1
– Ricordati la gloria del Padre, e i divini splendori che tu
lasciasti, esiliandoti sulla terra per riacquistare tutti i poveri
peccatori. Oh, Gesù! Abbassandoti verso la Vergine Maria tu velasti
l'infinità tua gloria e grandezza. Ma di quel seno materno che fu
l'altro tuo Cielo, ricordati!
2
– Il dì della tua nascita, ricordati, gli Angeli lasciando il
cielo han cantato: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in
terra agli uomini di buona volontà!(Lc. 2, 14). Dopo diciannove secoli
tu colmi la tua promessa; e la pace è la ricchezza dei tuoi figli.
Per gustare sempre la tua pace ineffabile, eccomi a te.
3
– Eccomi a te, nascondimi tra le tue fasce, io voglio restar sempre
nella tua culla: dove, cantando con gli angeli, potrò ricordarti le
feste di questi giorni. Oh, Gesù, ricorda i pastori e i Re Magi, che
ti offersero in gioia i loro doni ed il cuore: e la schiera degli
innocenti, che ti dettero il sangue.
4
– Ricordati che tu preferisti le braccia di Maria al tuo trono
regale; bambinello, per campar la tua vita non avevi nient'altro che
il latte verginale! Invitami al festino d'amore che t'offre Maria,
fratellino Gesù; degnati d'invitarmi e ricordati della tua sorellina
che ti fece battere il cuore!
5
– Ricordati che chiamasti tuo padre l'umile Giuseppe, il quale, per
comando celeste, seppe strapparti ai furori d'un mortale senza
svegliarti sul seno di tua Madre. Ricordati, Verbo di Dio, lo strano
mistero: stesti in silenzio, e facesti parlare un Angelo: ricorda il
tuo lontano esilio, sulle rive del Nilo.
6
– Ricordati che su altri lidi i tuoi occhi infantili gioirono delle
stelle e della luna lucenti, che io contemplo nel cielo senza nuvole.
Con la manina che carezzava Maria tu sostenevi il mondo e gli davi la
vita. E pensavi a me! Gesù, mio Reuccio, ricordatelo.
7
– Ricordati che, in solitudine, le tue mani divine lavoravano. Ti
studiavi di vivere ignorato e ripudiavi il sapere degli uomini. Tu,
che avresti potuto stupire il mondo con una sola parola, ti
compiacesti di celare la tua profonda saggezza… Apparisti
ignorante. Signor mio onnipotente, ricordatelo!
8
– Ricordati che, straniero alla terra, ti facesti errante, Tu,
l'Eterno Verbo! Non avevi nulla, nemmeno un sasso, non un ricovero,
un nido d'uccelloMt. 8, 20.. O Gesù, vieni in me, riposa qui la tua
testa, vieni, ché la mia anima è pronta a riceverti. Salvatore
amatissimo, riposa nel mio cuore, che è tuo.
9
– Ricordati le tenerezze divine di cui colmasti i più piccoli;
anch'io voglio le tue carezze, il tuo bacio celeste: saprò praticare
le virtù dell'infanzia per godere nei cieli la tua soave presenza.
Spesso dicevi: Il cielo è dei pargoli …Mt. 18, 3. Ricordatelo!
10
– Ricordati quando, stando seduto sull'orlo del pozzo, uno stanco
viandanteGv. 4, 6. colmò la Samaritana del flutto d'amore che aveva
in petto. Ah, so chi è Colui che chiede da bere: è il Dono di Dio ,
la sorgente della gloria: sei tu quell'acqua sorgiva, sei tu che ci
hai detto; Venite a me!
11
– Venite a me, povere anime oppresse, v'alleggerirò del pesante
fardelloMt. 11, 28-30. e, per sempre, immerse nel mio Cuore, vi
sgorgheranno dal seno sorgentiGv. 7, 38. . Ho sete Gesù, esigo
dell'acqua, degni d'inondarmi l'anima coi i suoi divini torrenti; io
vengo a te per stabilirmi nel tuo oceano d'amore!
12
– Ricordati quanto spesso, ahimè, io, figlia della luceLc. 16, 8.
