1
Giugno - Ho passato una notte di tormenti. Le tre ore di adorazione
furono una tortura. Se San Silvestro non mi avesse trattenuta, avrei
ceduto alla tentazione... Quale cambiamento si operò nell'anima mia
stamane alla S. Messa del Padre!... Si fece tanta luce nell'animo
mio, e Gesù mi ha fatto conoscere quanto sia preziosa la croce e la
sofferenza... mi sono perduta nel suo cuore...
O
Gesù, non venga mai meno in me il coraggio di compiere la Tua
Divina Volontà per la maggior Gloria di Dio! Durante tutto il tempo
della S. Messa vidi sempre una bianca colomba volare dolcemente sopra
il Padre e l'Altare. Era l'emblema del Divino Spirito, che scendeva
con l'abbondanza dei Suoi Doni! Nel pomeriggio mentre pregavo, fui
come assorbita in Dio, e vidi non con gli occhi materiali che neppure
sapevo di essere in terra, un gruppo di anime di Religiose e
Sacerdoti, e un gruppo di Religiose separate, in gran luce. Gesù mi
fece comprendere come le mie lotte e sofferenze avevano illuminate
quelle anime. lo domandai perché il gruppo delle Religiose erano
separate, e Gesù mi rispose: QUELLE RELIGIOSE MI HANNO FATTO TANTO
SOFFRIRE, CON LE LORO RESISTENZE E DISUBBIDIENZE, E LA TUA UBBIDIENZA
AL PADRE, MI PROCURAVA TANTA CONSOLAZIONE, E HA OTTENUTO LA LUCE A
QUESTE ANIME. Dicendo io, come mai l'avessi tanto consolato, mentre
tante volte mi parve di essere ribelle, Gesù mi assicuro che la mia
volontà è sempre stata sottomessa. Quanto è buono Gesù,
coideboli e miserabili! ed io che farò? La Volontà di Dio, costi
quello che costi - Ubbidienza... usque ad mortem - Per la salvezza
delle anime acconsentire a qualunque sacrificio.
2
Giugno - Sono passata dalla luce alle tenebre, dal riposo alla lotta.
Benone! Alleluia! Questa notte ho avuto un vomito di sangue
spaventoso! Gesù l'ha dato tutto, dunque, che gran cosa è anima
mia! Coraggio.
3
Giugno - Anche questa notte lotta e vomito di sangue. Gesù son Tua,
fa di me quello che vuoi! Mi pare di non poterne più! ma se io non
ne posso più, Gesù può sempre, può tutto, non è lui che
deve fare? Coraggio Suor Pierina! Per le anime!
5
Giugno - Mio Dio Ti ringrazio!... quanta lotta! - Se il Padre non
fosse Gesù non poteva in un momento darmi la calma! quale
trasformazione! Sono sfinita sì, ma risoluta a tutto soffrire!...
Maria aiutami! San Silvestro vieni in mio soccorso! La notte fu un
tormento. Presa da una sete insopportabile, mi si presentò il
nemico con una aranciata, sotto sembianza di Suor Cesarina. Abituata
a fare il segno di croce, fu smascherato. Più tardi mi gettò
delle manciate di fango in faccia e in bocca. Ma il tormento interno
non c'è parola che valga.. Gesù che non Ti offenda mai mai mai!
6
Giugno - Ho ubbidito e sono contenta, perché ho fatto la Volontà
di Dio! Poco importa il risultato. Lo abbandono a Gesù, che farà
il meglio per la mia e per le anime altrui! Se potessi avere un
desiderio, sarebbe che nulla apparisca all'esterno! Gesù son Tua!
10
Giugno - Lotta e vomito di sangue.
12
Giugno - Sono rimasta tre giorni senza Comunione! Oggi finalmente
Gesù è venuto nel mio cuore. Non ne potevo proprio più. Sfinita
in tutti i sensi. Mio Dio dammi la forza di fare la Tua Volontà.
Ieri sera ho recitato i cinque Gloria al S. Cuore e uno a San
Silvestro chiedendo per ubbidienza che mi sanino il polmone e mi
concedano un po' di tregua degli assalti dei nemico. Una voce
distinta si fece udire «Va a Fabriano, sali a piedi all'Eremo, e
alla tomba di S. Silvestro avrai la grazia che cerchi» coi pensiero
dissi: come è possibile nel mio stato di debolezza fare questo? E
la voce: «Non discutere; abbi fede». Mio Dio, sia fatta in tutto e
sempre la Tua Volontà.
