San
Francesco (1181-1226) ebbe un grande amore per il nome di Gesù.
Di lui si racconta: "Spesso trovandosi in viaggio, meditando e
cantando Gesù, dimenticava il cammino e si dava a invitare tutte le
creature alla lode di Gesù". Ai confratelli Francesco
consigliava: "Ascoltando il nome di Lui, adoratelo ... proni
verso terra: Signore Gesù Cristo... è il suo nome, che è benedetto
nei secoli". Duecento anni dopo, uno dei suoi frati spirituali,
san Bernardino da Siena (1380-1444), sarebbe diventato un
"portabandiera del nome di Gesù".
Il
sole di San Bernardino
Figlio
di una nobile famiglia toscana, Bernardino rimase presto orfano e
apprese da una zia un profondo amore per Dio e per Maria. Nel 1400,
mentre studiava diritto canonico a Siena, scoppiò in città
un'epidemia di peste. Bernardino aveva vent'anni e decise di prestare
servizio come volontario in ospedale. Fu in quei mesi che si sentì
chiamato a vivere completamente per Dio. Il giovane nobile dal
carattere focoso ebbe un grande ruolo nel movimento di riforma
dell'ordine francescano. A partire dal 1405, per quasi 40 anni,
percorse le città del centro e nord d'Italia come abile predicatore
itinerante e mai portò a termine una missione popolare senza
un'infuocata omelia sul nome di Gesù: "Non è, forse, con lo
splendore e con la dolcezza di questo Nome che Iddio ci ha chiamato
all'ammirabile luce sua? Ma perché questo Nome si possa manifestare
in tutto il suo splendore è necessario predicarlo". In un'epoca
di disfacimento spirituale e morale, con parole semplici ed
entusiasmanti, egli predicò contro le insensate lotte tra fazioni
nelle città, contro lo sfarzo, il vizio del gioco e gli usurai,
riconducendo i cuori a Dio e a un vero amore per il prossimo. Le sue
prediche portarono così tanti effetti benefici che il famoso
francescano venne sempre più invitato di città in città a parlare
in chiese stracolme e nelle piazze dei mercati. Ma, oltre alla forza
delle sue parole, Dio diede in mano a Bernardino un altro miracoloso
"rimedio": il monogramma di Gesù, IHS, di per sé non
nuovo, già conosciuto tanto quanto la venerazione del nome di Gesù,
ma presentato dal predicatore in una nuova e splendida
raffigurazione! Era infatti costituito da lettere dorate su uno
sfondo blu, racchiuse in un cerchio dal quale partivano dodici raggi
dorati simili a fiamme, simbolo dei dodici Apostoli e dei dodici
dogmi del Credo. Questo disegno del sole così fortemente simbolico
era circoscritto tutt'intorno con le parole in latino della Lettera
ai Filippesi: "Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei
cieli, sulla terra e sotto terra". "Così infatti" ,
testimoniò Bernardino, "ho visto il dolce Nome del nostro
Salvatore in una visione". Questo disegno fu per lui un
programma: il sole della salvezza contro ogni debolezza della fede e
contro l'immoralità!



