ONORATO
KOŹMIŃSKI nacque a Biała Podlaska, nella provincia di Siedlce in
Polonia, il 16 ottobre 1829, dall'architetto Stefano Koźmiński e da
Alessandra Kahl, coniugi di agiata condizione. Era il secondo di
quattro figli. Al battesimo, ricevuto due giorni dopo, gli vennero
imposti i nomi di Fiorentino, Venceslao, Johann, Stefano. Era però
comunemente chiamato Venceslao. I suoi genitori lo educarono a una
vita profondamente cristiana. Trascorse i primi undici anni in
famiglia, frequentando le scuole elementari nel paese natale e poi
continuando gli studi, dal 1837, nella scuola circoscrizionale.
Nel 1840 ricevette la cresima e nel maggio dello stesso anni si
trasferì a Włocławek. Frequentò poi il ginnasio nel
governatorato di Płock conseguendo la relativa licenza. Ancora
quindicenne, nel settembre 1844 iniziava gli studi di architettura
all'Accademia delle Belle Arti di Varsavia.
L'influsso di un compagno negli ultimi anni di studi ginnasiali, l'azione anti-cattolica svolta dal governo, l'illuminismo razionalista e la morte del padre il 2 novembre 1845 gli causarono una crisi di fede, per cui si proclamò ateo e svolse attività antireligiosa tra i compagni.
Il 23 aprile 1846, sospettato dalla polizia zarista di aver fatto parte di un complotto contro il regime, fu arrestato e rinchiuso nella « Cittadella » (prigione) di Varsavia, nel X reparto, dove finivano i candidati alla sentenza capitale. Sua madre si precipitò a Varsavia e fece di tutto per strapparlo alla morte. In carcere Venceslao, oltre che dall'attesa tremenda, fu anche tormentato dal tifo. La crisi religiosa si acuì, ma con il lento ricupero della salute, tornò anche la fede.
L'influsso di un compagno negli ultimi anni di studi ginnasiali, l'azione anti-cattolica svolta dal governo, l'illuminismo razionalista e la morte del padre il 2 novembre 1845 gli causarono una crisi di fede, per cui si proclamò ateo e svolse attività antireligiosa tra i compagni.
Il 23 aprile 1846, sospettato dalla polizia zarista di aver fatto parte di un complotto contro il regime, fu arrestato e rinchiuso nella « Cittadella » (prigione) di Varsavia, nel X reparto, dove finivano i candidati alla sentenza capitale. Sua madre si precipitò a Varsavia e fece di tutto per strapparlo alla morte. In carcere Venceslao, oltre che dall'attesa tremenda, fu anche tormentato dal tifo. La crisi religiosa si acuì, ma con il lento ricupero della salute, tornò anche la fede.
Assolto per mancanza di indizi, il 27 marzo 1847 venne messo
in libertà. Attribuendo la liberazione dal carcere alla preghiera di
sua madre, tornò subito in famiglia per chiedere perdono alla
mamma d'averla fatta tanto soffrire. Riprese subito gli studi
universitari a Varsavia e si diede ad una vita molto dura e povera.
Laureatosi in architettura nel 1847, si immerse sempre di più nella
ricerca del vero senso della vita. Dopo una confessione generale si
decise di dare alla propria vita un indirizzo diverso: « Mi sembra
doveroso confessare che nella mia giovinezza sono stato un gran
delinquente, perché offendevo apertamente e direttamente Iddio,
l'ho rinnegato e mi sono comportato come se Egli non esistesse; sono
giunto persino a combatterlo, tentando di strappare altri dalla fede,
dichiarando che tutti avrebbero potuto sputarmi in faccia se un
giorno mi avessero visto convertito ».
Ma così avvenne, la conversione fu radicale: « Nella festa dell'Immacolata del 1848 sono partito da casa mia per il convento e posso dire che soltanto la Madonna mi ha dato il coraggio necessario per abbandonare la mia mamma ammalata ».
