Mc 13, 33-37
In quel tempo, Gesù disse
ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore
Riflessione
Parto
dal presupposto che un vero cristiano dovrebbe vigilare sempre, 365
giorni all'anno, ma nel mese di dicembre il Signore ci mette la
sveglia con l'allarme sempre inserito per non farci addormentare...
per scuoterci... se per caso fossimo un poco rilassati. Ogni giorno
ci sembra di fare le stesse cose: lavoro, casa, amici, divertimento,
riposo... ma non è così, perchè ogni Santo giorno è sempre
diverso; le persone che il buon Dio ci fa incontrare non sono mai le
stesse... e anche il nostro comportamento è condizionato dai diversi
incontri che facciamo. Evitiamo allora il classico lamento di fine
giornata: "Che barba... che noia... sempre la stessa cosa... non
c'è mai niente di nuovo...". Forse non è proprio così...
Che
tristezza quando si arriva a questo stato di torpore, niente ci
sorprende, niente ci stupisce... è quindi normale che dal nostro
cuore non esca per ogni cosa un: “Grazie Gesù”.
Allora...
SVEGLIA!!!
Dobbiamo
provare a vivere questo avvento come Dio comanda... con tanta
speranza, spalancando la porta del nostro cuore perché possa
entrarvi una ventata di aria fresca e pulita.
Con
l'inizio dell'Avvento la Chiesa presenta la parabola in cui Gesù ci
esorta a stare attenti e vigili. E' un invito a vigilare sul nostro
desiderio di incontrare il Signore. Dovremmo vivere questi momenti di
attesa con gioia, una gioia che non sia posta in primo luogo nel
decorare la casa... con l'alberello verde... con l'alberello
bianco... con le lucette... per non parlare della corsa all'acquisto
del solito regalo scontato e inutile, regalo che molte volte viene
pure riciclato... Che brutto!!!
Se
dunque qualcuno di noi si era un pochetto assopito, ecco che è
arrivato il momento giusto per risvegliarci e prepararci all'incontro
con Gesù nostro che, come sappiamo bene, non conosciamo né il giorno né l'ora in cui arriverà; ma proprio a causa di questa incertezza si potrà
distinguere chi avrà fatto il possibile per rimanere sveglio e chi
no, solo i primi avranno dimostrato di amarlo veramente. Viviamo
allora ogni giorno come se fosse l'ultimo, sempre pronti, con le
fiaccole accese...
Ma
oggi il mondo è molto occupato e preoccupato per altre cose, e
insiste a voler vivere come se Dio non esistesse... ma un un bel
giorno, “Qualcuno”, ci chiederà conto di tutto, e allora? Che ne
sarà di noi? Meglio pensarci prima che sia troppo tardi...
Proviamo
a fermarci un attimo... proviamo a fare silenzio... proviamo a fare
una sorta di revisione del bilancio della nostra anima... proviamo a
pensare all'anno appena trascorso... Questo servirà a farci capire
quanto siamo insensibili per le cose di Dio... servirà a farci
capire le nostre mancanze, le nostre miserie, la nostra povertà, la
nostra impotenza, il non senso della nostra vita, la nostra
infelicità... ma anche il nostro desiderio di felicità, il nostro
desiderio di senso, il nostro desiderio di vita... c'è forse un modo
migliore di prepararsi al natale se non desiderare un salvatore, se
non desiderare Gesù!!!...
Penso
anche a tutto il baccano che, nonostante la crisi, affligge le nostre
città in questo periodo. Gesù??? Chi è??? Chi lo vuole???... I
centri commerciali stracolmi fanno invidia all'invasione delle
cavallette in Egitto... musica natalizia di ogni genere, bambini che
strillano per la macchinetta, la bambola, il giocattolo di ultima
generazione di cui non si può fare a meno... Babbi Natale di ogni sesso –
anche in questo non c'è più rispetto – che invitano i bimbi a
farsi una foto sulle loro ginocchia. Insomma, una confusione
megagalattica... ma alla fine è come vivere in un mondo illusorio
che ci lascia presto vuoti, come presto si è svuotato il nostro
portafoglio. E così, dopo qualche momento di felicità apparente,
puntuale come un treno svizzero arriva la delusione, l'amaro in
bocca, la depressione...!!!
Allora
mi domando: "Che senso ha farsi condizionare dalla pubblicità,
dalla moda, dal 'così fan tutti'... e correre dietro a vanità che
durano un istante? Perché non cercare di più e di meglio?... Perché
accontentarci di un solo attimo?"... Gesù ci vuole dare la
felicità eterna!!!
Proviamo
allora a cercare di sapere dov'è la fonte di questa gioia... se noi
faremo un passo verso la Fonte, la Fonte ne farà dieci verso di
noi... e inizierà un'avventura in cui non mancheranno certo le
sorprese...
Vigilare
significa anche discernere... Se noi vigiliamo infatti, ci sarà dato
di distinguere la luce dalle tenebre... se vigiliamo saremo saggi
nelle decisioni importanti e prudenti in quelle difficili... se
vigiliamo non ci lasceremo prendere dal panico nell'ora della prova...
se vigiliamo eviteremo di cadere nelle trappole del demonio che, come
sappiamo, è sempre in agguato. Non vigilare nella vita cristiana è
come andare in cantina senza accendere la luce... non possiamo poi pretendere di non fracassarci la testa.
Chiediamo
allora al buon Dio di aumentare la nostra fede per vivere questa
attesa col giusto fervore, contageremo così le persone a noi vicine.
Per
quanto mi riguarda, chiedo perdono al mio Gesù di tutte quelle volte
che con le mie debolezze, le mie mancanze, i miei peccati, ho
contribuito a diffondere nebbia intorno a me. Lo ringrazio però di
tutte quelle volte che mi ha aiutato a essere luce per qualcuno.
Grazie Gesù per questo anno che hai voluto trascorrere con me... e,
anche se è stato un anno difficile, non mi hai abbandonata un
attimo, mi hai sempre riempito e soccorso con le Tue grazie. Grazie
sopratutto per l'angelo che mi hai mandato a settembre 2013, mi ha
sostenuto nei momenti duri e mi ha aiutato a non lasciar spegnere la
fiammella della fede. E poi, come non ringraziarti per il regalo
anticipato che mi hai fatto per questo natale? Portando infatti le
mie gambe fino alla Chiesa del Carmelo mi hai fatto un dono: non
speciale, ma specialissimo. Grazie Gesù... e che Tu possa nascere in
tanti cuori come sei nato nel mio!!!
Pace
e bene
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