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Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Parola di Dio
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Parola di Dio
Riflessione
Che
lettera commovente San Paolo oggi scrive a tutti noi!
E'
un'esortazione a imitare lui e quelli che vivono come lui.
Nella
nostra società, purtroppo, il termine “imitare” molto spesso viene inteso come “conformarsi a quello che fa la massa”, come
tanti pappagalli! Ma San
Paolo ci aiuta a
comprendere, come un
vero fratello in Cristo, chi
dovremmo imitare e chi non dovremmo imitare.
Però, prima di imitare, dovremmo fare una cosa che invece di solito non
facciamo...
dovremmo osservare meglio,
dovremmo avere lo sguardo attento su ciò che ci circonda. Invece,
per nostra comodità, vogliamo evitare questa “fatica” e, se osserviamo, lo facciamo solo per criticare. Quando vediamo un fratello che rispecchia Gesù più di noi, non
dobbiamo essere gelosi, non dobbiamo allontanarlo
perché mette in evidenza la nostra pochezza, ma dobbiamo
imitarlo, e, imitando lui, imiteremo Gesù. San
Paolo si propone come modello, non certo per mettersi su un
piedistallo o per dire che lui è migliore di noi, ma, essendo un
chiamato da Dio, vuole aiutarci a seguire Cristo come si deve.
Dovremmo ringraziare
sempre il buon Dio per gli esempi che ci ha mandato e che ci manda, anche se non sono tanti, sopratutto
oggi.
Da Dio dunque riceviamo tante opportunità per salvarci, Lui ci manda sempre dei compagni per aiutarci, cerchiamo di vederli e di accettare il Suo grande aiuto. Non ostiniamoci nelle nostre abitudini, cerchiamo di essere più umili, cerchiamo di far tacere una buona volta il nostro “io”. Povero sarà chi avrà amato il mondo per i momentanei piaceri di questa vita, se non si converte perderà per sempre Cristo. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno dei veri amici del Signore che, con il loro esempio, ci aiutino a seguire la strada giusta e ci sostengano nelle nostre cadute. Quindi, se il buon Dio ci mette accanto un fratello più avanti di noi nel cammino di fede, osserviamo bene il suo comportamento, il suo modo di parlare, il suo modo di pregare, accettiamo i suoi rimproveri, accettiamo i suoi consigli, perché questo gioverà molto alla nostra crescita e alla nostra salvezza. Invece, molto spesso preferiamo guardare e imitare gli empi, i nemici della Croce, come li chiama San Paolo.
Da Dio dunque riceviamo tante opportunità per salvarci, Lui ci manda sempre dei compagni per aiutarci, cerchiamo di vederli e di accettare il Suo grande aiuto. Non ostiniamoci nelle nostre abitudini, cerchiamo di essere più umili, cerchiamo di far tacere una buona volta il nostro “io”. Povero sarà chi avrà amato il mondo per i momentanei piaceri di questa vita, se non si converte perderà per sempre Cristo. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno dei veri amici del Signore che, con il loro esempio, ci aiutino a seguire la strada giusta e ci sostengano nelle nostre cadute. Quindi, se il buon Dio ci mette accanto un fratello più avanti di noi nel cammino di fede, osserviamo bene il suo comportamento, il suo modo di parlare, il suo modo di pregare, accettiamo i suoi rimproveri, accettiamo i suoi consigli, perché questo gioverà molto alla nostra crescita e alla nostra salvezza. Invece, molto spesso preferiamo guardare e imitare gli empi, i nemici della Croce, come li chiama San Paolo.
Quando
infatti non vogliamo cambiare o modificare un certo comportamento malsano,
preferiamo, per giustificare il nostro comportamento, prendere come modello il “falso credente” che si
comporta come noi; imitiamo così la persona che fa quello che noi non vogliamo
smettere di fare; se pensiamo di avere la coscienza a posto siamo dei poveri illusi!!!
E'
incredibile come oggi si pensi che solo gli adolescenti vengano
condizionati dai pensieri e dai comportamenti degli amici; vediamo infatti i giovani parlare con lo stesso
linguaggio volgare, acconciarsi i capelli in modo stravagante, vestire in maniera indecente - con
pantaloni che non hanno più la vita e che mettono in evidenza non solo
la biancheria intima, ma anche le parti intime -, sono tutti uguali, sembrano fatti con lo stesso
stampino... Ma noi adulti, come ci comportiamo? Questi
poveri ragazzi, questa nuova generazione, che esempio ha davanti? La
colpa non è forse in gran parte anche nostra, che predichiamo bene, ma razzoliamo male!
Ognuno
di noi deve farsi un bell'esame di coscienza. Che esempio sto dando a
mio figlio? Lo sto educando con i valori cristiani o con i valori del mondo? La famiglia, va in Chiesa insieme la domenica o va insieme
al centro commerciale? Mangia a tavola insieme conversando
di tutto ciò che ci è successo durante la giornata, o mangia
senza neanche guardasi in faccia, magari ascoltando la televisione o parlando
al telefonino? Vogliamo
fare a tutti i
costi i genitori
secondo il modello del mondo, vogliamo essere genitori amici, vogliamo
vestirci
come loro, andiamo
a ballare con loro,
beviamo e fumiamo con
loro, non li correggiamo più, non li sgridiano più...
