Figlioli miei, vi
scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato,
abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È
lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i
nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Parola di Dio
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Parola di Dio
Riflessione
Che
bella lettura questa di oggi! E' una esortazione forte, ma carica di
speranza. Forte, perché tutti noi, anche se spesso non vogliamo
ammetterlo, pecchiamo... e anche quando facciamo i nostri bei
propositi, alla fine ci caschiamo. Siamo così abituati a peccare
che, in fondo, i nostri peccati non sembrano neanche così gravi. Non solo... molto spesso
siamo convinti delle nostre pie pratiche... le consideriamo perfette... e
ci stupiamo se Gesù non ascolta le nostre preghiere. Diciamo
pure che non riflettiamo abbastanza sulle nostre miserie e di quanto
possano dispiacere al nostro Gesù. Siamo più preoccupati di
piacere agli uomini che a Lui.
Oggi
però San Giovanni ci da una grande speranza. Questa speranza si
chiama Gesù... che con il suo sacrificio ci ha perdonato ogni cosa.
Tutto questo ci deve far gioire, ci deve ammorbidire il cuore.
Gesù infatti è il rimedio alle nostre sofferenze... è la via che ci conduce alla salvezza eterna. Non è meraviglioso sapere che Gesù
si presenta a Suo Padre come nostro avvocato e intercede per noi? E'
come se gli dicesse: “Caro babbino... caro giudice... ecco i segni
della Croce sul mio corpo... Come vedi, ho pagato il riscatto per
tutti gli uomini... adesso puoi liberarli e dare loro il tuo sorriso,
la tua pace e la tua gioia... “Perciò
può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a
Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7, 25).
Però... un
bell'avvocato con i fiocchi!!!
Approfittiamo
allora di questo dono, che ci permette di essere tutti
figli Suoi e di essere in comunione con Lui. Andiamo spesso da Lui e
ravvediamoci veramente, perché i problemi della vita, anche se
tanti, sono nulla in confronto ai problemi che dovremmo affrontare
nel “piano di sotto”...
Se
stiamo in comunione con Lui, se viviamo con Lui e per Lui, avremo la
forza e il coraggio di affrontare ogni cosa. Diffidiamo delle
nostre convinzioni "molto teoriche", perché spesso siamo troppo sicuri di noi
stessi e diamo per scontato di conoscere il Cristo solo perché
andiamo in Chiesa e conosciamo a memoria alcuni brani delle scritture. Non basta conoscere il Vangelo per dire di conoscere Gesù... bisogna
viverlo!!! Mi viene in mente a questo punto una frase che ho sentito
in un ritiro spirituale... p. Pierluigi diceva: “conoscere a memoria
le ricette di cucina e non mangiare, vuol dire morire di
fame... oppure: conoscere tutto su cosa Gesù dice del matrimonio e della fedeltà, e fare poi una vita dissoluta non serve a
niente... E' un grande insulto all'intelligenza!!!”.
Naturalmente,
dobbiamo conoscere Gesù e le scritture, ma poi dobbiamo metterle in
pratica se vogliamo avere in noi l'amore di Dio.
Non
è facile seguire sempre il Signore, specialmente in questa società,
ma dobbiamo provarci. E se Gesù è misericordioso, sempre ci
aspetta e ci perdona... non siamo autorizzati a vivere come ci pare e
piace commettendo ogni sorta di stupidaggine, tanto poi il buon Dio perdona.
Quindi...
un piccolo sforbicino da parte nostra, poi Gesù ci
sosterrà lungo il cammino, perché vedendo la nostra buona
volontà... vedendo il nostro desiderio di diventare santi, ci aspetterà, ci darà la Sua mano e non ci lascerà mancare nulla di quanto ci è veramente necessario. Diceva
bene Jean-Pierre
De Caussade
in
Abbandono
alla divina Provvidenza:
“Quando Dio
vive nell'anima, questa deve abbandonarsi totalmente alla sua
provvidenza; quando l'anima vive in Dio, essa si munisce con cura e
con regolarità di tutti i mezzi che ritiene in grado di condurla a
questa unione” e
ancora... “Non c'è
che da adempiere fedelmente gli elementari doveri cristiani e quelli
del proprio stato; accogliere con rassegnazione le croci che li
accompagnano e sottomettersi all'ordine della Provvidenza in tutto
quello che si presenta da fare e da soffrire, senza andarne alla
ricerca”.
Allora
chiediamo al buon Dio di rafforzare la nostra fede, e quando ci
troviamo a dover passare per sconfitte, disfatte che ci fanno cadere le braccia, non
spaventiamoci... perché Gesù si trova proprio al centro delle nostre
tribolazioni... è lì che Lui ci attende; è lì che Lo incontrimo, è
lì che instaura con noi un rapporto di vera amicizia e di vero
amore. Mi piace
concludere questa mia povera riflessione con un passo tratto dal
Discorso
1 sulla risurrezione del Signore
del
Beato
Guerrico d'Igny: “Ora,
fratelli, quale testimonianza rende la gioia del vostro cuore al
vostro amore per Cristo?... Oggi nella Chiesa tanti messaggeri
proclamano la risurrezione e il vostro cuore esulta e grida: “Gesù,
mio Dio, è vivo, me l'hanno annunciato! A questa notizia, il mio
spirito scoraggiato, tiepido e assopito dal dolore, ha ripreso vita.
La voce che proclama la buona notizia risveglia dalla morte persino i
più colpevoli...” Fratello, l'indizio da cui riconoscerai che il
tuo spirito ha ripreso vita in Cristo è questo: Se dice: “Se Gesù
è vivo, mi basta!” Parola di fede e ben degna degli amici di
Gesù!... “Se Gesù è vivo, mi basta!”
Così sia anche per ognuno di noi.
Pace e bene
Pace e bene
Nessun commento:
Posta un commento