giovedì 10 novembre 2016

PIO ESERCIZIO QUOTIDIANO PER MANTENERSI CONTINUAMENTE ALLA PRESENZA ATTUALE DI DIO di Alberto Magno Tratto da “L’UNIONE CON DIO”



Vantaggi del raccoglimento

Quantunque voi dobbiate sempre stare raccolti in voi stessi, nei limiti permessi della debolezza umana, dovete tuttavia ogni giorno, se nulla vi si oppone, presentarvi con qualche esercizio particolare allo Sposo celeste della vostra anima: sforzarvi di unirvi a Lui, sia che sentiate devozione, sia che non ne sentiate affatto.

Bisogna scegliere una determinata ora per unire particolarmente l’anima a Dio
Per far questo, vi sceglierete un’ora speciale; per questo scopo potete servirvi, e con grandissimo vantaggio, dell’esercizio che vi abbiamo precedentemente raccomandato, dandovi delle formule di aspirazione .
Ma vogliamo anche insegnarvi un altro mezzo che i maestri di vita spirituale giudicano della più grande utilità.

Per compiere l’esercizio di unione con Dio bisogna pentirsi dei propri peccati
Comincerete dunque col raccogliere i vostri sensi e le vostre forze, poi vi prostrerete in spirito ai piedi di Gesù Cristo, piangerete con dolore ed umiltà i vostri peccati e li getterete nell’abisso della misericordia di Dio, perché egli li consumi, li distrugga, li annienti; ecciterete in voi il vivo desiderio di non avere mai offeso un Padre così buono, per meritare con ciò di piacergli come se realmente non l’aveste offeso mai.

Proporsi di evitare il peccato

Proporrete poi, con l’aiuto della grazia, di evitare tutto ciò che a Dio dispiace, chiederete che vi perdoni per i meriti di Gesù Cristo, della beatissima Vergine Maria e di tutti i santi.
Domanderete di essere lavati nel sangue prezioso di Gesù Cristo, di essere perfettamente guariti e santificati, ed avrete infine ferma fiducia di ottenere l’intera remissione dei vostri peccati e un completo perdono.


Meditare la vita del Salvatore

Indi passerete al ricordo della vita e della passione di Gesù Cristo e ringrazierete questo divino Redentore.

Umiliarsi profondamente

In seguito vi porrete in spirito, al disotto di ogni creatura, preferirete tutti gli altri a voi stessi e li comprenderete tutti nel sentimento di una stessa carità.
Rinuncerete a tutto ciò che è inferiore a Dio; vi rassegnerete interamente alla sua volontà e vi mostrerete disposti a soffrire in spirito di penitenza ogni specie di tribolazione.
Tutto ciò deve essere fatto con sincerità somma; ma se non foste ancora pervenuti al punto di poterlo dire dal profondo del vostro cuore e con piena volontà, ditelo almeno come lo potete, e sarete a Dio graditi.

Chiedere a Dio la sua grazia

Compiuto questo, chiederete al Signore quanto vi è necessario per giungere alla unione perfetta con lui, e invocherete altresì la gloriosa Vergine Maria, madre di Dio, e tutti gli abitanti della celeste Gerusalemme a fine di ottenere, per loro intercessione, la grazia che desiderate.

Bisogna anche pregare per il prossimo
Pregherete in favore di tutti coloro per i quali Gesù Cristo si è degnato offrirsi come vittima; e offrirete le vostre preghiere non soltanto per i cristiani, ma anche per gl’infedeli sparsi in tutto il mondo, sentendo realmente nel profondo del cuore una viva compassione per quelli che col peccato sfigurano l’immagine di Dio stampata in loro stessi e si rendono volontariamente estranei alla felicità che Dio promette nell’eternità e a tutte le delizie del regno dei Cieli.

Bisogna pregare per le anime del Purgatorio
Vi interesserete inoltre delle anime dei fedeli defunti, trattenute ancora nelle fiamme del Purgatorio; estenderete il vostro interessamento a tutta l’immensa famiglia di Dio e invocherete con tutto il cuore la salvezza di tutti.
Non vi è mezzo più efficace per attirare su voi gli sguardi della divina misericordia.