L'8 dicembre 1848, lasciò a Włocławek la famiglia per entrare tra i Cappuccini di Varsavia. Il 15 dicembre lasciò Varsavia per Lubartów, ove il 21 dicembre 1848 vesti l'abito religioso e assunse il nome di Fra Onorato da Biała. L'anno seguente, terminato il noviziato, il 18 dicembre emise la professione semplice. Nel 1850 fu trasferito nel convento di Lublino per lo studio della filosofia e della teologia e qui, il 21 dicembre 1850, emise la professione solenne. Nel settembre del 1851 fece ritorno a Varsavia, dove proseguì gli studi teologici. Ordinato sacerdote, il 27 dicembre 1852 a Varsavia, si diede subito ad un intenso lavoro pastorale svolgendo in pari tempo vari incarichi nel suo ordine: segretario provinciale, definitore provinciale e guardiano. Fuori del convento, padre Onorato fu presente nelle scuole, nei collegi, nei pensionati femminili per la lezione di religione. Si fece carico in modo speciale della società del Santo rosario e del Terz'Ordine Francescano, da cui dovevano poi uscire parecchie vocazioni religiose.
Con la collaborazione della Beata Maria Angela Truszkowska, il 21 novembre 1855, presiedette all'atto di fondazione della Congregazione delle Suore Feliciane (di S. Felice da Cantalice). Nel 1860 lo troviamo guardiano del convento di Varsavia. In quell' anno presiedette anche alla fondazione delle Monache Cappuccine. Quattro anni dopo, in seguito alla soppressione degli Ordini religiosi da parte del governo Russo (1863-1864), fu costretto a trasferirsi a Zakroczym. I documenti del tempo riferiscono che nel 1864 i conventi soppressi furono centocinquantacinque, dei quali sette cappuccini. I superstiti vivevano come reclusi. Anche padre Onorato viveva sotto la rigida sorveglianza della polizia. Gli furono impediti i contatti con l'esterno ed egli, attraverso il confessionale, riuscì a compiere una feconda opera di direzione spirituale.
Per impedire che molte persone si recassero all'estero, per poter realizzare la vocazione religiosa, pensò alla fondazione di Congregazioni « nascoste », cioè di religiosi e religiose che, restando nel mondo, vivessero senza abito religioso, con voti. Negli anni 1855-1895, P. Onorato, servendosi eminentemente del confessionale e della corrispondenza, fondò ventisei comunità religiose, dalle quali sorsero numerose Congregazioni. Oggi ne esistono diciassette, di cui tre con abito religioso e quattordici senza (due maschili e dodici femminili). In virtù di tale opera P. Onorato può essere chiamato un precursore degli istituti secolari. Con tale attività di fondatore contribui in misura notevole alla sopravvivenza della Chiesa in terra polacca. Nel 1867 iniziò a scrivere il « Diario spirituale ». Nel 1889 la nuova forma di vita religiosa da lui iniziata venne riconosciuta dalla S. Sede con il Decreto « Ecclesia Cattolica ».
Nel 1892 l'autorità russa soppresse anche il convento di Zakroczym. P. Onorato, per evitare una sommossa del popolo già programmata per impedire il suo trasferimento, uscì di notte attraverso una porta segreta dal convento per trasferirsi in quello di Nowe Miasto, l'unica casa cappuccina rimasta disponibile nel regno della Polonia, camminando a piedi per ben centocinquanta km. Qui visse gli ultimi ventiquattro anni della sua vita, tutto dedito alle sue Congregazioni, alla direzione spirituale e al confessionale, sempre affollatissimo.
Nel 1895 venne nominato commissario generale per i Cappuccini di Polonia soggetti alla Russia e fu confermato nell'incarico nel 1908. Nel 1906 organizzò un pellegrinaggio nazionale al santuario mariano di Czestochowa con la partecipazione di oltre mezzo milione di persone.
