Segno
di virtù e di grande merito, è questo: lottare quando si
affacciano cattivi impulsi dell’animo, e disprezzare le
suggestioni del diavolo. Dunque non lasciarti turbare da alcun
pensiero che ti venga dal di fuori, di qualsivoglia natura.
Saldamente mantieni, invece, i tuoi propositi, con l’animo diretto
a Dio. Non è una vana illusione che, talvolta, tu sia d’un tratto
portato fino all’estremo rapimento, per poi ritornare subito alle
consuete manchevolezze spirituali; queste infatti non dipendono da
te, ma le subisci contro tua voglia. Anzi, fino a che tali
manchevolezze ti disgustano, e ad esse resisti, questo è cosa
meritoria, non già rovinosa per l’anima. Sappi che l’antico
avversario tenta in ogni modo di ostacolare il tuo desiderio di
bene, distogliendoti da qualsiasi esercizio di devozione;
distogliendoti, cioè dal culto dei santi, dal pio ricordo della mia
passione, dall’utile pensiero dei tuoi peccati, dalla vigilanza
del tuo cuore; infine dal fermo proponimento di progredire nella
virtù. L’antico avversario insinua molti pensieri perversi, per
molestarti e spaventarti, per distoglierti dalla preghiera e dalle
sante letture. Lo disgusta che uno umilmente si confessi; se
potesse, lo farebbe disertare dalla comunione. Non credergli, non
badargli, anche se ti avrà teso sovente i lacci dell’inganno.
Ascrivile a lui, quando ti insinua cose cattive e turpi. Digli:
vattene, spirito impuro; arrossisci, miserabile. Veramente immondo
sei tu, che fai entrare nei miei orecchi cose simili. Allontanati da
me, perfido ingannatore; non avrai alcun posto in me: presso di me
starà Gesù, come un combattente valoroso; e tu sarai svergognato.
Preferisco morire e patire qualsiasi pena, piuttosto che cedere a
te. Taci, ammutolisci; non ti ascolterò più, per quante insidie tu
mi possa tendere. «Il Signore è per me luce e salvezza; di chi
avrò paura? (Sal 26,1). Anche se fossero eretti contro di me interi
accampamenti, il mio cuore non vacillerà (Sal 26,3). Il Signore è
il mio alleato e il mio redentore» (Sal 18,15).
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