Dobbiamo glorificare Dio con una immensa carità

Dopo ciò innalzerete la vostra preghiera alla SS. Trinità, celebrandone le lodi; ecciterete in voi il desiderio di amare Iddio sempre di più. Agli occhi di Dio i vostri meriti saranno tanto grandi quanto lo saranno stati i vostri desideri, perché Iddio nella sua misericordia accetta le buone intenzioni degli uomini in luogo delle buone opere, quando si è nella impossibilità di compierle.
Infine, con amorose aspirazioni verso Dio, con desideri ardenti, gli chiederete la grazia di essere felicemente uniti a Lui per sempre.


LO STESSO ESERCIZIO RIDOTTO IN FORMA DI PREGHIERA


Pensa di aggiungere a quanto è stato detto una formula di preghiera adatta all’esercizio giornaliero di cui si è parlato, per un maggior progresso dell’anima.

L’uomo si riconosce peccatore

O Gesù, mio Signore e mio Dio! che vi dirò? Io piego, in spirito le ginocchia dinanzi a voi, depongo il mio cuore ai vostri piedi e riconosco i miei falli.
Ho peccato, o mio Dio, ho fatto il male in vostra presenza, ho peccato contro il mio Creatore, contro il mio Redentore, contro il mio Benefattore e Padre.
Ahimè! sono sempre stato troppo ingrato e infedele verso voi; io sono tutto ciò che vi è di più miserabile e spregevole, sono cenere, polvere; non sono niente, Signore.
O Signore, abbiate pietà di me!

L’uomo domanda la grazia e il perdono

Io vengo a deporre tutte le mie iniquità, le mie negligenze, le mie mancanze (e voi sapete, Signore, quale ne sia l’enormità e il numero) nelle vostre piaghe adorabili.
Vengo a gettarle nell’immenso braciere del vostro amore, a inabissarle nell’oceano infinito della vostra misericordia.
Perché, o Signore, vi ho offeso?
Perché ho messo un ostacolo alla vostra grazia?
Come mi dolgo di non aver sempre cercato di piacervi, di obbedire alle vostre sante ispirazioni e alla vostra divina volontà in tutte le cose!

Egli si propone di essere più fedele in avvenire

Io mi propongo, con l’aiuto della vostra grazia, di evitare d’ora in avanti tutto ciò che vi dispiace, pronto a morire mille volte piuttosto che volere qualcosa che possa offendervi.
O dolce Gesù, siatemi propizio, per i meriti della vostra santa umanità, per quelli della vostra beatissima Madre e di tutti i vostri santi.
Lavatemi nel vostro sangue prezioso, purificatemi completamente, guaritemi e santificatemi senza riserva.
Il peccatore benedice e glorifica Gesù Cristo per le sue infinite misericordie
Vi adoro, vi lodo, vi glorifico, vi benedico, vi ringrazio, mio Signore Gesù, per tutte le vostre misericordie e i vostri benefici. Vi ringrazio, o Figlio del Dio vivente, Altissimo Dio, che nell’eccesso della vostra carità per me, vi siete degnato di farvi uomo.
Per me, siete nato in una stalla, siete stato avvolto in povere fasce, avete riposato in una mangiatoia, avete avuto per nutrimento il latte verginale della vostra Santa Madre, avete sopportato la povertà, l’indigenza, e per trent’anni siete stato aggravato di una infinità di lavori e di fatiche; per me avete voluto che un sudore di sangue stillasse dalle vostre membra fra tante angosce; per me siete stato preso ignominiosamente e caricato d’indegni ferri, avete voluto soggiacere al peso di una ingiusta condanna, siete stato coperto di vergognosi sputi, avete ricevuto schiaffi, siete stato rivestito in segno di scherno di una veste bianca, il cui uso rendeva ridicoli, siete stato esposto ad ogni specie di scherni, avete voluto essere crudelmente lacerato a colpi di frusta, e spietatamente coronato di spine, inumanamente inchiodato a una croce e abbeverato di fiele e aceto.
Voi, o mio Dio, che avete rivestito gli astri di tanto splendore, siete stato disprezzato, denudato, coperto di ferite, abbattuto da dolori immensi, sospeso ad una croce infame.
Per me voi avete sparso il vostro sangue così prezioso; per me infine siete morto!...