Ormai la salute cominciava a declinare. Fin dal 1905, non potendo più dedicarsi al confessionale, per la sordità ed altre malattie, si applicò intensamente all'opera di scrittore e al contatto epistolare con le figlie e i figli delle sue Congregazioni. Sempre nel 1905, cominciò una forte azione dei Vescovi per sottoporre le sue Congregazioni alla loro direzione. Nei giorni 31 dicembre 1907 e 2 gennaio 1908 la Conferenza dei vescovi decise la riorganizzazione delle congregazioni e il Papa S. Pio X l’approvò. Il 23 aprile 1908, il ministro generale dei cappuccini trasmise a padre Onorato la decisione della S. Sede della sua rimozione dalla direzione generale delle congregazioni aggiungendo: « I tuoi meriti restano ». Padre Onorato accettò la decisione e il 1° maggio1908, inviando una lettera, invitò tutte le congregazioni ad obbedire. Egli diede per primo l'esempio, tenendosi completamente in disparte, anche a costo di un grande sacrificio, ritenendo per se solo la direzione spirituale, di sacerdote e confessore. Ciò nonostante nel 1911/12 la polizia zarista, scoprendo le Congregazioni nascoste, sottopose ad inchiesta il convento di Nowe Miasto e la stessa cella del padre Onorato.
Nel 1914 sopraggiunse la prima guerra mondiale. Una bomba colpì la chiesa del convento dove P. Onorato stava pregando. Ne uscì miracolosamente illeso. Il 16 dicembre 1916, consunto dall'età e dalle fatiche, dalle frequenti infermità e colpito da polmonite, morì santamente. Venne sepolto nel sotterraneo del convento di Nowe Miasto.
Il 10 dicembre 1975 le sue spoglie furono traslate nella chiesa dello stesso convento.
Il 16 ottobre 1988 Onorato Kozminski e stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II.
Ma così avvenne, la conversione fu radicale: « Nella festa dell'Immacolata del 1848 sono partito da casa mia per il convento e posso dire che soltanto la Madonna mi ha dato il coraggio necessario per abbandonare la mia mamma ammalata ».
L'8 dicembre 1848, lasciò a Włocławek la famiglia per entrare tra i Cappuccini di Varsavia. Il 15 dicembre lasciò Varsavia per Lubartów, ove il 21 dicembre 1848 vesti l'abito religioso e assunse il nome di Fra Onorato da Biała. L'anno seguente, terminato il noviziato, il 18 dicembre emise la professione semplice. Nel 1850 fu trasferito nel convento di Lublino per lo studio della filosofia e della teologia e qui, il 21 dicembre 1850, emise la professione solenne. Nel settembre del 1851 fece ritorno a Varsavia, dove proseguì gli studi teologici. Ordinato sacerdote, il 27 dicembre 1852 a Varsavia, si diede subito ad un intenso lavoro pastorale svolgendo in pari tempo vari incarichi nel suo ordine: segretario provinciale, definitore provinciale e guardiano. Fuori del convento, padre Onorato fu presente nelle scuole, nei collegi, nei pensionati femminili per la lezione di religione. Si fece carico in modo speciale della società del Santo rosario e del Terz'Ordine Francescano, da cui dovevano poi uscire parecchie vocazioni religiose.
Con la collaborazione della Beata Maria Angela Truszkowska, il 21 novembre 1855, presiedette all'atto di fondazione della Congregazione delle Suore Feliciane (di S. Felice da Cantalice). Nel 1860 lo troviamo guardiano del convento di Varsavia. In quell' anno presiedette anche alla fondazione delle Monache Cappuccine. Quattro anni dopo, in seguito alla soppressione degli Ordini religiosi da parte del governo Russo (1863-1864), fu costretto a trasferirsi a Zakroczym. I documenti del tempo riferiscono che nel 1864 i conventi soppressi furono centocinquantacinque, dei quali sette cappuccini. I superstiti vivevano come reclusi. Anche padre Onorato viveva sotto la rigida sorveglianza della polizia. Gli furono impediti i contatti con l'esterno ed egli, attraverso il confessionale, riuscì a compiere una feconda opera di direzione spirituale.
