Il gioco disonesto della menzogna
Ognuno di noi è naturalmente incline a credere a qualsiasi affermazione proposta da altri. Questo avviene per almeno due motivi: 1 - perché ognuno di noi quando afferma qualcosa desidera essere creduto, ossia che la sua affermazione sia ritenuta vera; da cui segue che nessuno vuole essere considerato bugiardo; è naturale allora pensare che anche negli altri ci sia lo stesso desiderio. 2 - perché nessuno di noi è contento di essere ingannato; da qui nasce il proposito di non ingannare per non fare agli altri ciò che non si vorrebbe venisse fatto a sé, e, ancora una volta, è naturale pensare che anche negli altri ci sia lo stesso proposito. Bisogna considerare inoltre che, immediatamente, qualsiasi affermazione non ha motivi di credibilità se non il fatto che per sua natura ogni affermazione afferma ciò che è vero.
Ora, questo modo di funzionare dell’uomo è sfruttato dai disonesti e dai
malvagi per ricavarne illeciti vantaggi. Dicendo che sono vere cose che
in realtà non lo sono, cercano di piegare gli eventi a loro favore, ad
esempio per arricchirsi senza fatica e a danno degli altri, per
difendere o mostrare un’immagine di onorabilità e di rettitudine che non
corrisponde al vero, per evitare la condanna e il castigo dovuti ad
ogni azione malvagia …
Tutto questo è particolarmente grave e mostruoso perché nella menzogna
c’è il massimo grado di consapevolezza nella scelta di essere contro la
verità; la verità viene tuttavia umiliata e uccisa perché il proprio
tornaconto deve assolutamente prevalere. Ora, la tentazione di
utilizzare la menzogna per ricavarne un qualunque vantaggio, o per
evitare disagi e seccature, riguarda tutti ed è in agguato sia nelle
cose minime come nelle grandi. Disgraziatamente, molto spesso questa
tentazione non è superata, e non è superata perché non ci alleniamo a
vincerla fin da piccoli incominciando dalle cose minime. Il risultato è
il clima di confusione, corruzione e diffidenza che tutti ci affligge.
La menzogna è oggi talmente diffusa e spregiudicata che è difficilissimo
capire chi dice la verità e chi mente. Una ragione profonda di questo
stato di cose è che, secondo quanto afferma Gesù, c’è un “padre della
menzogna” (Gv 8, 44) di nome Satana che nascostamente esercita la sua
influenza sul cuore dell’uomo. Se vediamo allora una società in cui
abbonda la menzogna dobbiamo dire che è una società dominata dal
demonio. L’antidoto, il rimedio e la forza per vincere la menzogna ci
vengono offerti dallo “Spirito di Verità” (Gv 16, 13); per questo Gesù
nel Vangelo ci esorta vivamente a chiedere il dono dello “Spirito Santo”
(Lc 11, 13).
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