14
Giugno - Il nemico mi ha messo tanta ribellione all'ubbidienza... Non
voleva farmi continuare la preghiera per ottenere la salute... fui
lì per cedere... la Madonna mi aiutò. Per superare la ripugnanza
dissi: Il Padre vuole che sani e che il nemico mi lasci un po' in
riposo, dunque voglio la grazia. E una voce rispose: Fa quello che ti
ho detto e l'avrai. Il nemico fece scompiglio, mi batté forte, e
voleva giurassi di non ubbidire altrimenti mi avrebbe finita. Quando
mi lasciò ero sfinita, e non potei fare la Santa Comunione... non
ne posso più.
15
Giugno - Notte penosissima... per Gesù e per le anime! Coraggio.
San Silvestro aiutami.
16
Giugno - Il timore di aver ingannato il Padre, circa l'accaduto, mi
ha tenuto nell'agitazione... la sua parola mi ha ridato la calma.
20
Giugno - Festa del Sacro Cuore, giorno di ritiro. Ho incominciato
questo ritiro nella pace, abbandonata al Cuore del mio Diletto con la
mia Mamma celeste, sotto la protezione dei mio caro Padre San
Silvestro. Quante grazie, mio Dio! Ho il cuore pieno di santa soave
consolazione, e la mia miseria mi pare un abisso insondabile, di
fronte a tante delicatezze divine! La meditazione del Padre: Imparate
da me che sono mite ed umile di cuore e specialmente le parole: -
nessuna anima adulta che è in Paradiso, si è salvata sola,
ciascuna ha avuto bisogno di aiuto di altre anime... Il vero
apostolato è quello delle anime miti ed umili di cuore, hanno
penetrato l'animo mio ed ho risolto di modellare il mio povero cuore
troppo umano, al modello divino. Esaminatami, ho trovato:
impetuosità di carattere non domate, moti interni di ribellione, di
risentimenti nei disgusti, nelle contrarietà, poca materna dolcezza
con le Suore, poca pazienza, vivacità nel correggere. Queste le
vedo, e quante mi sfuggiranno!... Niente scoraggiamenti anima mia.
Umiltà, confidenza, propositi pratici. Darmi allo studio
particolare di queste virtù. Esame particolare - non parlare,
agire, senza aver messo in calma l'interno con la preghiera.
Esteriore sereno, equilibrato, qualunque sia la mia disposizione
interna. Al suono delle ore dire: Gesù dolce ed umile di cuore,
fate il mio cuore simile al Vostro. Pomeriggio. Nell'ora di preghiera
fatta in spirito di ringraziamento, pei benefici concessi a tutte le
anime, e a me in particolare, Gesù mi ha portato in solitudine e mi
ha fatto gustare il suoamore... Mi disse che la mia fede
nell'ubbidienza è stata la sorgente di tutte le grazie... che Gesù
aumenti in me e in tutti questa fede, che tanto lo consola!... Voglio
salvare le anime, tante anime, tutte le anime, con un
a sola parola,
che sarà l'offerta totale di tutta me stessa al Cuore Divino:
ubbidienza, volontà propria, giudizio proprio, vedute, discussioni,
sotto i piedi.