Come
mai? Perché
sappiamo di essere in torto; con quale coraggio diciamo ai nostri
figli: devi andare alla Messa, se noi non ci andiamo?... Devi stare
composto a tavola, se noi mettiamo i piedi sul divano?... Non
fumare, se noi siamo una ciminiera ambulante?... Non bere, se poi
noi non ci facciamo mancare l'aperitivo, il digestivo, la birra, il
vino, il superalcolico?... Non tenere
acceso il cellulare a scuola, se noi lo portiamo
in Chiesa e rispondiamo con tanta tranquillità durante
la liturgia?... Non
essere arrogante
con i compagni se noi, appena ci sediamo in macchina per andare al lavoro, al primo
semaforo iniziamo il concerto con il clacson e lanciamo insulti all'automobilista che abbiamo davanti o di fianco a noi?... Cerca
di essere amabile con tutti, se noi al
lavoro abbiamo facce
tristi, siamo sempre arrabbiati e alziamo la voce con tutti? La
lista sarebbe troppo lunga, ma ognuno di noi potrà
continuarla...
Non siamo un bell'esempio da imitare!!! Siamo proprio come dice San Paolo: nemici della Croce di Cristo. Diciamo di essere credenti, partecipiamo a tutte le liturgie, alle manifestazioni religiose a livello locale e diocesano, partecipiamo alle catechesi, ai ritiri... ma il nostro corpo, la nostra bocca, il nostro sguardo, i nostri modi, i nostri pensieri, non rispecchiano assolutamente Cristo, rispecchiano quello che abbiamo davvero dentro, e cioè tanta miseria, tanto lordume. I nemici della Croce, non sono solo quelli che stanno fuori dalla Chiesa, ma anche quelli che stanno dentro... Come si dice: “la serpe in casa”... Sono questi i soggetti più temibili; uno di questi all'interno di una comunità fa più danno di cinquanta fuori.
Non siamo un bell'esempio da imitare!!! Siamo proprio come dice San Paolo: nemici della Croce di Cristo. Diciamo di essere credenti, partecipiamo a tutte le liturgie, alle manifestazioni religiose a livello locale e diocesano, partecipiamo alle catechesi, ai ritiri... ma il nostro corpo, la nostra bocca, il nostro sguardo, i nostri modi, i nostri pensieri, non rispecchiano assolutamente Cristo, rispecchiano quello che abbiamo davvero dentro, e cioè tanta miseria, tanto lordume. I nemici della Croce, non sono solo quelli che stanno fuori dalla Chiesa, ma anche quelli che stanno dentro... Come si dice: “la serpe in casa”... Sono questi i soggetti più temibili; uno di questi all'interno di una comunità fa più danno di cinquanta fuori.
Dobbiamo anche noi piangere come Paolo... lacrime non di rabbia, ma di timore
per i grandi rischi che i fratelli corrono scegliendo la
strada sbagliata; per quanti continuano a vivere la loro vita
passando da un piacere all'altro, per quanti pensano più alle cose di questo
mondo che a quelle del cielo, come se non dovessero morire mai...
Domandiamo
al buon Dio di aumentare la nostra fede, di donarci una fede che infiammi il
nostro cuore, perché il nostro comportamento sia fedele al
Vangelo, perché possiamo essere imitatori di Gesù, come San
Paolo, per dare un esempio credibile alle nuove generazioni allo sbando, perché l'unica via è
quella tracciata dal nostro Signore e non ce n'è un'altra. L'unica
via che dobbiamo percorrere è quella della Croce e non ce n'è
un'altra. L'unica
via per andare dritti in Paradiso è il Vangelo che Gesù ci ha
consegnato, e non dobbiamo cambiarlo come vorrebbe fare la nostra società.
L'unica
via per amare il prossimo, è amare Gesù con tutto il nostro cuore mettendolo al primo posto nella nostra vita.
L'unica
via per far diventare questa società più giusta e meno prepotente,
è ascoltare e mettere in pratica la Parola di Dio.
L'unica
via per non essere soli in questa valle di lacrime, è la Preghiera
incessante.
L'unica
via per essere esemplari per i nostri figli, è essere fedeli a Dio.
L'unica
via perché Dio esaudisca le nostre suppliche, è affidare a Lui
ogni cosa della nostra vita.
L'unica
via per avere la pace intorno a noi, è essere in pace con Dio.
L'unica
via per essere in pace con Dio, sono i Sacramenti vissuti come Dio
comanda.
L'unica
via per vivere i Sacramenti come Dio comanda, è rendersi conto di
essere dei malati cronici e bisognosi di cure.
L'unica
via per riflettere la luce divina è l'amicizia con Gesù.
Che
il buon Dio abbia misericordia di noi, ci aiuti e ci dia la grazia
per rimanere saldi e fedeli al Vangelo, in modo da essere cristiani DOCG e
non cristiani da osteria.
Chiediamo
aiuto anche alla Santissima Madre perché la possiamo imitare, Lei che si è
lasciata guidare totalmente dal Suo Gesù.
Pace
e bene
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