestando nella Missione dei Tabernacoli, si rivela drammaticamente attuale ancora ai nostri giorni. Basti qui ricordare le Chiese vuote se non addirittura chiuse, con l'abbandono e la solitudine che ne conseguono per Gesù continuamente presente ed orante per noi in tutti i Tabernacoli del mondo, l'indifferenza e l'irriverenza diffusa per la Presenza reale del Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù nell'Ostia consacrata, gli oltraggi ed i sacrilegi che ancora vengono commessi contro di Essa.