Diversi
anni fa avevo deciso di comprare un Crocifisso da mettere nella mia
stanza, ma lo volevo di resina e che assomigliasse a quello della mia
Parrocchia. Ho iniziato le ricerche in internet... In tantissimi siti
si vendevano Crocifissi di ogni genere e prezzo, ma quello che
piaceva a me costava caro e in quel momento non potevo permettermelo.
E così, a voce alta e con gli occhi rivolti verso il cielo, ho
esclamato: “Oh Gesù caro... ma quanto costi?!” Io lo volevo in
resina, perché quelli in ferro color argento o oro, che costavano
pochi euro, mi davano un senso di tristezza. Una persona per questa mia
affermazione aveva osservato: “Scusa Paola... ma un Crocifisso non
deve mica farti ridere...!!!”. E' vero, ma a me Gesù in Croce non
mi dava e non mi da un senso di angoscia, al contrario... a me da
tanta gioia. E così non mi sono rassegnata... dopo diversi giorni
finalmente trovo un negozio online con sede in Sicilia, vedo che
vendono il “mio Crocifisso”. Era quello che stavo cercando...
Stupendo!!! Guardo il prezzo... insomma!!!... si avvicinava ai
cinquanta euro. “Però” - mi son detta - “Non sei davvero a
buon mercato!!!, ma ti compro ugualmente!!!”. E così ho fatto
l'ordine. Per il pagamento ho scelto di ricaricare la “Poste-Pay”
del titolare della ditta. Era domenica, non trovando un tabacchino
aperto per fare l'operazione, ho dovuto aspettare l'indomani.
Difronte all'ufficio dove lavoravo c'era un bar tabaccheria, ma
ahimè... non facevano le ricariche. Così ho pensato: “Oh
Signore... mi sa che questo acquisto non sa da fare!!!”. Ma durante
la pausa ho deciso di andare da un'altra parte. Non lontano
dall'ufficio si trova un altro tabacchino difronte a una Chiesa, mi
faccio il segno della Croce e dico: “Gesù... sto andando a
ordinarti!!!”. Entro e do gli estremi per l'acquisto, pago e ricevo
tre euro di resto. Invece di mettere le monete nel portafoglio chiedo
un gratta e vinci dello stesso importo. Gratto davanti al titolare e,
con grande stupore, vedo che ho vinto centocinquanta euro!!!.
Oh Signore!!! In quel momento mi son sentita morire... Il titolare mi
guarda e vedendo la mia faccia non molto contenta mi domanda:
“Scusi... ma non è felice di aver vinto?”. Io accenno un
sorriso, non potevo dirgli che mi sentivo molto in colpa... Era come
se il buon Dio mi avesse mollato un ceffone e detto: “Brutta
taccagna che non sei altro!!! Ti sei messa a brontolare per cinquanta
euro... tiè!!!”. E così, tra la gioia di aver ricevuto questo
regalo e il dolore per il ceffone, sono rientrata al lavoro.
Aspettavo con ansia il pacco e ogni volta che pensavo a quello che
era successo ridevo da sola. Finalmente arriva il corriere con una
scatola grandissima, la scarto subito e, appena vedo il Crocifisso
mi viene una grande commozione, gli dico: “Ma quanto sei
bello!!!”. Prendo subito chiodo e martello e vado in camera, guardo
un un po' le pareti per scegliere il posto più adatto per
appenderlo. Penso in un primo tempo di metterlo sopra il capezzale
del letto, ma scarto subito questa ipotesi e dico: “Se ti metto
sopra la mia testa, poi, come faccio a vederti?”. Decido allora di
appenderlo alla mia destra, sopra il termosifone. Perfetto... come si
dice: “Due piccioni con una fava!!!”... Io lo posso adorare
difronte e Lui, in inverno, sta al calduccio...
La
notte non riesco a distogliere lo sguardo da Lui... Ma ahimè, c'era
qualcosa che non mi quadrava. Lo guardavo e riguardavo... non capivo
cosa non quadrava. La sera vado in Chiesa e, prima della Santa
Messa, mi siedo come ogni giorno difronte al Crocifisso, lo guardo e
i miei occhi cadono sui Suoi piedi. Oh Signore!!!! I piedi, il
chiodo!!! Ecco cosa non quadrava!!! Il Gesù della mia Parrocchia
aveva il piede destro sopra quello sinistro... il mio invece aveva il
piede sinistro su quello destro. Tra me ho pensato: “Ma guarda un
po'... mi hanno rifilato un bidone!!!”. Siccome sono un po'
testarda ho voluto fare delle ricerche e così ho scoperto questo su
un sito che parla della Sindone:
Le
ferite ai piedi: osservando la parte posteriore, risulta che,
sulla croce, i due piedi erano incrociati; il piede sinistro era
collocato davanti al destro che poggiava direttamente sul palo della
croce e, dalla ferita, si nota chiaramente il punto in cui era stato
infisso il chiodo.
“Povero
Gesù mio...” - mi son detta - “Ti hanno sbagliato anche il
piede!!!” Quando ho fatto notare questo particolare alle persone
della Parrocchia... apriti cielo!!! Loro non avevano mai fatto caso
alla posizione dei piedi, e guardandomi con aria di sufficienza mi
hanno detto: “Scusa, ma che fai?... ti metti a guardare i piedi di
Gesù?”... - “Certo!” - Rispondo io, “Una persona che ama
qualcuno è attenta a ogni particolare!!!”... Da quel giorno penso
che mi abbiano “odiata”... Aih! Aih! Aih!...
Il
mio Crocifisso è sempre al suo posto, mi fa tanta compagnia e mi da
tanto coraggio. Spero che Lui sia contento di stare a casa mia, non
gli faccio mai mancare le mie coccole. Ecco la storia del mio
Crocifisso.
The
end
Beati quelli che hanno amici così in alto
RispondiElimina