In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò
in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore
Riflessione
Marta
e Maria... ecco l'esempio di una vita attiva e di una
vita contemplativa...
Marta
però, a
differenza di Maria, ha
avuto un attimo di défaillance!... Andiamo con ordine, Gesù è
ospite a casa dei suoi cari amici, Marta, Maria e Lazzaro. L'evangelista Luca precisa che Marta ospitò
Gesù... quindi l'iniziativa era partita da lei. Questo è molto
lodevole,
ma poi... come
si dice: dalle stelle alle stalle!!!
Marta,
così come suo fratello e sua sorella, amava molto Gesù e voleva
accoglierlo
nel
modo
migliore. Prepara
un pranzetto con i fiocchi...
Proprio come facciamo noi quando invitiamo qualche amico a casa
nostra; cerchiamo
di preparare delle prelibatezze e naturalmente esageriamo
nei preparativi... Così succede che, essendo indaffarati a fare
mille piatti, si lascia l'amico in “cantina”... si parla con lui
in modo distratto e non lo si ascolta a dovere. E il bello è che poi l'amico si sente dire: "Oh, non lo sapevo, non me lo avevi detto!...",
ma come? - Dice l'amico - "...era
ore che parlavo!!!"...
Ecco
cosa succede quando si invita qualcuno e poi si continua
tranquillamente
a svolgere i servizi di casa. Alla faccia dell'ospitalità!!!
Siamo dei fenomeni!!! Vogliamo sempre strafare... Invece,
quando si ospita un amico, forse lui preferirebbe mangiare anche solo un
pezzetto di pane e formaggio per poter parlare e dialogare in libertà; un pranzo
megagalattico serve solo a farlo stare sul divano come un candelabro!!!
Maria
invece si siede ai piedi di Gesù e fa gli onori di casa. Possiamo
dire che pendeva dalle sue labbra! E sua sorella che
fa?... Sgrida Gesù... è bellissimo!!! Non ci voleva che questo per allietare la festa!!! Non
solo, gli dice pure di intervenire, ossia pretende di insegnargli quello che deve fare... Eh, caro Gesù, meno male che c'era Marta che ti
consigliava, altrimenti saresti stato proprio in un bel pasticcio!!! - Marta,
Marta!!!...
Diceva
bene San
Bernardo:
“Alcuni
sono mansueti finché le cose vanno a proprio genio, ma appena sono
toccati da qualche avversità o contraddizione, subito si accendono e
cominciano a fumare come il monte Vesuvio”.
Io direi che Marta
era
talmente contrariata che sbuffava come un treno in salita!!!
Ma
Gesù non
si fa impressionare da tanto fumo e
con
dolcezza le dice: «Marta,
Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola
c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà
tolta». Non
è un rimprovero severo quello di Gesù, altrimenti
non avrebbe detto per due volte: "Marta, Marta...".
Il
problema di Marta era che, anche se si dava da fare
per il Signore, le sue esclamazioni rivelavano che in fondo al
cuore c'era tanta ansia e preoccupazione, e questo la dice lunga...
Quando
infatti facciamo qualcosa per Dio e abbiamo ansia, significa che
pensiamo un pochetto a noi stessi... allora ci domandiamo: "E se non va
bene?... E se non mi riesce?... E se faccio brutta figura?...". Ecco i
nostri pensieri!!! Siamo sempre concentrati sul nostro io... Chi al
contrario fa le cose per Dio: sta in pace, niente lo turba, e se
non riesce a fare tutto accetta i suoi limiti senza
colpevolizzarsi troppo. Dobbiamo sempre accettare i nostri limiti e la
nostra pochezza e volerci bene ugualmente; questo atteggiamento è gradito a Dio. Diceva
Sant'Alfonso
Maria di Liquori
in “Pratica di amare Gesù Cristo”: “Chi
opera per la sola gloria di Dio, anche se non riuscisse, non si turba
affatto. Ha già raggiunto lo scopo; dar gusto a Dio, avendo fatto
tutto con retta intenzione”.
Gesù
oggi ci invita a distinguere ciò
che è importante da ciò che è meno importante. Proviamo
allora a riflettere su quello che ogni giorno facciamo e come lo
facciamo, perché
non basta fare delle cose buone, bisogna farle anche bene. Ma cosa
significa fare le cose bene?... Fare tutto per la gloria di Dio senza
metterci il proprio io!!!...
Quando
facevo volontariato al 118 rendevo un servizio lodevole, ma era un
pochetto inquinato dal mio io, perché
mi
compiacevo
un po' troppo della mia bravura... Quindi,
mi sa che in quel periodo non ho guadagnato molti punti per il paradiso!!! Rimedieremo!!!...
Spesso poi
vogliamo
affrontare troppe
cose contemporaneamente,
così ci facciamo prendere dall'agitazione e
dall'ansia; il risultato è che inevitabilmente trasmetteremo agitazione e ansia anche a chi ci sta intorno. E'
come
se il mondo dipendesse esclusivamente da noi e da ciò che
facciamo... come se, senza il nostro servizio, il mondo si
fermasse... Come siamo presuntuosi!!!
Non
solo, generalmente, con questo atteggiamento tendiamo anche a mettere in
evidenza i comportamenti a nostro avviso poco efficienti e sbagliati degli altri... Diciamo: "Devo fare
tutto io, altrimenti nessuno lo fa... o se lo fa lo fa male... meno male
che ci sono io...".
Ahimè... questi atteggiamenti
non sono molto graditi a Gesù, perché, anche se si fanno delle opere
per Lui, il cuore è troppo
affollato
da brontolii, ansie, preoccupazioni, mormorii... Ci
sono troppi inquilini!!! Gesù
ama la tranquillità e vuole essere l'unico ad abitare nel nostro
cuore!!!
Chiediamo
al buon Dio di aumentare la nostra fede e di non farci
sprecare tempo in tante stupidaggini, che ci attirano tanto, ma non
sono utili alla nostra santità.
Poniamoci di più in ascolto ai
piedi di Gesù,
perché la Sua Parola è vita... pendiamo
dalle Sue labbra come ha fatto Maria, perché la Sua Parola è
verità... facciamoLo diventare il nostro migliore amico... Stare
con Gesù per coccolarLo anche un po' non è una perdita di tempo!
Proviamo
allora a vivere i nostri giorni con Cristo amandoLo
con cuore sincero, ascoltando e mettendo in pratica la Sua parola,
mettendoLo
al primo posto nella nostra vita. Allora,
un bel giorno, anche noi potremo sentire le sue parole rivolte a noi:
“Brava... hai
scelto la parte migliore, che non ti
sarà tolta”.
Pace
e bene
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