IL FILOSOFO E IL BARCAIOLO
Un giorno di
tanti anni fa, un filosofo doveva attraversare il fiume. Si recò al
punto di attracco e chiese al barcaiolo di traghettarlo. Durante la
traversata il filosofo volle fare sfoggio del suo sapere e cominciò
a porre delle domande al barcaiolo. «Senti, amico: ma tu conosci la
filosofia?». «Purtroppo no», rispose il barcaiolo, «da quando ero
bambino ho cominciato a fare questo lavoro con mio padre e non ho
potuto studiare». «Ahi, ahi», sentenziò il filosofo, «hai perso
un quarto della tua vita». Poco più avanti ritornò alla carica:
«Allora, barcaiolo, nomi come Platone, Aristotele, Socrate, a te non
dicono nulla». «No! Purtroppo a me non dicono niente, non so
neanche chi siano», rispose il barcaiolo. «Ahi, ahi», rincarò il
filosofo, «hai perso metà della tua vita!». Intanto si era alzato
un forte vento, l’aria si era rabbuiata e la riva era ancora
lontana. Il barcaiolo faceva fatica a mantenere la rotta.
All’improvviso un colpo di vento più forte degli altri rovesciò
la barca. Allora il barcaiolo gridò: «Filosofo, sai nuotare?».
«No!», rispose quello. «Mi dispiace per te, hai perso tutta la tua
vita!». E il barcaiolo si diresse a nuoto verso la riva. (Da fonte
non identificata)
L'APPUNTAMENTO CON DIO
L’eremita
pregava a lungo e intensamente, chiedendo di potersi incontrare con
Dio. Finalmente riuscì ad ottenere un appuntamento. «Domani, sulla
montagna», gli disse un angelo. Il giorno successivo l’eremita si
alzò di buon mattino e guardò la montagna: era completamente
sgombra dalle nuvole. Allora, con un misto di gioia e trepidazione,
s’incamminò verso la cima. Lungo il tragitto incontrò un uomo
caduto tra i rovi che gli chiese aiuto. «Mi dispiace, ma ho fretta:
ho un appuntamento con Dio», e proseguì allungando il passo. Poco
più avanti si imbatté in una donna che piangeva accanto al figlio
malato: «Aiutami, per favore». «Perdonami, non ho tempo, Dio mi
sta aspettando in cima alla montagna». Procedette ancora di buon
passo per non mancare all’appuntamento, ma, dove il sentiero si
faceva più ripido, vide un vecchietto sfinito, che gli tendeva una
borraccia: «Non ce la faccio più a proseguire. Ti chiedo per amore
di Dio: vammi a riempire questa borraccia alla sorgente, dietro
quella roccia». «Abbi pazienza, buon uomo, ho un appuntamento con
Dio e non voglio perderlo!». Quando l’eremita fu finalmente sulla
cima della montagna, sulla porta della baita dove doveva incontrarsi
con Dio trovò un biglietto: «Scusami se non mi hai trovato: sono
andato ad aiutare tutti quelli che tu non hai soccorso lungo la
strada». (Da fonte non identificata)
Dal
sito http://www.frateindovino.eu
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