A.M.D.G
Per
la Gloria di Dio, ad onore dei mio caro Padre S. Silvestro, e per
ubbidienza, unita a Maria e sotto lo sguardo del S. Volto di Gesù,
farò del mio meglio per manifestare la bontà e misericordia di
Gesù verso la più miserabile creatura. Dal Settembre dello scorso
anno, la mia salute sempre delicata, andò peggiorando, lasciandomi
quasi continuamente, in uno stato di grande sofferenza, è che
cercavo dissimulare per non preoccupare le Suore. A Milano, in
Gennaio, presi una forte influenza ripartii per Roma ai primi di
Febbraio con forte febbre, sentendomi tanto male, che ad un certo
punto credetti non poter proseguire il viaggio. Rimasi a letto un po'
di giorni, e poi con l'aiuto di Dio, mi feci violenza e procurai
stare in piedi, ma da allora andai peggiorando. Solo il pensiero di
soffrire per le anime mi dava forza. Dovendo andare a Milano,
preferii aspettare per una visita medica, dal Dottore nostro, già
conosciuto, il quale mi trovò in condizione disastrose (come Lui
disse) un focolaio di recente broncopolmonite aperto, con tutti gli
altri disturbi di fegato, cuore, stomaco ect. Ordinò riposo
assoluto e cure che permettendolo il Signore, a nulla giovarono. Mi
prese una forte ripugnanza ad ogni cibo, e qualunque piccola cosa, mi
dava forti dolori di stomaco e tanto malessere da cadere spesso
svenuta. Ilsolo vedere cibo, mi stravolgeva tutta. La debolezza si
accentuava e non posso negare, che più volte mi faceva illusione di
essere all'ultimo di vita. L'ubbidienza mi ordinò di ricorrere a un
bravo Dottore di Roma, il quale dopo un po' di cure, volle facessi la
radioscopia, per attendermi con più sicurezza, avendo sempre
temperatura. Si fece e si trovò quello che avrei mai pensato: Una
lesione sottoclaveare al polmone destro. Il Dottore consigliava il
pneumotorace e poi venne a più miti consigli, con iniezioni di
vaccino... che poi incominciai, attendendo altre analisi. Il dottore
dell'anima, certamente ispirato da Dio, mi disse, che per ubbidienza
dovevo chiedere la grazia, che il polmone si sanasse
e il demonio
per un poco desse tregua alle continue lotte, forse causa prima di
tutti i mali, dicendomi di recitare ogni sera cinque gloria al Cuore
di Gesù e uno a S. Silvestro. Mi costava chiedere la salute,
sembrandomi di sfuggire alla sofferenza, e il nemico, perché era
proprio lui, mi tentò più volte su questo punto, ma mai con la
grazia di Dio, avrei scelto la mia volontà alla ubbidienza...
cercavo di impedirmi di recitare le preghiere a questo scopo. La
notte dall' 11 al 12 giugno sfinita in tutti i sensi, resistendo al
nemico che mi ostacolava di chiedere la grazia, recitai le solite
preghiere, chiedendo con maggior forza per vincere la ripugnanza e
ubbidire, che si faccia quello che vuole il Padre. Una voce distinta
si fece udire: Va a Fabriano sali a piedi all'Eremo, e alla tomba di
S. Silvestro avrai la grazia che chiedi. Col pensiero dissi: come è
possibile nel mio stato di debolezza fare questo? e la voce: - Non
discutere, abbi fede. - Il giorno 14 nuova forte ribellione a
chiedere la salute. Per superarla dissi: - Il Padre vuole che sani, e
che il nemico mi dia tregua. dunque voglio la grazia. Una voce
rispose: - Fa quello che ti hodetto e la grazia l'avrai -. Affidai
tutto all'ubbidienza, contenta di qualunque decisione. Il nemico mi
torturava l'animo, facendomi credere una illusa, che ingannava il
Padre, ma palesati i miei timori la pace e la fede tornarono. La
carità e la delicatezza usatami dal Padre in queste circostanze, si
può comprendere solamente, se si pensa alla sconfinata bontà del
Cuore di Gesù per le anime! Decide si vada all'Eremo, e mi procura
la santa gioia di essere da lui accompagnata. Oh! non finirò mai di
ringraziare il Signore di tante grazie, di tante finezze! Possa anche
io essere tanto generosa con Gesù! tanto delicata! Il giorno 18
giugno con la corsa delle 11 e 1/4 partii accompagnata da Suor
Cesarina, per Fabriano. Con una gran fede nell'ubbidienza che il
nemico più volte tentò di indebolire... mostrandomi come uno
spauracchio la lunghezza della strada da percorrere a piedi, nelle
mie condizioni di salute. Giunta a Fabriano provai una interna
commozione, che cercai di reprimere. Il Padre ci attendeva e ci
accompagnò a S. Benedetto; nell'attesa fui presa da un malessere
generale e da una forte tentazione di scoramento, che superai con la
grazia di Dio ripetendo: mi fido dell'ubbidienza. Alle 19 circa si
incominciò la salita, il Padre di tanto in tanto ci faceva pregare.
