1.
TUTTE LE RELIGIONI SONO UGUALI?
No!
Se fossero tutte uguali ci sarebbe una sola religione.
2.
TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE?
No!
Sarebbe lo stesso che voler sostenere che 2+2 fa e 4 e 5 e 6 e 80 e
così all'infinito: sono tante le risposte possibili, ma una sola è
la risposta vera: 2+2 fa 4. Così si dica delle religioni: sono
tante, ma una sola è la religione vera (cioè che ha la pienezza
della verità). In altre parole: ogni religione ha un certo numero di
verità, ma una sola può avere tutte le verità, poiché come dice
S. Paolo uno solo è il Signore, quindi una sola è la Fede ossia la
vera religione: "Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è
la speranza alla quale siete stati chiamati; un solo Signore, una
sola Fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre dì tutti ".
3.
QUAL è LA RELIGIONE VERA? QUELLA CRISTIANA!
Soltanto
Dio ha la possibilità di non insegnare alcun errore e di rivelarci
solo delle verità. Quindi l'unica religione vera è quella istituita
da Dio ossia la religione Cristiana, istituita da Cristo Dio. Perciò,
con rispettosa ammirazione mettiamo da parte tutte le religioni
istituite da uomini: il buddismo, l'induismo, il maomettanesimo e
ogni altra religione non cristiana. Mettiamo pure da parte, con
devota stima, l'ebraismo istituito da Dio, ma come preparazione alla
venuta di Cristo, e perciò destinato a sfociare nel Cristianesimo.
4.
TRA LE MOLTE CHIESE O RELIGIONI CRISTIANE QUAL’ E’
QUELLA VERA? E’ LA CHIESA O RELIGIONE CATTOLICA.
La
Chiesa Cattolica, che conta 980 milioni di anime.
La
Chiesa Ortodossa separata da quella Cattolica da circa
mille anni; conta 250 milioni di anime; professa quasi tutte le
verità sempre credute dalla Chiesa cattolica, con la quale è in
ottimi e cordiali rapporti.
Dobbiamo
pregare perché avvenga quanto prima la riunificazione delle due
Chiese sorelle.
La
Chiesa protestante, separata dalla Chiesa cattolica
dal tempo di Lutero (1522). è suddivisa in 400 Chiese o religioni
protestanti principali (oggi agglomerate nel Consiglio mondiale delle
Chiese Evangeliche) e in migliaia di Chiese protestanti secondarie.
Tutte queste Chiese protestanti, insieme, contano circa 550 milioni
di anime.
Inoltre
dal principio protestante dei libero esame della Bibbia sono
pullulate innumerevoli Sette che oggi costituiscono un enorme
pericolo per tutto il cristianesimo sia cattolico che protestante: di
queste parleremo nella prossima catechesi.
Povero
Protestantesimo, frantumato in centinaia e migliaia di Chiese o
religioni, una diversa dall'altra! S. Paolo grida: "Cristo è
stato forse diviso?" Non ci sono centinaia e migliaia di Cristo!
Uno solo è Cristo, quindi una sola è la vera Chiesa di Cristo!
A)
Non possono essere vere le Chiese Protestanti per questi motivi:
Praticamente
sono fondate da uomini quali Lutero, Calvino, Enrico VIII, ecc.
Negano
alcuni Sacramenti e diverse verità che i loro antenati hanno creduto
per 1.400 anni.
Conservano
alcuni principi non santi e che possono spingere all'indifferentismo
e perfino al peccato, come esprimiamo qui sotto.
Ritengono
che sia sufficiente la Fede per la salvezza eterna e non occorrono le
opere.
Sostengono
che ognuno è già predestinato da Dio o al paradiso o all'inferno.
Quindi è inutile essere virtuosi.
Professano
il libero esame della Bibbia quindi la supremazia del giudizio
privato nella interpretazione della Sacra Scrittura. Principio
contagioso e catastrofico come riconobbe lo stesso Lutero che andava
ripetendo: nel Protestantesimo ci sono tante religioni quante sono
le teste.
Negano
l'autorità che Gesù ha dato al Papa, autorità che i Riformatori
attribuiscono poi a se stessi.
Lutero
si attribuì un'autorità tanto esagerata da scrivere: "Io
non posso sentire né sopportare niente che sia contrario a ciò che
insegno. Chiunque insegna diversamente da quello che io insegno, sarà
figlio dell'inferno".
Calvino
attribuiva a se un'autorità dispotica. Ha scritto: "Dio ha
conferito a me l'autorità di dichiarare ciò che è bene e ciò che
è male". Conforme a queste sue idee dittatoriali, comandava che si
infliggesse la morte, o di spada o di fuoco, a tutti quelli che non
la pensavano come lui. Fece imprigionare il suo avversario in
teologia, Serveto, e lo fece morire a fuoco lento.
Lutero
nega il libero arbitrio cioè la libertà umana e quindi la
responsabilità dell'individuo; perciò esorta perfino a peccare,
come per esempio quando scrive: "Sii peccatore, e pecca
fortemente. Bisogna peccare per tutto il tempo che siamo in questo
mondo; il peccato non può separarci da Dio, dovessimo anche ogni
giorno commettere mille adulteri ed altrettanti omicidi".
