Un modo molto importante per farci amico il dolore è farlo uscire
dall'isolamento e condividerlo con qualcuno che può accoglierlo.
Tanta parte del nostro dolore rimane nascosto, anche ai nostri amici
più intimi. Quando ci sentiamo soli, andiamo da qualcuno in cui
abbiamo fiducia e gli diciamo: "Mi sento solo. Ho bisogno del
tuo sostegno e della tua compagnia"? Quando ci sentiamo ansiosi,
sessualmente inquieti o inaspriti, osiamo chiedere a un amico di
essere con noi e di accogliere la nostra pena?
Troppo spesso pensiamo o diciamo: "Non voglio disturbare gli
amici con i miei problemi; ne hanno abbastanza dei loro". Ma la
verità è che invece onoriamo i nostri amici confidando loro le
nostre lotte. Non diciamo forse anche noi ai nostri amici che ci
hanno nascosto i loro sentimenti di paura e di vergogna: "Perché
non me l'hai detto, perché l'hai tenuto segreto per tanto tempo?".
Certo, non tutti possono accogliere le nostre pene nascoste; ma io
credo che se desideriamo veramente crescere acquistando maturità
spirituale, Dio ci manderà gli amici di cui abbiamo bisogno.
Tanta parte della nostra sofferenza deriva non soltanto dalla
nostra situazione dolorosa, ma dal nostro sentimento di essere
isolati nel nostro dolore. Molta gente che soffre profondamente per
una cattiva abitudine - all'alcool, alla droga, al sesso o al cibo -
trova il suo primo vero sollievo quando può condividere la propria
pena con altri e scoprire di essere veramente ascoltata. I tanti
servizi di consulenza sono una incisiva testimonianza della verità
che condividere il nostro dolore è l'inizio della guarigione. Quando
scopro di non essere più solo nella mia lotta e quando comincio a
sperimentare una nuova "fraternità nella debolezza",
allora può prorompere la vera gioia, proprio in mezzo al dolore.
Non
è facile tuttavia uscire dal nostro isolamento. In qualche modo,
vogliamo sempre risolvere da soli i nostri problemi. Ma Dio ci ha
dato gli uni agli altri per costruire una comunità di amore
reciproco, dove possiamo scoprire insieme che la gioia non è
soltanto per altri ma per tutti noi.
Henri J. M. Nouwen
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