sabato 26 settembre 2015

Dal Vangelo secondo Marco - Mc 9, 38-43. 45. 47-48 - Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.


  
Mc 9, 38-43. 45. 47-48
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore

Riflessione
Il caro discepolo Giovanni pensava forse di essere l'unico ad essere usato da Gesù per portare sollievo ad altri fratelli... quindi il suo termometro spirituale segnava qualche lineetta di presunzione, di impulsività, di invidia...
La cosa non ci deve meravigliare poi così tanto... questa situazione infatti si presenta "paro, paro" anche tra i cattolici praticanti di oggi...
Se non appartieni a un gruppo, ma espandi ugualmente, o anche meglio, il profumo di Cristo, questo suscita puntualmente lo sdegno e l'invidia di molti... Ma il mio Gesù, dopo l'affermazione "infelice" di Giovanni, da a tutti noi diversi ammonimenti... peccato che non sempre vengano recepiti... le vedute della nostra mente umana, sono molto, ma molto ristrette!!! Dobbiamo metterci bene in testa, che il monopolio è dello Stato, non del Cielo!!! Le cose con Gesù vanno sempre in modi molto diversi da come noi ci immaginiamo o vorremmo, quindi... Se altri riescono a portare sollievo dove noi non riusciamo, forse il profumo che emaniamo non è proprio di Cristo... “Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è nato da lui (1Gv 2, 29).
I miracoli non sono altro che una conferma della fede... Se ci affidiamo a Gesù e gli assomigliamo sempre più, riusciremo anche a fare miracoli in Suo nome... “Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi (At 14, 3).
Quando si fallisce come discepoli è perché manca la santità. Pensare che appartenere a un gruppo, o a un ordine religioso, equivalga ad avere il posto assicurato in Paradiso è sbagliatissimo... Per diventare santi bisogna seguire fisicamente Gesù in tutto e per tutto, senza condizioni, significa avere con Lui un solo cuore, significa imitarlo senza brontolare troppo, significa accettare tutto: il buono e il brutto, come un Suo dono; significa accettare la propria debolezza, significa riconoscere la propria povertà per ricevere da Lui la sola giustizia che salva. Se falliamo quindi, è perché siamo convinti di essere migliori degli altri e vogliamo spaccare il mondo da soli... Ma, come diceva bene padre Marie Dominique Molinié o.p, “Bisogna essere convinti – ma assolutamente convinti – che la sola cosa di cui siamo capaci da noi stessi è di rovesciare i vasi e di rompere tutto. Quando si comincia a credelo seriamente, Dio ci affida un numero sempre maggiore di vasi...”.
E così succede che, quando siamo troppo sicuri di noi stessi, non facciamo altro che rallentare la crescita del Regno di Dio...Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito (Lc 11, 52).
Quanti oggi, perché hanno dei ministeri, pensano di essere i soli portatori della Parola di Dio, i soli portatori della Verità e della Luce? Troppi!!!... E così, quando  non si bazzica nello stesso ambiente, vieni guardato dall'alto in basso, vieni guardato con sospetto, vieni tenuto a distanza come chi “non è dei nostri”...
Mi viene da pensare  quando in certe città si sente parlare di parcheggiatori “abusivi”, che si infuriano se qualcuno si mette a fare lo stesso “lavoro” vicino a loro... Le carte in regola non le ha nessuno... quindi converrebbe evitare di molestarsi a vicenda. Ci dovremmo infervorare e gareggiare per le cose di Cristo, per diventare sempre più Santi, per far diventare Santi i fratelli, o almeno per confortare quanti il Signore ci mette accanto; spesso possiamo dare un sorriso, una parola, un aiuto spirituale, un aiuto materiale, il nostro tempo... gesti che, come il piccolo bicchiere d'acqua, non saranno senza ricompensa... sono questi gesti che varranno come biglietto per l'entrata in Paradiso... Tutte le nostre azioni giornaliere, anche quelle che a noi sembrano piccole o banali, se fatte con amore, agli occhi di Dio valgono un patrimonio.
Le cose stratosferiche invece, fatte "per essere ammirate dagli uomini", valgono un bel piffero per Dio!... “Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato” (1Gv 2, 6).
Dopo la ricompensa promessa a chi avrà dato anche solo un “bicchiere d'acqua”, Gesù ci ammonisce: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”; e poi continua con una serie di mutilazioni... Naturalmente il buon Dio non ci vuole né invalidi, né uccisi di morte violenta... è un modo di dire... è un modo per dire quanto è importante e quanto vale la vita eterna: vale molto più di un occhio, di una mano o di un piede... è un modo per dire che far perdere la fiducia in Gesù e impedire la crescita spirituale a un fratello che lo ama alla maniera di un bambino, è tanto grave come la necessità di tagliare un piede o cavare un occhio; chi dovrà subire una simile operazione, come si dice in gergo, saranno per lui “sorci vivi”!!!
Mi viene in mente una volta che mi trovavo in una cappella privata di un ordine religioso - non mi ricordo se all'inizio della visita o alla fine -, davanti al tabernacolo ho inviato dei bacetti a Gesù dicendogli: "Ciao a dopo"… Mai l'avessi fatto!!! Sono stata ripresa subito da una religiosa: Il bacio ci può anche stare, ma d'ora in vanti bisogna avere una fede adulta”. Fede adulta!?… Qu'est-ce que c'est?
In quel momento mi sono vergognata, ho pensato che forse aveva ragione, che mi ero fatta un Gesù a modo mio. Ero sconvolta... e dicevo tra me: ma Gesù ha detto che dobbiamo essere come bambini per entrare nel Regno dei Cieli!!! Che dobbiamo lasciarci fare, che dobbiamo dirgli tutto, perché devo diventare adulta!?... All'improvviso, è come se il buon Dio mi avesse dato le gambe più veloci del West!!! Sono scappata via e così una delle mie avventure è finita lì... Ho pensato infatti, se diventare suora significa essere imbalsamata, allora preferisco essere una consacrata invisibile, come le chiamava padre Marie Dominique Molinié, e amare Gesù a modo mio. 
Con questo non voglio dire che le tutte suore sono imbalsamate... solo qualcuna!!!
Questo per dire quanto è importante la nostra testimonianza... A me il buon Dio mi ha fatto diventare Speedy Gonzales, mi ha dato una luce particolare per discernere e per questo lo ringrazio ogni giorno, ma quante anime, specialmente all'inizio, non hanno questa luce e vengono scandalizzate?
Preghiamo allora il buon Dio di aumentare la nostra fede, in modo da essere sempre delle fiaccole accese per i nostri fratelli, fiaccole che trasmettono la luce di Dio e non il calore dell'inferno. PreghiamoLo soprattutto di mandarci sacerdoti santi, perché vogliamo vedere Dio in loro, vogliamo essere guidati su vie diritte e non correre e faticare invano.  
Gesù mio, mi affido a Te... e qualsiasi cosa tu abbia deciso per me la accetterò con gioia. Io sono la tua principessa, non te ne dimenticare... una principessa con la corona di pietre non troppo brillanti, ma il Tuo amore e la Tua guida mi aiuteranno a far brillare queste pietre e a renderle preziose.
Pace e bene


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