Le disposizioni dell'animo mio si cambiarono, una pace profonda mi
invase l'anima e veramente in tanta solitudine e bellezza di natura,
non ci si sentiva più a contatto con l'umano. Il cammino mi si
rendeva sempre più facile e leggero, sentivo che S. Silvestro mi
attendeva. In poco più di due ore eccoci all'Eremo. Entriamo in
Chiesa, i Padri stavano in preghiera, provai una violenta commozione
e un forte bisogno di pianto che repressi. S.Silvestro era là,
nella sua tomba marmorea, ma io sentivo che mi accoglieva con amore,
direi con impazienza. Non potei pregare con le labbra, ma il mio
cuore parlava e presto mi sentii tutta assorbire in Dio, e mi trovai
alla presenza di S. Silvestro posto su un trono di gloria, di uno
splendore incomparabile. Vicino alla Madonna, i Santi Benedettini e
Padri. Stuolo di Angeli facevano corona. La Madonna si avvicina, mi
prende per mano e mi accompagna al trono di S. Silvestro. Questi mi
appoggia la mano sul capo e mi dice: DA QUESTO MOMENTO, TI UNISCO
ALLA MIA DILETTA CONGREGAZIONE, FARAI PARTE SPIRITUALMENTE IN ESSA E
GODRAI DI TUTTI I VANTAGGI SPIRITUALI E DI TUTTO IL BENE CHE SI FA;
TU UNIRAI LE TUE FATICHE, LE TUE PENE E TUTTO QUANTO FARAI, A QUELLE
DEI MIEI PADRI PERCHÉ IN CIASCUN MEMBRO E IN TUTTA LA CONGREGAZIONE
SI CERCHI SEMPRE LA MAGGIOR GLORIA DI DIO. Detto questo mi benedisse
e io rimasi perduta in Dio. Quando mi riebbi, mi ritrovai nella
Chiesa. Il Padre ci fece uscire. Dovetti farmi grande violenza per
mettermi a contatto con le cose di quaggiù. Per fortuna il Padre
mentre si attendeva la cena, fu ispirato a farci uscire fuori, così
nella solitudine potei più liberamente dar sfogo al mio cuore che
non ne poteva più. Avrei desiderato passare la notte sola con il
mio caro S. Silvestro, ma già fu delicatezza di Gesù, nel
concedermi il Padre di ritornare in Chiesa dopo cena. Avevo bisogno
di sfogare con Lui il mio cuore, di ringraziarlo, di parlargli, come
figlia al Padre teneressimo. Entrata in dolce colloquio fui
trasportata su una strada ardua e pericolosa. Io mi vedevo obbligata
a camminare. S. Silvestro, a pochi passi, mi precedeva, e quando la
difficoltà del cammino, sifaceva più grande, mi smuoveva i sassi,
mi appianava la via, e riprendeva nuovo animo nel cammino. A un certo
punto mi trovai davanti a un abisso, e fui lì per retrocedere, ma
ecco che al di là, mi si mostra una strada molto più facile, dove
camminavano senza fatica tante persone, secolari, Sacerdoti,
Religiose. Sentii il bisogno di mettermi anch'io su quella strada, ma
non ci riuscivo. S. Silvestro mi disse: Quella strada non è per te;
vedi, quelle anime CAMMINANO CON FACILITA’ PERCHÉ TU CAMMINI
NELLA FATICA, NELLA LOTTA, NELLA SOFFERENZA, SONO SULLA VIA RETTA,
PER
I TUOI PATIMENTI. NEI MOMENTI PIÙ PENOSI, RICORDATI DELLA
STRADA, E IL PENSIERO DELLA SALVEZZA DELLE ANIME TI DARÀ FORZA.
