Gc
5, 7-10
Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
Parola di Dio
Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
Parola di Dio
Riflessione
personale
Oggi San
Giacomo ci sprona alla costanza, ne abbiamo bisogno perché facilmente ci scoraggiamo e ci abbattiamo: anche per dei piccoli imprevisti. In
particolare l’apostolo ci chiama a mantenere viva l’attesa di
Gesù, a non lasciarci demoralizzare dalle avversità, a non
lamentarci e a non diffidare delle promesse del Signore. Dio
tutto vede e ci renderà giustizia, se non in questa vita sicuramente in quella
futura.
E’
anche vero che è molto arduo mantenere la pace e non scoraggiarsi quando quotidianamente
subiamo delle ingiustizie. Di solito in questi momenti guardiamo prima di tutto la nostra sofferenza…
così le ingiustizie e le difficoltà diventano più pesanti e più dure
da digerire. L'insegnamento dell’apostolo è molto chiaro: dobbiamo avere
molta pazienza, dobbiamo aspettare che Gesù ritorni a posare gli occhi su di
noi. Pazientare e gemere... “Fino a quando, Signore,
starai a guardare? Libera la mia vita dalla loro violenza, dalle
zanne dei leoni l'unico mio bene” (Sal 35, 17).
Per incoraggiarci ad avere pazienza San Giacomo ci propone un esempio da imitare… ci parla di un agricoltore che semina; come sappiamo prima di
vedere i frutti l'agricoltore deve attendere a lungo, poi deve aspettare ancora per la loro maturazione, a volte ci sono anche delle condizioni climatiche molto sfavorevoli,
ma prima o poi, se avrà seminato e curato bene bene il suo campo, farà un buon raccolto.
Anche
noi dunque siamo chiamati a coltivare la Parola di Dio, a
custodirla e ad aspettare che produca frutti; teniamo però sempre gli occhi fissi su Gesù,
Lui arriverà, Lui, a differenza degli uomini, non mente!
Diceva
bene San Francesco di Sales: “Bisogna avere un cuore
capace di pazientare; i grandi disegni si realizzano solo con molta
pazienza e con molto tempo”. Ricordiamoci
che i tormenti e i problemi non durano per sempre! Nel frattempo, noi che amiamo il Signore, dobbiamo essere pazienti come
l’agricoltore e fortificare i nostri cuori perché la venuta di
Gesù è dietro l’angolo. Ma
come fare a fortificare i nostri poveri cuori? Penso
che la preghiera e l’incoraggiamento dei fratelli siano come la
“prima pioggia”, aiutano il nostro cuore indurito dalle prove a non disperare, lo rendono più docile e più morbido. Forse sarebbe meglio parlare solo della preghiera… perché l'amore fraterno a volte
scarseggia!!! Ma anche questo fa parte delle prove che dobbiamo attraversare. Non
si trovano infatti molti fratelli che ti stanno vicino nei momenti
duri… generalmente in questi momenti se la danno a gambe! Nei momenti belli poi diventano quasi invidiosi e così ti mollano
ugualmente.
Ma
siccome gli amici del Signore sono vaccinati contro questi
comportamenti, continuano ad andare avanti cercando di prendere
come esempio prima di tutto Gesù, ma anche i Profeti e i Santi, che, come sappiamo, hanno dovuto attraversare tante
avversità, nonostante tutto non si sono scoraggiati e hanno portato a Dio tantissime anime. La pazienza
infatti cresce e si fortifica se ci riposiamo nel sacratissimo cuore di
Gesù, Lui ci aiuterà ad aspettare i Suoi tempi… E se siamo circondati da persone stolte che, guarda caso, hanno
pure successo… ricordiamoci le parole di Gesù: “In
verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa (Mt 6, 2).
Che
il buon Dio aiuti anche noi a sopportare tutte le prove della vita, e ci doni la certezza che ci aspetta un futuro
strepitoso. La
pazienza, come dice il proverbio: è una buon'erba, ma non nasce
in tutti gli orti!… La
pazienza infatti dipende dalla
qualità del legame che abbiamo instaurato
con Gesù. Lui
è un amico
meraviglioso, Lui
è un esempio di pazienza…
basta osservare la grande
pazienza che ha con noi!!! L’esempio l’abbiamo, dobbiamo solo cercare di imitarlo. Spesso invece siamo impazienti con noi
stessi, con la famiglia, con gli
amici, per non parlare dei vicini di casa, dei
colleghi di lavoro e di
tutte le persone che il buon Dio ogni giorno ci mette accanto.
Dio ci chiama ad essere pazienti verso le fragilità dei fratelli, ad accettare le loro stravaganze e a perdonarli come Lui fa con noi; ci invita a non essere degli insofferenti che sbuffano come un treno in salita! Sembra facile a dirsi, ma con l’aiuto della preghiera e dei sacramenti ce la possiamo fare!
Dio ci chiama ad essere pazienti verso le fragilità dei fratelli, ad accettare le loro stravaganze e a perdonarli come Lui fa con noi; ci invita a non essere degli insofferenti che sbuffano come un treno in salita! Sembra facile a dirsi, ma con l’aiuto della preghiera e dei sacramenti ce la possiamo fare!
Chiediamo
alla Mamma con il Suo sposo Giuseppe di aiutarci in questo faticoso
cammino di purificazione che conduce verso il Regno, che ci conduce verso l'incontro con Gesù e i suoi. Maria e Giuseppe sono
stati un bell’esempio di pazienza, se ci affidiamo a loro non sbaglieremo né la strada né la meta. In teoria, secondo noi, in quanto genitori
del Verbo dovevano vivere una vita senza
problemi… invece gli è successo di tutto… ma si sono fidati di
Dio e hanno saputo aspettare, custodendo tutte le cose nel loro
cuore.
Supplichiamo
il buon Dio di aumentare la nostra piccolissima fede per non
agitarci troppo nelle tribolazioni, per non scoraggiarci nel dolore. La Mamma e San Giuseppe ci aiutino ad
aspettare pazientemente la venuta di Gesù. Dite
agli sfiduciati: “Coraggio, non abbiate timore: ecco, il nostro Dio
viene a salvarci” (Is 35, 4).
Pace e bene
Pace e bene
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