mercoledì 3 maggio 2017

Dagli Atti degli Apostoli - At 8,26-40 - Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?





 At 8,26-40

In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.
Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:“Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”.
Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.
Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunùco, ed egli lo battezzò.
Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.

Parola di Dio
Riflessione

Pietro e Giovanni, dopo aver predicato in Samaria con successo, rientrano a Gerusalemme, mentre Filippo rimane in Samaria a disposizione del Signore. Attende insomma Sue istruzioni...
Penso allora alle domande che Filippo si sarà fatto nel frattempo: Chissà in quale città Dio mi invierà? ...Sarò in grado? ...Accoglieranno la mia predicazione?”. Ed ecco che la risposta non si fa attendere e, forse in una visione durante la notte, gli appare un angelo del Signore che gli dice: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta».
Forse molti di noi, me compresa, avrebbero pensato: Come?... dopo aver atteso in questa città, solo come un cane... mi dici di andare in un posto desolato... a far che?... A evangelizzare chi  se è deserto?!!! Insomma, vorremmo sempre dettare le nostre condizioni prima di lanciarci nell'impresa.
Ma Filippo è meno contestatore e così, senza obbiettare, si alza e si mette in cammino senza sapere altro, senza porre condizioni. Insomma, si fida ciecamente di Dio e non fa il piagnone. Si alza e basta!!! In questo dovremmo imitarlo tutti.
Ho visto la scenetta di questa “chiamata” come una vera caccia al tesoro!!! Un angelo infatti, forse di notte, gli dà il primo bigliettino... «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza”. Quando arriva al posto indicato, ecco il secondo bigliettino:... “Va’ avanti e accòstati a quel carro». Questo secondo indizio non gli viene dato da un angelo, ma dallo Spirito... e questo perché solo lo Spirito può operare una vera conversione e non un angelo.
Filippo vede allora in quel posto desolato un carro che avanza con sopra un uomo Etiope. Qualcuno oggi direbbe: “Un po' abbronzato!!!” ...e nota che sta leggendo a voce alta un passo del profeta Isaia.
Mi viene da pensare quando noi partiamo per un viaggio in treno o in aereo. Il libro che portiamo con noi non è certo la Bibbia o il Breviario, ma svaligiamo la prima edicola che ci capita a tiro, giornali di gossip di ogni editore... giusto per far passare il tempo!!! Ma l'eunuco, invece, alla faccia nostra meditava la scrittura... e che passo!!! Meditiamo gente... meditiamo!!!
Questo personaggio verrebbe considerato oggi un candidato impossibile o inadatto per la conversione... Era infatti una persona straniera, abbronzata, benestante visto il ruolo che svolgeva, e... con qualche problemuccio, era infatti un eunuco.
Ma Dio, come sempre, si fa trovare da chi non lo cerca (Is.65, 1). A dire il vero il Signore usa a volte dei modi un po' particolari per far crescere la Sua famiglia, non solo... decide Lui chi far entrare, anche chi, agli occhi di tanti, non sarebbe degno, ma i risultati alla fine sono straordinari. Non credete?...
Infatti, appena l'eunuco sente che qualcuno si accosta a lui e gli rivolge la parola, ferma il carro e risponde alla domanda di Filippo: «Capisci quello che stai leggendo?» in modo sereno. Oggi, forse, qualcuno avrebbe risposto: Scusa... ma a te cosa importa?... Ma chi ti conosce?... Saranno problemi miei se ho capito oppure no?!
Ma l'eunuco invece, da vero “Sir inglese” confessa la sua debolezza e, desideroso di essere istruito, fa salire Filippo sul suo carro.
Ma oggi... mi domando: quanti fratelli di Fede conoscono la Scrittura come Dio comanda e sono in grado di nutrire persone desiderose di conoscere sempre di più?
Le guide, purtroppo, sono poche!!! E quando il Signore fa a qualcuno di noi questa grazia (come ha fatto con me), cioè di farci incontrare un Suo vero discepolo, bisogna non sprecare questa occasione, ma ringraziare ogni istante il buon Dio, non solo... bisogna approfittare di questo dono per cercare di crescere sempre di più nella Sua conoscenza e nel Suo amore, senza fermarsi, anche quando ci sembra di non capire niente. Dobbiamo insomma, imitare l'eunuco... che riconosceva i suoi limiti, perché si insegna solo a chi desidera imparare. La gassosa, lasciamola alla società della Sprite!!!
L'eunuco quindi, non solo non vuole rimanere nell'ignoranza e ascolta con attenzione l'insegnamento di Filippo, ma gli chiede pure di essere battezzato.
Dopo il battesimo dell'eunuco Filippo viene rapito dallo Spirito e si ritrova ad Azoto, mentre il nuovo cristiano riprende il suo viaggio con tanta gioia nel cuore e, penso, anche col desiderio di arrivare presto a destinazione per portare questa bella notizia ai suoi fratelli. Allora preghiamo sempre il Buon Dio perché mandi a ogni persona di buona volontà una guida che l'aiuti a camminare in questa valle di lacrime. Chi invece ha avuto l'onore di riceverla preghi il Signore che la custodisca sempre, perché le cose da imparare sono ancora tante... e poi... chi lo sa... un domani potremmo anche noi essere scelti da Dio per essere guida a qualcuno.
Pace e bene



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