GESÙ VUOL FARE ENTRARE TANTE DI ANIME IN QUELLA STRADA, IL DEMONIO
FA OGNI SFORZO PER STRAPPARLE E IMPEDIRE IL BENE. NON TEMERE, IO TI
AIUTERÒ SEMPRE. - Quando tutto scomparve una luce vivissima si era
fatta nell'animo mio, sentii di essere nella volontà di Dio, e
rinnovai la mia totale donazione al Signore, nell'abbandono completo
al suo Divino Volere. Al richiamo del Padre, mentre mi alzavo dalla
balaustra, un gelido straordinario mi prese alla parte destra, e come
un brusco movimento, mentre un'interna voce mi diceva: STA
TRANQUILLA, SEI GUARITA. Il Padre ci accompagnò alle camerette e ci
benedisse. Ci sembrava di essere accompagnate proprio da Gesù.
Quelle stanzette, nella Casa di S. Silvestro, mi parvero un pezzetto
di Paradiso. Mi sentivo come schiacciata da tante grazie e la mia
miseria nella sua evidente realtà, un abisso insondabile. Mi posi a
letto per ubbidire, ma dormire fu impossibile. Parlavo col cuore al
mio caro Santo e gustavo delizie di Paradiso. Dirlo non è
possibile.Alle due, mi levai e mi posi in preghiera. Ecco venire a
me, il mio caro P. S. Silvestro, con tenerezza infinita; mi prende il
capo fra le mani e: MIA FIGLIA DILETTA mi dice: QUELLA VOCE CHE TI
DICEVA DI VENIRE ALL'EREMO, ERA LA VOCE DEL TUO ANGELO CUSTODE,
MANDATO DA ME. QUANTO HAI CHIESTO TI HO DATO: IL POLMONE È SANATO,
E IL DEMONIO PER UN PERIODO DI TEMPO NON AVRÀ PIÙ NESSUN POTERE
SUL TUO CORPO. Chiedendo io che intendeva dire: non avrà nessun
potere sul tuo corpo, mi spiegò, che non avrebbe più potuto
battermi, soffocarmi, infliggermi quei mali fisici per togliermi
dalla S. Comunione, e così mi disse: RIPRENDERAI FORZE. ATTENTA
PERO’, CHE IL NEMICO NON SI DARÀ PACE E TENDERÀ ALTRE INSIDIE.
SII SEMPRE CANDIDA COL PADRE, UBBIDIENTE E UMILE E SARAI VITTORIOSA.
D'ORA IN POI RECITERAI L'UFFICIO PROPRIO DEI MIEI FIGLI CON GRANDE
FEDELTA’ E ACCURATEZZA. Mi appoggiò al suo cuore; io volevo dire
tante cose, ma non potevo parlare, ma S. Silvestro comprendeva tutto
e il Paradiso era in me. Alle 5 il Padre, celebrò la S. Messa
all'altare del Santo diletto, e ci diede la S. Comunione. Troppo
presto si dovette partire! Mi dovetti violentare per nascondere la
mia pena... ma subito mi si parò alla mente, la strada mostratami
da S. Silvestro, e al pensiero che le anime si salvano nel patimento
e nel sacrificio, ripresi con generosità il cammino disposta a
tutta quanta la Volontà di Dio. Giunta a casa, scossa di tutto
quanto era passato, mi buttai sul letto
e m'addormentai. Allo
svegliarmi - mi parve di essere un'altra. Provai appetito, e postami
il termometro, la temperatura era scomparsa. Mi nutrii senza nessun
disturbo e la notte dormii tranquillamente.Un cambio si repentino,
non poteva essere altro che segno certo della grazia ricevuta. Oh!
come dubitare? Che farò per mostrare al caro santo la mia
gratitudine? Mio caro Padre S. Silvestro, ottieni la grazia di usare
di questo dono per pura gloria di Dio e salvezza delle anime. Se ne
dovessi abusare, toglimi tutto completamente. Voglio vivere solamente
della Volontà di Dio, nell'amore a Gesù e alle anime. Costi
quello che costi!
A.M.D.G
23
Giugno - Non essendo venuto il Padre, ne provai pena, e poi provai
timore di sentire questo dispiacere. Ma ecco S. Silvestro che mi dona
la pace, dicendomi: No, figlia, sta tranquilla, tu vuoi bene al
Padre, come a me. Quando mi vedi o mi senti, sei contenta, vero?
