Figlio,
quando senti infonderti dall'alto il desiderio della felicità eterna
ed aspiri ad uscire dalla dimora del corpo, per poter contemplare il
mio splendore senza alternativa d'ombra, allarga il tuo cuore ed
accogli con ogni desiderio questa santa ispirazione. Rendi grazie,
quanto più t'è possibile, alla somma Bontà, che agisce con te con
tanta benignità, che ti visita con indulgenza, che ardentemente ti
eccita, che potentemente ti solleva, perché per il tuo proprio peso
tu non abbia ad inclinare verso le cose della terra. Questo
desiderio, infatti, non è frutto del tuo pensiero o del tuo sforzo,
ma soltanto della degnazione della grazia di Dio e del suo sguardo,
allo scopo che tu progredisca nelle virtù ed in una più profonda
umiltà, preparandoti alle future battaglie, stretto a Me con tutto
l'affetto del cuore e desideroso di servirMi con fervente zelo.
Figlio, spesso il fuoco arde, ma la fiamma non sale senza fumo. Allo
stesso modo, in alcuni divampa il desiderio delle cose celesti, e
tuttavia essi non sono liberi dalla tentazione degli affetti carnali.
Perciò, quello che chiedono a Dio con tanto desiderio, non lo
compiono con perfetta rettitudine per la sua gloria. Così è spesso
anche il tuo desiderio del Cielo, perché tu stesso vi hai immesso un
fermento così poco confacente. Non è, infatti, puro e perfetto ciò
che è inquinato dall'interesse proprio.
Chiedi
non ciò che piace e fa comodo a te, ma ciò che è accetto a Me e
torna a mia gloria, perché, se giudichi bene, al tuo desiderio e ad
ogni cosa desiderata tu devi anteporre le mie disposizioni e
seguirle. Io conosco i tuoi desideri, ho ascoltato i tuoi gemiti
frequenti. Tu vorresti essere già nella libertà della gloria dei
figli di Dio; già, la tua anima si diletta della dimora eterna e
della patria celeste, che sono piene di gaudio; ma codesta ora non è
ancora venuta; deve ancora passare altro tempo: tempo di lotta, tempo
di fatica e di prova. Tu brami saziarti del Bene sommo, ma questo non
puoi ottenerlo, ora. Sono Io il Bene sommo; aspettami - dice il
Signore - finché venga il Regno di Dio. Tu devi essere ancora
provato sulla terra ed esercitato in molte maniere. Di quando in
quando, ti sarà dato qualche conforto, ma non te ne sarà concesso
in abbondanza fino a saziarti. Sta' di buon animo, dunque, e sii
forte tanto nell'agire quanto nel sopportare ciò che va contro la
natura. Occorre che tu ti rivesta dell'uomo nuovo e che ti trasformi
in un altro uomo. Occorre che tu faccia spesso quello che non
vorresti, e che rinunci a quello che vuoi. Quello che piace agli
altri avrà successo; quello che piace a te non andrà innanzi. Si
ascolterà quello che dicono gli altri; quello che dici tu sarà
preso per un nulla. Altri chiederanno, e riceveranno; chiederai tu, e
non otterrai nulla. Saranno grandi gli altri nella fama degli uomini;
sul tuo conto non si farà parola. Ad altri verrà affidato questo o
quell'incarico; tu non sarai giudicato utile a nulla. Perciò, la
natura sentirà talvolta amarezza; e sarà già molto, se saprai
sopportare in silenzio. In questi ed in molti simili modi, il servo
fedele del Signore suole essere messo a prova, come sappia rinnegare
e vincere se stesso in tutto. È difficile che ci sia qualche
occasione nella quale tu deva morire a te stesso tanto, come quando
vedi e soffri ciò che è contrario al tuo volere; specialmente, poi,
quando ti viene comandato di fare cose che a te sembrano non
convenienti e meno utili. Siccome, poi, essendo alle dipendenze di
chi comanda, non osi opporti all'autorità superiore, ti sembra duro
camminare al cenno d'un altro e mettere da parte ogni tua volontà.
Ma pensa, figlio, al frutto di tutte queste sofferenze, alla loro
rapida fine, al premio enormemente grande che ti attende, e non
sentirai il peso di tali sofferenze, ma anzi proverai un
vigorosissimo sollievo alla tua sofferenza. Infatti, invece di
codesta tua scarsa volontà, alla quale tu ora spontaneamente
rinunci, godrai per sempre in Cielo la pienezza della tua volontà.
Lassù, invero, troverai tutto quello che vorrai, tutto quello che
potrai desiderare. Lassù, sarà a tua disposizione l'abbondanza
d'ogni bene, senza timore di perderlo. Lassù, la tua volontà, in
perfetta unione con la mia, non desidererà nulla che venga di fuori,
nulla che sia esclusivamente tuo proprio. Lassù, nessuno ti si potrà
opporre, nessuno si lamenterà di te, nessuno ti ostacolerà, nulla
ti si opporrà; ma tutte le cose desiderate ti saranno, ad un tempo,
davanti, e ristoreranno pienamente il tuo cuore, che ne sarà ricolmo
fino a traboccare. Lassù, ti darò gloria per il disprezzo patito;
ti darò un manto di lode per le tristezze sofferte; ti darò un
eterno seggio regale per l'ultimo posto occupato in terra. Lassù, si
vedrà il frutto dell'obbedienza; avrà gioia la fatica della
penitenza; sarà coronata di gloria l'umile sottomissione. Adesso,
dunque, chinati umilmente sotto la mano di tutti, senza badare chi
abbia detto o comandato alcunché. Ma dovrai avere grande cura di
accettare tutto come un bene e d'eseguirlo con sincera volontà,
chiunque t'abbia chiesto o suggerito qualche cosa, sia egli un
Superiore od uno più giovane di te od uno pari a te. Cerchino pure
gli altri questa o quella cosa; uno si glorii pure in una cosa, un
altro in altra, e ricevano pure mille e mille volte elogi; quanto a
te, non trovare la tua gioia o la tua gloria in questo od in quello,
ma nel disprezzo di te stesso, nell'adempimento della sola mia
Volontà e nella mia gloria. Questo tu devi desiderare: che in te sia
sempre glorificato Dio, sia per la vita sia per la morte.
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