Per impedire che molte persone si recassero all'estero, per poter realizzare la vocazione religiosa, pensò alla fondazione di Congregazioni « nascoste », cioè di religiosi e religiose che, restando nel mondo, vivessero senza abito religioso, con voti. Negli anni 1855-1895, P. Onorato, servendosi eminentemente del confessionale e della corrispondenza, fondò ventisei comunità religiose, dalle quali sorsero numerose Congregazioni. Oggi ne esistono diciassette, di cui tre con abito religioso e quattordici senza (due maschili e dodici femminili). In virtù di tale opera P. Onorato può essere chiamato un precursore degli istituti secolari. Con tale attività di fondatore contribui in misura notevole alla sopravvivenza della Chiesa in terra polacca. Nel 1867 iniziò a scrivere il « Diario spirituale ». Nel 1889 la nuova forma di vita religiosa da lui iniziata venne riconosciuta dalla S. Sede con il Decreto « Ecclesia Cattolica ».
Nel 1892 l'autorità russa soppresse anche il convento di Zakroczym. P. Onorato, per evitare una sommossa del popolo già programmata per impedire il suo trasferimento, uscì di notte attraverso una porta segreta dal convento per trasferirsi in quello di Nowe Miasto, l'unica casa cappuccina rimasta disponibile nel regno della Polonia, camminando a piedi per ben centocinquanta km. Qui visse gli ultimi ventiquattro anni della sua vita, tutto dedito alle sue Congregazioni, alla direzione spirituale e al confessionale, sempre affollatissimo.
Nel 1895 venne nominato commissario generale per i Cappuccini di Polonia soggetti alla Russia e fu confermato nell'incarico nel 1908. Nel 1906 organizzò un pellegrinaggio nazionale al santuario mariano di Czestochowa con la partecipazione di oltre mezzo milione di persone.
Ormai la salute cominciava a declinare. Fin dal 1905, non potendo più dedicarsi al confessionale, per la sordità ed altre malattie, si applicò intensamente all'opera di scrittore e al contatto epistolare con le figlie e i figli delle sue Congregazioni. Sempre nel 1905, cominciò una forte azione dei Vescovi per sottoporre le sue Congregazioni alla loro direzione. Nei giorni 31 dicembre 1907 e 2 gennaio 1908 la Conferenza dei vescovi decise la riorganizzazione delle congregazioni e il Papa S. Pio X l’approvò. Il 23 aprile 1908, il ministro generale dei cappuccini trasmise a padre Onorato la decisione della S. Sede della sua rimozione dalla direzione generale delle congregazioni aggiungendo: « I tuoi meriti restano ». Padre Onorato accettò la decisione e il 1° maggio1908, inviando una lettera, invitò tutte le congregazioni ad obbedire. Egli diede per primo l'esempio, tenendosi completamente in disparte, anche a costo di un grande sacrificio, ritenendo per se solo la direzione spirituale, di sacerdote e confessore. Ciò nonostante nel 1911/12 la polizia zarista, scoprendo le Congregazioni nascoste, sottopose ad inchiesta il convento di Nowe Miasto e la stessa cella del padre Onorato.
Nel 1914 sopraggiunse la prima guerra mondiale. Una bomba colpì la chiesa del convento dove P. Onorato stava pregando. Ne uscì miracolosamente illeso. Il 16 dicembre 1916, consunto dall'età e dalle fatiche, dalle frequenti infermità e colpito da polmonite, morì santamente. Venne sepolto nel sotterraneo del convento di Nowe Miasto.
Il 10 dicembre 1975 le sue spoglie furono traslate nella chiesa dello stesso convento.
Il 16 ottobre 1988 Onorato Kozminski e stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II.
Dal
sito http://www.igw-resch-verlag.at/
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