Così, col Padre. Una pace di paradiso si impossessò dell'anima
mia. 29 Giugno - Quanta bontà mi ha usata Gesù! S. Messa del
Padre, con una profonda meditazione sopra le parole: Tu es Petrus. Il
bel dono del quadretto del mio caro Padre S. Silvestro mi ha riempito
di gioia! sentii che mi confermava quella paternità, che davanti al
Suo Santo Corpo mi ha dato... quante finezze! E io che faccio con
Gesù? sono sì delicata? Lo voglio, lo devo essere. Nel
pomeriggio, mentre in camera pregavo, il nemico mi prese il prezioso
quadretto e lo gettava da ogni parte, burlando il mio carissimo
Santo, e il Padre, non riusciva a raccoglierlo e già era buttato
altrove. Ma ecco il mio caro Padre S. Silvestro, con un gesto mette
in fuga il nemico. Raccoglie il quadretto e me lo consegna dicendomi:
Sta tranquilla che non potrà più toccarlo.
Luglio
1941
5
Luglio - Ieri sera dalle 10 alle 12 in Cappella fu una tortura. Mi
sentivo dannata e in odio a Dio. Quelle due ore, mi parvero un
secolo. Per vincere la ripugnanza, mi fermai cinque minuti in più.
Bussai la porticina dei Tabernacolo e dissi: Lo so Gesù che sono
ingrata, che ho fatto tanto male, ma sono pentita, sarà possibile,
che Tu tanto buono coi peccatori abbia ad odiarmi? Sento toccarmi una
spalla, mi volto, è il mio caro Padre S. Silvestro: No, figlia, del
mio cuore, non ti odia Gesù, ti ama tanto. - Ma, Padre risposi io,
io non capisco più nulla, non vedo che perdizione. Dove sarebbe la
prova, se vedessi sempre, disse. Anche il Padre mi dice così -
sorrise e: Sì figlia, ascolta Padre Ildebrando, come ascolti me,
ubbidisci sempre e digli tutto, sai. - Ma perché Padre, mi dice
sempre così, forse non sono sincera. - No figlia sta in pace, ma è
per metterti in guardia dal nemico che ti insidierà terribilmente
per distoglierti. Coraggio, né io, né il Padre ti abbandoneremo.
Mi benedisse e mi lasciò in gran pace.
10
Luglio - Questa notte Gesù mi disse: - VUOI PARTECIPARE ALL'AGONIA
DEL MIO SPIRITO NEL GETSEMANI, PER I PECCATI DEI MIEI PIÙ CARI, E
SPECIALMENTE PER I RIFIUTI CHE RICEVO DA TANTE ANIME RELIGIOSE? - Si,
o, Gesù, risposi, e all'istante fui oppressa da tante pene, tedio,
martirio interno, che solo la grazia dà forza di sopportare. Ma la
sofferenza di Gesù non è paragonabile a quanto può sopportare
una creatura. Come farò io, rifiutare a Gesù qualche cosa? come
non penserò a consolare il suo Cuore, per le mie e le altrui
ingratitudini?
A.M.D.G.
15
Luglio - Questa sera la Comunità entrò in Esercizi. Lo Spirito
Santo faccia tanta luce nelle anime... Io non posso farli, ma farò
tesoro di tutto, per elevarmi sempre più a Lui e vivere nella
Divina Volontà.
-
Voglio essere Tua o Gesù, Tuo malgrado
-
Voglio essere Tua o Gesù, mio malgrado
-
Voglio essere Tua o Gesù, malgrado tutte le creature. S. Margherita
Alacoque Dalla predica di introduzione.
16
Luglio - Festa della Madonna del Carmelo. Oggi il Padre ha insistito
molto, sul dono grande e gratuito della Vocazione, sulla bontà di
Gesù e smisurato suo amore nel chiamarci, sul dovere di conoscere
sempre più Gesù per ricopiarlo. Mi sono sentita tanto commossa, e
ricordando la prima chiamata di Gesù il giorno della mia la
Comunione, avrei voluto avere mille vite da consacrare a Lui con
grande generosità!... invece, quanto sono stata infedele all'amore!
ed ora, che faccio? che voglio fare? La volontà di Dio il più
perfettamente possibile. Non negare nulla a Gesù, mai. Costi quello
che costi. - La mia giornata, sia un inno di ringraziamento. Gesù
mi ha chiamata alla totalità. Devo dunque vivere in una abituale
unione con Lui, in modo che l'azione sia il frutto della
contemplazione, di modo che l'azione non mi distolga da Lui, e la
contemplazione mi dia nuovo slancio per l'apostolato.
