2.
2. Il Signore Gesù,
come sapete, prima della sua passione, elesse quei suoi discepoli che
chiamò Apostoli. Fra questi, quasi ovunque non altri che Pietro
meritò di impersonare la Chiesa intera. Proprio per il fatto di
impersonare da solo tutta la Chiesa, meritò di ascoltare: Ti
darò le chiavi del
regno dei cieli. Non
ricevette infatti queste chiavi un solo uomo, ma la Chiesa nella sua
unità. In forza di ciò, quindi, si celebra la preminenza di Pietro,
in quanto rappresentò la Chiesa nella sua stessa universalità ed
unità allora che gli fu detto: A
te consegno quello
che fu dato a tutti. Perché dunque possiate comprendere che la
Chiesa ha ricevuto le chiavi del regno dei cieli, desunto da un altro
passo, ascoltate che cosa il Signore vuol dire a tutti i suoi
Apostoli: Ricevete lo
Spirito Santo. E
immediatamente: A
chi rimetterete i
peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete resteranno non
rimessi. Questo è in
rapporto alle chiavi delle quali fu detto: Tutto
quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo;
e tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in
cielo. Ma disse
questo a Pietro. Perché tu sappia che Pietro impersonava allora la
Chiesa universale, ascolta che cosa fu detto a lui personalmente, che
cosa a tutti i fedeli santi: Se
il tuo fratello commette una colpa nei tuoi riguardi, va' e
ammoniscilo fra te e lui solo; se non ti ascolterà, prendi con te
una o due persone: è stato scritto infatti che ogni cosa sia risolta
sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure
costoro, riferisci alla Chiesa: e, se non avrà ascoltato neppure
questa, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico
che tutto quello che avrete legato sopra la terra, sarà legato anche
in cielo; e tutto quello che avrete sciolto sulla terra, sarà
sciolto anche in cielo.
La colomba lega, la colomba scioglie; l'edificio fondato sulla pietra
lega e scioglie.
3.
2. Siano nel timore
quanti si trovano legati, siano nel timore quanti sono sciolti.
Quelli che sono sciolti, temano, per non essere legati; quelli che
sono legati, preghino, per essere sciolti. Ciascuno
è tenuto legato dalle funi dei propri peccati:
ma al di fuori di questa Chiesa niente viene sciolto. Al morto da
quattro giorni si dice: Lazzaro,
vieni fuori! E viene
fuori dal sepolcro tra le bende che lo tenevano legato mani e piedi.
Il Signore ridesta perché il morto esca dal sepolcro; se tocca il
cuore, è perché ne venga fuori la confessione del peccato. Ma
ancora per poco resta legato. Perciò il Signore, dopo che Lazzaro fu
uscito dal sepolcro, si rivolse ai suoi discepoli, ai quali aveva
annunziato: Tutto
quello che avrete sciolto sopra la terra, sarà sciolto anche in
cielo; Scioglietelo
- disse - e
lasciatelo andare. Di
persona fece risuscitare, per mezzo dei discepoli sciolse.
La forza e la debolezza della Chiesa figurate in Pietro.
3.
3. La fortezza della
Chiesa trovò appunto risalto soprattutto in Pietro, perché seguì
il Signore che andava verso la passione, e fu rilevata quella certa
debolezza per cui, interpellato da una serva, negò il Signore.
Eccolo diventato d'un tratto negatore da amante che era. Scoprì se
stesso chi aveva voluto presumere di sé. Infatti, come sapete, aveva
detto: Signore, sarò
con te fino alla morte, anche se dovessi morire, darò la mia vita
per te. E il Signore
al presuntuoso: Darai
la tua vita per me? In verità ti dico: prima che il gallo canti, mi
avrai rinnegato tre
volte.
Avvenne quello che aveva predetto il medico: non poté verificarsi
ciò che presunse l'infermo. E che allora? All'istante, il Signore lo
guardò. Così è stato scritto, così riporta il Vangelo: Il
Signore lo guardò, ed egli uscì fuori e pianse amaramente.
Uscì fuori,
il che vuol dire confessare. Pianse amaramente chi aveva imparato ad
amare. Subentrò la consolazione nell'amore, la cui amarezza era già
stata presente nel dolore.
A Pietro, rappresentante dell'unità della Chiesa, affidate le pecore di Cristo. perché Pietro deve rispondere tre volte del suo amore.
4.
4. A ragione, anche
dopo la risurrezione, il Signore proprio a Pietro affidò le sue
pecore da pascere. Non è infatti che, fra gli Apostoli,
egli solo meritò di pascere le pecore del Signore: ma quando Cristo
si rivolge ad uno solo, vuol dare risalto all'unità; in primo luogo
a Pietro, perché è il primo degli Apostoli.
Simone di Giovanni -
dice il Signore - mi
ami tu? Quello
risponde: Ti amo.
E interrogato di nuovo, di nuovo risponde. Interrogato per la terza
volta quasi non sia creduto, si rattrista. Ma come poteva non
credergli colui che gli leggeva nel cuore? Infine, superato quel
turbamento, così risponde: Signore,
tu sai tutto, tu sai che ti amo.
Non sfugge infatti solo questo a te che tutto sai. Non ti
rattristare, Apostolo, rispondi una volta, rispondi di nuovo,
rispondi una terza volta. Tre volte vinca la confessione nell'amore,
perché tre volte nel timore fu vinta la presunzione. Bisogna
sciogliere tre volte quello che tre volte è stato legato. Sciogli
per amore quello che avevi legato per timore. Ma infine il Signore,
una prima, una seconda e una terza volta, affidò le sue pecore a
Pietro.
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