Il peccatore chiede a Gesù Cristo la grazia di amarlo

O mio dolce Gesù, unica salvezza della mia anima! fate ch’io vi ami col più ardente amore e che dal più profondo del cuore compatisca i vostri dolori.
Io abbraccio la vostra croce adorabile e la bacio per amor vostro e per la vostra gloria.
Io saluto le piaghe da voi sofferte per me e nelle quali è inciso il mio nome.
Vi saluto, mille volte vi saluto, o piaghe benefiche del mio Salvatore, del Dio che mi ha tanto amato!

Buoni proponimenti del peccatore

O mio adorabile Salvatore! io, il più miserabile dei peccatori, mi metto in vostra presenza al disotto di ogni creatura.
Io non merito che la terra mi sopporti. Fra tutti gli uomini non ve n’è uno che non debba essere preferito a me.
Io mi metto al disotto di tutti, e mi faccio volontariamente il servitore di tutti. Nei trasporti di una sincera carità, abbraccio tutti gli uomini, specialmente quelli che mi tormentano e mi perseguitano.
Per amor vostro rinuncio ad ogni peccato, ad ogni vanità, a tutti i piaceri mondani, a tutto ciò che è contrario all’ordine; rinuncio anche alla mia propria volontà, abbandono e disdegno tutto ciò che è meno di voi e vi preferisco a tutto.
Accetto i vostri disegni sopra di me.
Io desidero che la vostra santa volontà si compia sempre in me, nel tempo e nella eternità.
Io mi offro a voi, pronto a soffrire, con l’aiuto della vostra grazia e per la gloria del vostro nome, ogni specie d’ignominia, d’ingiuria, di disprezzo e di obbrobri, ogni specie di tribolazione e di dolori.
Io sono pronto a soffrire la privazione assoluta di ogni consolazione sensibile.
Io non mi rifiuto di vivere, se tale è la vostra volontà, in quella povertà e fra quelle afflizioni in cui voi stesso siete vissuto.

Il peccatore domanda le virtù cristiane

O amabilissimo Gesù, fate morire in me tutto ciò che vi dispiace.
Ornate la mia anima delle vostre virtù e dei vostri meriti.
Datemi la vera umiltà, la vera obbedienza, la vera dolcezza, la vera pazienza, la vera carità.
Datemi un assoluto impero sulla mia lingua, su tutte le mie membra, su tutti i miei sensi.
Datemi la libertà interiore, lo spirito di povertà, la purezza e la perfetta contemplazione di voi stesso.
Rendete la mia anima conforme all’anima umana che faceva parte della vostra santa umanità, e il mio corpo conforme a quel corpo così puro e così privo di ogni macchia, che voi avete rivestito.
Spandete in me la luce serena e brillante della vostra divinità.

Egli desidera di essere trasformato in Cristo

Io credo fermamente che abitate in me con la vostra divinità.
Degnatevi dunque di vedere coi miei occhi, di udire con le mie orecchie, di parlare con la mia bocca, di agire, insomma, con tutto il mio essere, per operare in me ciò che vi piace.
Liberatemi da tutto ciò che mi imbarazza e mi impedisce di essere unito a voi perfettamente .
Per mezzo delle vostre piaghe adorabili introducetemi fino al fondo della mia anima, affinché conoscendomi, io conosca voi stesso e vi ami e vi sia intimamente unito e mi riposi tranquillamente nel godimento delle vostre perfezioni, per la gloria del vostro nome.
Esauditemi, o Signore, non in ragione della mia volontà ma della vostra.
Esauditemi nella misura che vi sembra conveniente alla vostra gloria e alla mia salvezza.