17
Luglio - Oggi un mese partivo per l'Eremo! Il solo ricordo mi
commuove grandemente! Che poco corrispondo a tante grazie! Caro,
Padre, S. Silvestro, non temere, aiutami, e cercherò di rendermi il
meno indegna di Te. Il nemico mi disturbò parecchio. Si presentò
alla portacome fosse il Padre, ma fu scornato. Passai la mattinata
con una oppressione indescrivibile tentazioni di disperazione, vedevo
tutta la mia vita come un inganno, e sfiduciata di tutto non sentivo
che una voce: finirla... ripeteva atti di abbandono alla Volontà di
Dio che mi sembravano un Controsenso... La parola del Padre mi
ritornò la pace. Quanto è buon Gesù con la povera anima mia.
Ubbidienza, umiltà. Dalle meditazioni e istruzioni di oggi ho fatto
queste risoluzioni: Crescere nell'amore alle Regole e studiare ogni
mezzo per farle sempre più amare dalle Suore. Buon esempio. Viverle
in pieno per quanto è possibile alla mia miseria. - Meditarne ogni
giorno un punto.
-
A te cosa ti può contare il mondo intero, se perdi una foglia della
tua corona? Quante ne ho perdute io! sforzo continuo per dare a Gesù
tutto tutto. - Chi è che tanto ama? quello che tanto conosce. I
santi sono calici di conoscenza, che poi si trasformano in calici di
amore. Come devo ringraziare il Signore d'avermi chiamata alla vita
Religiosa, lontana da tanti pericoli, circondata da tante cure!
Peccare nella casa del Signore! ... Eppure sono così debole, così
meschina... la morte, ogni tormento, ma mai il peccato. Lo scandalo
è o un fatto o un detto che dà occasione a un'anima di danno
spirituale. Scandali involontari dovuti alla nostra debolezza e
fragilità - sono fonte di meriti, umiliandosi, riparando. Scandali
avvertiti per la nostra condotta, in opposizione alla Regola, ai
Voti, alle virtù, e il danno se si produce nelle anime non sempre
si arriva a riparare. Quale responsabilità nel mio posto... attenta
anima mia! Vigilanza, unione con Dio. O Gesù non permettere che sia
di danno alle anime! Ieri sera il nemico ha fatto un poco di strepito
nel corridoio e sghignazzando ripeteva: se ne andrà il monaco
falso, e poi avrai a che fare con me. Lasciamolo gridare, senza il
permesso di Gesù non potrà nulla... La meditazione della morte mi
ha commosso grandemente. Ho sentito un immenso bisogno di vivere
sempre più unita a Gesù, di amarlo intensamente perché la mia
morte, non sia che un trasporto di amore allo Sposo Gesù.
20
Luglio - Oggi alla meditazione del pomeriggio il nemico, passava
sotto la sedia e la fece cadere due volte. Ieri sera sbuffava
imprecando contro il Padre e S. Silvestro.
-
La Confessione è il Sacramento dove Gesù ha manifestato il più
grande amore alle sue creature. Mi sono sentita fortemente commossa,
e spinta a riparare per tutti gli oltraggi che Gesù riceve in
questo Sacramento e per tutte le mie infedeltà, freddezze,
ripugnanze. Gesù vivente nel Confessore! se fossi sempre
profondamente animata da questa grande verità, con quale amore
e
unzione mi accosterei a questo Sacramento. Prima della Confessione
considererò la sconfinata bontà di Gesù nell'istituire questo
Sacramento e andrò con una gran fede, un grande amore a ricevere da
Gesù il perdono. Parlare con Gesù manifestarGli le mie miserie e
ascoltare le sue parole di perdono. Quale conforto!
21
Luglio - Oggi il nemico si dà premura per turbarmi. Procuro non
fargli caso e avanti anima mia! Questo pomeriggio fu terribile! la
telefonata di P. Str. (che il Padre dice essere il nemico) e ora me
ne sono convinta, mi ha stravolta l'anima e il fisico. Se avessi
parlato subito! Gesù perdono. Questa sera alla manifestazione,
cessarono i tormenti, e la pace riempì l'animo mio.