, dimentico il mio Re: abbi pietà della mia gran miseria, Gesù.
Perdonami nell'amor tuo! E fa che sia capace delle cose celesti,
mettimi nei segreti del Vangelo, questo libro d'oro è il mio più
gran tesoro, ricordatelo!
13
– Ricordati che la tua Mamma divina ha un meraviglioso potere sul
tuo cuore, ricordati quel dì, che a sua preghiera, cambiasti l'acqua
in un vino fragrante. Degnati ti trasformare così l'indigenti mie
opere, e alla voce di Maria, mio Dio, rendile ferventi: ricordati
spesso, Gesù; che sono la sua creatura!
14
– Ricordati, spesso, al tramonto, salivi le colline: e le tue
divine orazioni, ricordati, i tuoi canti d'amore dell'ora del sonno!
Io, Gesù mio, quando vengo all'offizio, offro la tua preghiera nelle
mie orazioni: e là, vicina al tuo Cuore, canto felice; ricordatelo!
15
– Ricordati che, mirando i campi, il tuo Cuore divino precorreva le
mietiture: con gli occhi rivolti alla santa Montagna tu mormoravi il
nome degli eletti. Ed io ogni giorno, mio Dio, m'immolo e prego
affinché la tua messe sia presto raccolta. Ricordati che la mia
gioia e il mio pianto sono per i tuoi mietitori!
16
– Ricordati la gran festa degli Angeli, e l'armonia nel regno dei
cieli, e il tripudio degli stuoli sublimi, quando u un sol peccatore
fino a te leva gli occhi! Io voglio arricchire questa grande
allegrezza… e per i tuoi peccatori, Gesù, pregherò senza requie:
perché venni al Carmelo per popolare il tuo bel Cielo, ricordatelo!
17
– Ricordati la dolcissima fiamma di cui volevi accendere i cuori;
un tal fuoco celeste me l'hai messo nell'anima, ed io voglio che la
sua vampa si spanda. Una scintilla da nulla, o mistero della vita,
basta per un immenso incendio. Voglio portare il tuo fuoco lontano,
mio Dio; ricordatelo!
18
– Ricordati la gran festa che desti per tuo figliolo pentito: tu
che, ricordati, d'attimo in attimo, sei tu che pensi a nutrire
l'anima candida. Gesù, tu accogli con amore il figliol prodigo… ma
l'onda del tuo Cuore non ha dighe per me, miei sono i tuoi beni, o
mio Amato, mio Re, ricordatelo!
19
– Ricordati che, disprezzata la gloria, e prodigando divini
miracoli, gridasti: Come potete credere, voi che cercate le glorie
degli uomini?Gv. 5, 44. Le mie opere vi sembrano sorprendenti, ma
ancora più splendide saranno quelle dei miei amici!Gv. 14, 12.
Gesù, mio tenero sposo, ricordati quanto fosti umile e dolce!
20
– Ricordati la santa ebbrezza con cui si fece presso al tuo Cuore
il vergine Apostolo: riposò nella tua tenerezza, comprese i tuoi
segreti, Signore! Non sono gelosa del tuo amato discepolo: conosco
anch'io i tuoi segreti, perché son la tua sposa. O mio divin
Salvatore, anch'io ti riposo sul Cuore, che è mio!
21
– Ricordati che la sera dell'agonia mischiasti il sangue alle
lacrime: perle d'amore il cui valore infinito ha generato fiori
verginali. Un Angelo, mostrandoti questa scelta tua messe fece
rinascer la gioia nell'anima tua benedetta: ma che tu mi vedesti fra
gli altri tuoi gigli, Gesù mio, ricordatelo!
22
– Il tuo sangue, e il pianto, sorgente feconda inverginante i
calici dei fiori, li ha resi capaci, quaggiù, di partorirti un gran
numero di cuori. Io son vergine, Gesù! Ed ecco il mistero! Ché
unendomi a te ti son madre di anime… Ricordati dei fiori verginali
che salvano i peccatori!
23
– Ricordati che, abbeverato di strazi, un Condannato volgendosi al
cielo gridò: Presto mi vedrete glorioso in tutta la mia potenza!Mt.
