lunedì 4 gennaio 2016

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo - 1Gv 3, 11-21 - Noi siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli.


 1Gv 3, 11-21
 

Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.

Parola di Dio

Riflessione

Questa lettera di San Giovanni Apostolo tratta un tema molto grande: L'AMORE PER DIO E PER I NOSTRI FRATELLI… e io ho una sorta di timore nel meditare questa lettura. Proverò, con l'aiuto del buon Dio, a balbettare qualcosa, siete avvisati: sono balbettii...
Giovanni ci esorta a guardare l'immensità dell'amore di Gesù, amore che l'ha spinto a dare per noi la sua vita... Se solo ci soffermassimo a pensare come eravamo prima... alla nostra condizione di schiavi, alle nostre tenebre, al nostro vagare senza una meta, senza speranza... forse capiremmo meglio cosa significa essere amati, forse capiremmo cosa significa amare... Dio ha mandato Suo Figlio per aiutarci a diventare anche noi suoi figli e fratelli di Gesù. Per amare come Dio ci ha amato è necessario decidersi ad abbandonare il peccato ed accettare di seguire Gesù, che è Via, Verità e Vita. Solo dopo che ci saremo messi alla sua scuola, dopo aver fatto molti esercizi, riusciremo ad amare i fratelli in modo quasi automatico.

La domanda che si dovrebbe porre ogni buon cristiano è: ma dove sto guardando? Qual'è il fine di tutto ciò che faccio? Dio o il mio io?... Se ci sforziamo ad elevare il nostro sguardo verso Dio, evitando di guardare noi stessi, evitando di attaccarci troppo ai nostri schemi, alle nostre abitudini, se eviteremo di fare le cose soprattutto per apparire bravi e buoni senza esserlo veramente... se eviteremo di aprire la bocca a sproposito, di giudicare, di calunniare... acquisteremo sempre più la dignità di figli, e il Padre ci accoglierà nella sua casa per l'eternità.
Mostrare che siamo veri figli di Dio non è scontato... Non è essere iscritti sul registro dei battesimi che ci rende automaticamente eredi di Cristo... ma è con un'amore simile al suo che mostriamo di appartenere alla sua famiglia. I figli di Dio si possono riconoscere anche dal modo di parlare, perchè quello che esce dalla bocca mostra ciò che si ha nel cuore. Sembra facile amare, ma non è così... Quanti “Caino” ci sono, purtroppo, anche tra i cristiani? Quanti falsi fratelli hanno paura della luce e cercano in tutti i modi di sopprimerla?
San Giovanni con le parole: “E per quale motivo l’uccise?”... è come se interrogasse ognuno di noi per sapere se abbiamo realmente compreso il motivo di tanta malvagità. Lo abbiamo capito?... Forse no. Come ci comportiamo infatti con chi, con le parole o con i comportamenti, è per noi un rimprovero? Alla faccia dell'amore vicendevole!!! Questa in italiano si chiama INVIDIA... Brutta bestia!!! Dove c'è l'invidia non può esserci amore fraterno... Succede così che chi prova ad emanare un po' di luce di Cristo diventa insopportabile, e lo si vorrebbe spazzare via... Ma Dio legge nel cuore di ognuno e sa molto bene quello che vi frulla dentro; possiamo anche nascondere al mondo i nostri reali sentimenti, ma nasconderli a Dio mi sa che è impossibile... Diventare figli di Dio significa diventare umili, significa svuotare il nostro cuore dalla sporcizia per riempirlo con qualcosa di altro genere... significa essere attenti alle necessità materiali e spirituali dei nostri fratelli e soccorrerli secondo le nostre possibilità. Se invece non vogliamo avere grane, se vogliamo ad ogni costo conservare la nostra tranquillità... evitiamo almeno di dire: "Io ho fede in Dio"... La cosa triste è vedere che nelle nostre comunità ci sono tanti cristiani, ma pochi buoni cristiani.
Giovanni nel suo vangelo ci dice poi una cosa molto importante, vale a dire che non ci dobbiamo stupire se il mondo ci odia: "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia" ( Gv 15 , 18-19).
Allora, quando questo succede, conideriamolo un privilegio riservato ai figli di Dio. Chi è figlio di Dio non appartiene a questo mondo... infatti è stato separato dal mondo per il tempo e per l'eternità.
Gesù mio, aumenta la mia fede... io so che l'amore che hai fatto nascere in me è ancora molto imperfetto... ma, ti prego, aiutami a farlo crescere con la Tua Parola, con la Tua amicizia, con il Tuo amore... non permettere che le tenebre possano soffocarlo.
Grazie...
Pace e bene

Articoli correlati per categorie



Nessun commento:

Posta un commento