22
Luglio - la Superiora deve essere la sentinella della Regola. Voglio
essere sentinella di amore.
23
Luglio - Ultimo giorno degli Esercizi. Ho passato una notte e una
mattinata intraquilla. O Gesù, Tu sai, che non Ti voglio
offendere... Tutto quello che Tu vuoi... per la Tua gloria, per le
anime. Ora sono più calma; ma vedo tutto nero... grazie Gesù.
Ripeterò le parole di S. Margherita: Sarò Tua Tuo malgrado, o
Gesù Sarò Tua mio malgrado, o Gesù Sarò Tua malgrado tutte le
creature o Gesù! Quali i miei propositi? Come mi sento debole
impotente a tutto. Aiutami, Mamma mia Immacolata, mio caro Padre S.
Silvestro...
1
° Essere la sentinella di amore della Santa Regola. Vigilanza
delicata in tutto. Osservanza esemplare. 2° Attendere con materna
bontà, prudenza, e carità le Suore, soprattutto nello spirito.
Gesù farà tutto. Carità in grado eroico. 3° Ubbidienza -
ubbidienza, ubbidienza tutto e solo per piacere a Gesù, glorificare
Dio, salvare le anime, tante anime, tutte le anime. Sancte Pater
Silvester, Ora pro nobis.
A.M.D.G
24
Luglio - Chiusura degli Esercizi. La notte esposizione del SS.
Sacramento! Che grazia! Nelle ore passate davanti a Gesù, fu lotta
e tenebre fitte. Al momento di uscire chiesi perdono a Gesù di non
aver saputo consolarlo e stare con Lui amando. Gesù mi rispose: SE
TU SAPESSI QUANTO AMORE MI HAI DATO IN QUESTA LOTTA, NE MORIRESTI DI
GIOIA - soggiungendo io di lasciarmi sempre così, mi disse: TU MI
CONSOLI E VUOI CHE IO RINUNCI A CONSOLARTI. Luce
e
pace si fece nell'anima mia; avrei desiderato rimanere, ma
l'ubbidienza soprattutto...Mattinata di Paradiso. Il nemico, è
vero, tentò di fare la sua parte, prima della S. Comunione, ma
Gesù entrò portando una pace profonda. La meditazione del Padre,
della Resurrezione e delle apparizioni di Gesù mi diede salutari
insegnamenti. S. Giovanni correva più di S. Pietro perché
vergine. I puri sono gli intimi di Gesù e il loro passo è più
slanciato perché corrono con Lui. Gesù compariva raramente. - Si
fermava brevemente - Parlava sempre del Regno di Dio. Così deve
essere la mia condotta coi secolari. Ricordi: Attaccarsi sempre più
a Gesù - Cercare Lui solo Osservare con amore la S. Regola -
Incominciare ogni mattina - Fedeltà ai propositi. La processione
Eucaristica chiuse questi giorni preziosi! Provai sentimenti di
gratitudine vivissimi per la bontà che Gesù ci ha usata, col
chiamarci a seguirlo, per i doni e grazie elargiteci, che il cuore
non ne poteva più! Avrei voluto che tutte le anime godessero di
tanto bene! Invece udii un lamento passando avanti al quadro del
Santo Volto... QUANTE ANIME RIGETTANO I MIEI DONI... Che io non sia
mai fra queste anime! Quanti aiuti ho avuto dal Padre in questi
giorni! Gesù, pensa Tu a rimunerarlo di tutto! Ora bisogna
incominciare con tutta la volontà, a vivere quello che hai
promesso. Sancte Pater Silvester - ora pro nobis.
A.M.D.G.
27
Luglio - Dalla Meditazione del Padre sul Vangelo. - Fatevi dei tesori
pei Tabernacoli Eterni con la moneta dell'iniquità. Moneta
dell'iniquità è tutto quanto vorrebbe spingerci al male:
suggestioni, tentazioni dirette di satana, natura, carattere,
passioni, creature ect. Quanta luce e conforto ebbe l'anima mia!
Questa moneta è semprea mia disposizione; voglio farne tesoro per
le anime.
Dal
sito http://www.preghiereagesuemaria.it/
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