Preghiera alla Vergine Maria e ai Santi

O Maria, o tenera Madre di Dio, o gloriosa Regina del cielo, abbiate pietà di me.
Intercedete per me, voi, ch’io posso chiamare un giglio puro e profumato, opera perfetta della risplendente e pacifica Trinità.
Ottenetemi la grazia di amare il vostro divin Figlio Gesù Cristo d’un amore perfetto, e di diventare un’anima secondo il suo cuore.
O voi tutti, Santi e Sante di Dio! voi, Angeli beati, soccorretemi.
Pregate per me, immortali abitanti della patria celeste, affinché io possa col vostro aiuto, piacere al supremo Re, la cui contemplazione immediata e piena di dolcezza vi inonda di una gioia inesauribile.

Preghiera per tutti gli uomini

O Gesù, salvatore misericordioso, abbiate pietà della vostra Chiesa; abbiate pietà di tutti quelli per i quali avete versato il vostro sangue.
Convertite i poveri peccatori, richiamate gli eretici e gli scismatici, illuminate gli infedeli che non vi conoscono. Soccorrete tutti coloro che sono in preda a qualche difficoltà o a qualche tribolazione.
Soccorrete quanti si sono raccomandati alle mie preghiere o desiderano di raccomandarvisi.
Soccorrete i miei parenti, i miei amici, i miei benefattori; rendeteli tutti graditi ai vostri occhi.
Concedete il perdono e la vostra grazia ai vivi e il riposo e la luce eterna ai defunti.
Per tutti, Signore, io vi offro il vostro sangue prezioso e tutto ciò che avete voluto fare e soffrire per la nostra salvezza, vi offro tutti i meriti della vostra umanità.

Preghiera alla Trinità

O Trinità! Dio altissimo, clementissimo, misericordiosissimo, Padre, Figlio, Spirito Santo, Dio uno, voi lo vedete, io spero in voi. Istruitemi, dirigetemi, sostenetemi.
O Padre, con la vostra infinita potenza, fissate in voi la mia memoria e riempitela di santi e divini pensieri.
O Figlio, con la vostra eterna sapienza, illuminate il mio intelletto, accordategli la conoscenza della vostra suprema verità e della mia bassezza.
O Spirito Santo, che siete l’amore del Padre e del Figlio, con la vostra incomprensibile bontà, trasportate la mia volontà in voi e infiammatela del fuoco inestinguibile della vostra carità.
Perché non posso io, adorabile Trinità, lodarvi e amarvi così perfettamente come i santi e gli angeli del cielo? Almeno, o Signore, ch’io glorifichi come mi è possibile la vostra saggia e benefica potenza.
Io benedico la vostra onnipotente e benefica saggezza; e glorifico la vostra saggia e onnipotente misericordia.
Ma poiché io non posso abbastanza lodarvi, degnatevi, ve ne scongiuro, di lodarvi voi stesso in me, con tutta la perfezione che meritate.
Oh! se avessi tutto l’amore di tutte le creature, con quanta gioia mi affretterei a volgerlo verso di voi e ad impiegarlo per amarvi!

L’uomo chiede a Dio di immergerlo in lui

O mio Signore e mio Dio! mio principio e mio fine, o essenza supremamente semplice, supremamente tranquilla e supremamente amabile, o abisso di dolcezze e di delizie! o mia amabile luce, e suprema felicità della mia anima! o torrente d’ineffabile diletto! oceano di gioie inesprimibili! pienezza perfetta di ogni bene, mio Dio e mio Tutto, che cosa mi potrà mancare, se possiedo voi?
Voi siete il mio bene unico ed immutabile. Io non devo cercare che voi.
Io non cerco e non desidero che voi solo. O Signore, attiratemi a voi.
Infuocatemi del fuoco del più cocente amore.
Considerate tutta la mia povertà, la mia inanità, la mia ignoranza, la mia cecità. Io busso, apritemi!
Aprite ad un orfano che vi implora. Immergetemi nell’abisso della vostra divinità; rendetemi un solo spirito con voi, affinché io possa un giorno possedere in me le vostre soavi e sante delizie.


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