venerdì 18 aprile 2014

GESÙ PREGA PER I SUOI CARNEFICI - San Francesco di Sales




La prima parola che nostro Signore pronunziò sulla croce fu una preghiera per quelli che lo crocifiggevano: fece quello che scrive s. Paolo: Nel tempo della sua vita terrena offriva preghiere e sacrifici (Ebr. 5, 7). Certo, quelli che crocifiggevano il nostro divin Salvatore non lo conoscevano; e come avrebbero potuto conoscerlo se anche la maggior parte di quelli che assistevano alla crocifissione non capivano la sua lingua? Si trovavano infatti allora a Gerusalemme uomini di vari popoli e nazioni e tutti erano riuniti, a quanto pare, per tormentarlo. Ma neppure uno di loro lo conosceva, perché se l'avessero conosciuto non l'avrebbero crocifisso.
Il Signore dunque, vedendo l'ignoranza e la debolezza di quelli che lo torturavano, cominciò a scusarli e a offrire per loro il suo sacrificio al Padre celeste: la preghiera infatti è un sacrificio. Sacrificio delle labbra e del cuore che presentiamo a Dio sia per noi che per il prossimo; e il Signore appunto s'e ne servì dicendo al Padre suo: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno (Le. 23,34). Veramente grande era l'ardore di carità che infiammava il cuore del nostro dolce Salvatore! Egli, nel momento in cui soffriva tanto che la violenza dei tormenti sembrava avergli tolto la possibilità di pregare per sé, per la forza del suo amore dimenticò se stesso, ma non le sue creature. Gridò quindi, con voce forte e intellegibile:
Padre mio, perdonali.
Voleva farci capire così quanto ci amava, poiché non c'era sofferenza che potesse attenuare questo amore e voleva anche ,che imparassimo quale dev'essere la disposizione del nostro cuore riguardo al prossimo.
E com'era grande, Dio mio, l'ardore di quella sua carità e la potenza della sua preghiera! Certamente le preghiere di nostro Signore erano così efficaci e meritorie che nulla poteva essergli rifiutato. Perciò fu esaudito, come dice il grande apostolo, a causa dell'amore che il Padre aveva per lui. E' vero che il Padre aveva una grande venerazione per questo Figlio, che come Dio è uguale a lui e allo Spirito Santo, poiché ha con lui una stessa sostanza, sapienza e potenza, una bontà e immensità senza limiti: perciò, considerandolo come il suo Verbo, il Padre non poteva rifiutargli nulla. Ora, poiché questo divino Signore si preoccupò di chiedergli perdono per gli uomini, è certo che la sua domanda fu esaudita, perché il suo divin Padre l'onorava troppo per negargli qualcosa di quel che lui chiedeva.




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