26, 24; Mc. 14, 62; Lc. 22, 69. Nessuno voleva credere che Egli fosse
il Figlio di Dio, perché la sua ineffabile gloria si nascondeva. O
Principe della pace! Io, io ti riconosco, e credo in Te!
24
– Ricordati che fu sempre sconosciuta, la divinità del tuo Volto
fra i tuoi! Che a me lasciasti la dolce tua immagine: e tu ben sai se
t'ho riconosciuto! Sì, ti riconosco, e anche tra le lacrime, o Volto
dell'Eterno, scopro le tue grazie. Consolò le mie lacrime, il tuo
sguardo velato, ricordatelo!
25
– Ricordati il lamento amoroso che, sulla croce, ti sfuggì dal
Cuore: e che è impresso nel mio, Gesù: oh! come divido la tua
arsura! E quanto più è ferito dalle tue fiamme, tanto più il mio
cuore è assetato di darti anime. E che io brucio notte e giorno di
sete d'amore, ricordatelo!
26
– Ricordati, Gesù, Verbo di vita, che tu m'amasti fino a morire
per me: anch'io voglio amarti alla follia; anch'io, vivere e morire
per te. Tu sai, mio Dio, che tutto ciò che desidero e di farti
amare, ed essere un giorno martire. Voglio morir d'amore: Signore,
ricordati del mio desiderio!
27
– Ricordati che nel giorno della tua vittoria ci dicesti: Beato chi
non ha visto il Figliol di Dio raggiante di gloria, e ha creduto lo
stesso! Gv. 20, 29. T'amo e t'adoro nell'ombra della fede; e per
vederti attendo in pace l'aurora. Gesù! Ricordati che il mio
desiderio non è di vederti quaggiù,
28
– Ricordati che, risalendo verso il Padre, tu non potevi lasciarci
orfaniGv. 14, 18.: e che dandoti prigione sulla terra sapesti velare
la divinità dei tuoi raggi; ma l'ombra di un tal velo è luminosa e
pura, è Pane vivo di fede, celeste nutrimento. O mistero d'amore,
Gesù, sei tu il mio pane quotidianoMt. 6, 11; Lc. 11, 3. .
29
– O Gesù, che nonostante le bestemmie dei nemici del sacramento
d'amore, vuoi mostrare quanto mi ami, e hai scelto il mio cuore e ti
ci sei stabilito; o Pane dell'esiliato, Santa Ostia divina: non son
più io che vivo, ma vivo della tua vita; e il dorato ciborio, che tu
preferisci, Gesù, sono io.
30
– Gesù, e sono io il tuo santuario vivente, che i malvagi no
possono profanare: restami in cuore, non è esso la aiuola di cui
ciascun fiore vuole volgersi a te? Se tu te ne allontanassi, giglio
mio bianco, lo so bene, ogni mio fiore si sfoglierebbe presto. Or
sempre, dunque, mio ben amaro Gesù, giglio olezzante, fiorisce in
me.
31
– Ricordati che io son qui sulla terra per consolarti dell'oblio
dei peccatori: mio solo Amore, esaudisce questa preghiera; e dammi
mille cuori per amarti! Ma non basta, beltà suprema, mio Gesù.
Dammi, per amarti, lo stesso tuo Cuore Divino: e ricordati ogni
momento, Signore, 9del mio desiderio ardente.
32
– Ricordati che la tua santa volontà è la mia pace, la mia sola
felicità: così m'abbandono e giaccio senza timore fra le tue
braccia. Mio Salvatore divino. Se tu t'addormenti quando mugghia
l'uragano, i voglio sempre restare in questa pace profonda: ma ancor
mentre dormi, Gesù, preparami al risveglio!
33
– E ricordati che spesso io sospiro il dipoi del gran giorno,
quando alfine l'Angelo verrà che deve dirci: Il tempo è finito,
venite al Giudizio! Allora, di furia, varcato lo spazio, verrò a
nascondermi nel tuo Volto divino. Tu il mio cielo sarai, dovrai
essere, nell'eterno soggiorno, ricordatelo!
21
ottobre 1895 - Poesia di Teresa di Gesù Bambino
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