giovedì 16 aprile 2015

Dagli Atti degli Apostoli - At 5,34-42 - Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.




  At 5,34-42

In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio
Riflessione

Nelle letture di questi ultimi giorni, notiamo come Dio gestisce tutte le situazioni impensabili per gli uomini prendendosi quasi beffa di loro. Lui, come non mai, è all'opera per far avanzare il Suo Regno, e si avvale della collaborazione degli apostoli ai quali ha dato il potere di compiere miracoli in Suo nome. Questo perché il popolo vedesse la Sua vera potenza e in qualche modo venisse confermata la loro predicazione. Come sappiamo bene noi poveri umani, le parole a volte non bastano, vogliamo vedere qualche fuoco d'artificio, anche se poi, dopo un pochetto finisce il rumore e finisce la festa!!! Dobbiamo stare invece dalla parte vincente, cioè con Gesù, non per ottenere miracoli fisici - comunque sempre graditi ma che a volte confondono le persone - ma per ottenere ciò che Dio ci vuole dare veramente, ossia la guarigione spirituale. Se ci pensiamo bene, quando Dio guarisce il nostro cuore, i problemi fisici o altri, anche se sono un'infinità... vengono visti sotto un'altra luce.
Tornando alla lettura, tutti questi prodigi non vengono visti molto bene dai capi dei sacerdoti... sono letteralmente spaventati al pensiero di perdere il loro potere e, nonostante sappiano che solo nel nome di Dio si possano fare certi miracoli, continuano ad avere più paura degli uomini che del Signore. Stolti!!! E così continua l'odio verso Gesù al tal punto da non chiamarlo con il Suo nome... "Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo" (Atti 5, 28).
Ma Dio sembra quasi burlarsi di loro... perché dietro il consiglio di Gamaliele di risparmiare momentaneamente la vita degli apostoli, c'era Lui. Infatti, questo fariseo riesce a calmare i cari "colleghi" con un pochetto di buonsenso, ricorda loro diverse insurrezioni della storia passata che sono poi svanite nel nulla perché in qualche modo non erano opera di Dio, ma se invece, continua Gamaliele,  tutto quello che stava succedendo era un Suo disegno, allora sarebbero stati guai seri... insomma sarebbero stati belli che fritti!!!
E così, grazie a Gamaliele, per il momento la vita degli apostoli viene risparmiata, ma non vengono lasciati andare a mani vuote... per la loro grande cattiveria e invidia prima del congedo ricevono il "ben servito"... un pacchetto di 39 frustate. Ma gli apostoli sono oramai pronti a soffrire o a morire per il loro Signore, e niente e nessuno poteva farli smettere di predicare Gesù morto e risorto.
La cosa meravigliosa è vedere dopo le frustate la loro gioia... non certo per essere stati massacrati, ma perché in quel modo erano stati resi simili a Gesù... "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi" (Mt 5, 11-12)... Hanno osservato quindi, in tutti i sensi, le parole di Gesù... e pensare che sembravano poco attenti!!!
Proviamo anche noi a non farci abbattere dai problemi di ogni giorno, proviamo a sorridere anche quando agli occhi del mondo non è il caso... perché Gesù può risolvere ogni nostra difficoltà, materiale o spirituale, in modo sorprendente, quando e come a Lui piacerà... e se non lo fa o ci lascia attendere, non vuol dire che ha perso i Suoi "poteri", ma semplicemente perché ha in mente un altro disegno, migliore, perché vuole renderci forti nelle nostre debolezze. E come diceva bene San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi (12, 10) “Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.”
Allora preghiamo in continuazione il buon Dio di aumentare la nostra fede, in modo da essere luce nel mondo e non una lampadina da 15 watt!!!
Pace e bene


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