Signore,
se ci innamorassimo di te, così come nella vita ci si innamora di
una creatura e di una povera idea, il mondo cambierebbe. Accresci la
nostra tenerezza per la tua Eucaristia, verso la quale la
disaffezione di tanti cristiani oggi si manifesta in modo
preoccupante.
Siamo
diventati aridi, come ciottoli di un greto disseccati dal sole
d’agosto. Lascia che la nuvola della tua grazia si inchini
dall’alto sulla nostra aridità.
Signore,
in te le fatiche si placano, le nostalgie si dissolvono, i linguaggi
si unificano, le latitudini diverse si ritrovano, la vita riacquista
sempre il sapore della libertà.
Insegnaci
a portare avanti nel mondo e dentro di noi la tua Risurrezione.
Tu
sei presente nel Pane, ma ti si riconosce nello spezzare il pane...
Aiutaci a riconoscere il tuo Corpo nei tabernacoli scomodi della
miseria e del bisogno, della sofferenza e della solitudine.
Rendici
frammenti eucaristici, come tante particole che il vento dello
Spirito, soffiando sull’altare, dissemina lontano, dilatando il tuo
“tabernacolo”.
Don Tonino
Bello
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