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1, 4-6. 8-11
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
Parola di Dio
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
Parola di Dio
Riflessione
La
seconda lettura di oggi è una lettera che Paolo scrive mentre si
trova in prigione a motivo di Cristo, ma, nonostante tutto, rivolge ai
Filippesi parole di grande affetto. Queste
poche righe, infatti, sono colme di stima verso una comunità che,
evidentemente, lo ha sostenuto quando si trovava tra loro per annunciare la buona novella.
In
questa lettera affettuosa ci sono tanti consigli utili per tutti, specialmente per chi non ha ancora trovato una “vocazione”
che gli calzi a pennello... ci incoraggia inoltre a non aver paura di
rimanere in “panne” nel cammino di fede, anche quando si fa duro,
perché il buon Dio, quando inizia una cosa, la porta a
compimento senza fallire... i fallimenti succedono solo quando vogliamo fare di testa nostra.
Attenzione
però, Dio inizia, è vero... e Dio porta a compimento, e questo è
altrettanto vero, ma in mezzo ci sta un bel buco... e questo va
coperto da noi, va coperto con il nostro impegno, va coperto con il
nostro si. Dobbiamo insomma lasciarci fare da Lui, perché solo Lui
porta a compimento ciò che ha iniziato, ma con la nostra
collaborazione.
Prendiamo
ad esempio una conversione “lampo”, la mia... Dio ha iniziato,
Dio mi ha chiamata a Sé... io ho risposto si... e così mi sono
trovata “inguaiata”!!!
Dico
inguaiata perché la mia conversione è stata solo l'inizio di
un'avventura... è stata l'inizio di un viaggio interminabile e, più
passa il tempo, più mi rendo conto di non essermi mossa di un
millimetro!!!
Questo
per dire che la crescita spirituale ha bisogno di tempo, per
maturare bisogna stare a lungo a prendere il Sole... non si può arrivare al decimo scalino senza fare gli
altri... non si può risorgere se prima non si muore... e non si muore
se ci ostiniamo a scansare la Croce o se ci ostiniamo a non farci lavorare dal Signore.
Dobbiamo
avere pazienza e fare nostre le parole di Qoelet (3, 1-2) - “Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per
ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un
tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare
le piante”. Quando piantiamo un alberello, prima che porti frutto ci vogliono anni, e non è
detto che ne porti... In certi momenti c'è anche bisogno che la pianta venga potata qua e là... Proprio così fa il Signore, non
con tutti però, ma solo con chi da il consenso a procedere con la potatura, o la
cura. All'inizio
non si prova una bella sensazione, perché ti ritrovi, un bel giorno, come
una gallina spennacchiata che tutti beccano...
Un
giorno mi è capitato di osservare in un pollaio questa scena: c'era una
gallina che perdeva le piume... le sue compagne la beccavano e la
allontanavano dal cibo quando questa poveretta cercava
di mangiare. Alla
fine, le altre galline erano belle ciccione, lei invece era anoressica... e il
padrone del pollaio si lamentava perché non faceva le uova... sfido io!!!
Di
primo acchito mi sono scandalizzata e dispiaciuta per il
comportamento di queste scellerate, ma poi ho pensato che questa
scena succede anche nella nostra società, anche tra i fratelli di fede.
Quindi non dovevo tanto meravigliarmi, perché l'ostilità dei
fratelli è il prezzo che deve pagare un vero amico del Signore, e l'ostilità o l'indifferenza dei fratelli fa particolarmente male...
Proviamo
allora ad ascoltare Paolo e chiediamo a Dio di aumentare la nostra
fede, in modo da non temere la Croce, da non temere di non farcela,
perché nel momento in cui Dio ci prende nella Sua barca, così come
siamo, ci aiuterà Lui a diventare dei bravi pescatori e a farci
tornare a riva... se ci prende così come siamo, non è per lasciarci
così come siamo, ma per farci diventare come vuole Lui, ossia dei veri discepoli, dei veri amici.
Però,
mio caro Gesù... anch'io ti ho preso a bordo della mia vita così
come sei!!! Mi prendo infatti ogni giorno le consolazioni... insieme
a tanti ceffoni...
Per
diventare dei veri cristiani Paolo ci dice che bisogna crescere
nell'amore, e nella conoscenza in pieno discernimento. Ma cosa
significa crescere in pieno discernimento?
Molto
spesso noi, poveri umani, ci troviamo davanti a diverse scelte buone e
non sappiamo scegliere quella giusta. Ad esempio, sposarsi con una
persona che si ama e mettere su famiglia, è una cosa buona... non
sposarsi e consacrarsi al Signore, è una cosa buona... fare
volontariato in diverse associazioni e dare aiuto e conforto a tanti
fratelli, è una cosa buona... ma Paolo precisa che dobbiamo
sciegliere il “meglio” del bene. Quindi, come esiste il male - e
questo un vero cristiano lo riconosce subito e lo scarta all'istante,
senza esitare - esiste anche il bene, ma esiste anche il meglio... Si
tratta dunque di scegliere il meglio, si tratta cioè di scegliere
ciò che Dio vuole veramente da noi. Ecco, in questo caso abbiamo
bisogno di discernere. E come si fa il
discernimento?... Pregando... Solo la preghiera infatti riesce a dare
la luce vera, solo la preghiera ci aiuta a capire ciò che Dio vuole
da ciascuno di noi.
Allora,
mio caro Gesù, siccome molto spesso abbiamo qualche problemino con
la preghiera, perché come diceva San Giacomo: “Non
avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché
chiedete male, per spendere per i vostri piaceri” (Gc 4, 2-3). Ti
supplico di aiutare tutti i tuoi amici inviando loro una bella dose
del Tuo Spirito, in modo che sappiano distinguere ciò che è meglio e siano pronti per la Tua venuta, belli, colmi di frutti di
giustizia... perché, come diceva l'apostolo delle genti:
“...nemmeno sappiamo che cosa sia
conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza
per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa
quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i
credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8, 26-7).
Gesù... aumenta
la nostra fede, fa che diventiamo sempre più consapevoli del
Tuo immenso amore per ognuno di noi, e fa che anche noi ti amiamo sempre più.
Pace
e bene
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