Enrico
VIII, dopo aver difeso la Chiesa Cattolica contro Lutero e
Calvino, per il fatto che il Papa non gli concesse il divorzio dalla
sua legittima moglie, abbandonò il Cattolicesimo e fondò la Chiesa
Protestante anglicana di cui si dichiarò Capo al posto del Papa. Poi
si risposò cinque volte, e due spose le uccise e altre tre le
ripudiò. Condannò alla morte molti nobili (tra cui il suo
Cancelliere S. Tommaso Moro), perché non lo vollero riconoscere capo
supremo della Chiesa. Tuttavia molti dei nostri fratelli Protestanti
o Evangelici di oggi lo diciamo con stima e con gioia hanno
abbandonato alcune posizioni estremiste dei loro fondatori, e
lentamente, mediante fraterni e cordiali dialoghi con la Chiesa
Cattolica, stanno avvicinandosi alle verità credute dai loro
antenati prima di Lutero, per 1400 anni (quando erano Cattolici).
A
loro noi Cattolici chiediamo perdono, come fece Paolo VI in Terra
Santa e Giovanni Paolo II nel Giubileo, poiché noi, pur avendo
conservate sempre tutte le verità del Vangelo, rompemmo l'amore, la
carità verso di essi e verso i loro Fondatori: se li avessimo amati
come Gesù comanda, forse non ci sarebbero state queste divisioni.
Dobbiamo molto pregare per l'unità di tutti i cristiani.
Comunque
possiamo esclamare con il celebre prof. Paul Claudel: "Che
volete con tutte le vostre religioni? Ce ne sono tante di religioni?
Per me non ce n'è che una: la religione cristiana, cattolica,
apostolica e romana. Tutto il resto non è che opera dell'uomo".
E possiamo gridare con Leone Bloy: "Sei fuori della Chiesa
Cattolica? Sei nell'errore!" Sei nella Chiesa Cattolica? Ti dirò
con S. Paolo: Essa "è colonna e fondamento della verità".
Dal
Catechismo della Chiesa Cattolica, numeri 816.119
«L'unica
Chiesa di Cristo... è quella «che il Salvatore nostro, dopo la sua
Risurrezione, diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e agli
altri Apostoli la diffusione e la guida... Questa Chiesa, in questo
mondo costituita e organizzata come una società, sussiste
["subsistit in"] nella Chiesa cattolica, governata dal
successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui» [Conc.
Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 81].
Il
decreto sull'Ecumenismo del Concilio Vaticano II esplicita: "Solo
per mezzo della Cattolica Chiesa di Cristo, che è lo strumento
generale della salvezza,si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi
di salvezza. In realtà al solo Collegio apostolico con a capo Pietro
crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova
Alleanza, per costituire l'unico Corpo di Cristo sulla terra, al
quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già
in qualche modo appartengono al Popolo di Dio "[Conc. Ecum. Vat.
II, Unitatis redintegratio, 3].
"Non
crederei al Vangelo se non mi ci inducesse l'autorità della Chiesa
Cattolica" (Sant'Agostino, Contra epistulam Mari quam
vocantfundamenti, 5,6: PL 42,1761].
commento
di Fra Crispino Lanzi
B)
La Chiesa Cattolica è l'unica religione vera perché conserva tutte
le verità insegnate da Gesù e predicate dagli apostoli,
cominciando dai punti fermi, essenziali: Santa Messa (che ancor oggi
è uguale, perfino nei riti, alla Messa che si celebrava nei primi
tempi come è accennato negli Atti degli Apostoli e come viene
descritta da San Giustino nel 150 dopo Cristo); i 7 Sacra-menti, la
devozione alla Madonna; l'obbedienza ai Pastori (Papa, Vescovi,
Sacerdoti); ecc.
Il
Padre Sertillanges afferma: "La Chiesa Cattolica è la più
antica società sopravvissuta senza mai cambiare Costituzione".
E non può cambiarla perché gli è stata data da Cristo Dio: non ha
cambiato neppure una sola verità, perché la parola di Dio non si
cancella.
Solo
la Chiesa Cattolica ha tutti i quattro attributi donati da Gesù
quale carta d'identità perché sia riconosciuta come l'unica vera
Chiesa di Cristo: attributi che cantiamo nel Credo: "Una, Santa
F Cattolica e Apostolica".
a)
Unità di Fede (le stesse verità, in tutti i tempi), di
legge (gli stessi Comandamenti), di culto (la Messa, i 7 Sacramenti),
di pastoralità poiché ha sempre insegnato ad obbedire ai Pastori
voluti da Gesù (Papa, Vescovi).
b)
Santità, che rifulge in Cristo suo Capo, nei dogmi
o verità, nella morale, nella Messa, nei Sacramenti, nelle virtù
eroiche della Vergine e di milioni di Santi e martiri del passato e
di oggi.
c)
Cattolicità o Universitalità, essendo destinata da Gesù
alla salvezza di tutti gli uomini, in ogni tempo.
d)
Apostolicità, poiché deriva da Cristo mediante gli
Apostoli e, da 2.000 anni predica, senza nulla cambiare, la stessa
santa dottrina apostolica. (Vedi il "Catechismo della Chiesa
Cattolica" pag. 222-23 8).
Gesù
a Lourdes, per mezzo della Madonna, con tanti miracoli ha confermato
e ancor oggi conferma le verità predicate da 2.000 anni dalla Chiesa
Cattolica, specialmente quelle più contese: Eucarestia, maternità
divina della Madonna, il Primato e l'infallibilità del Papa,
l'esistenza dell'inferno, del paradiso, ecc.
Enorme
importanza ha l'indagine scrupolosa fatta dal Card. Newman quando era
professore di teologia protestante all'università di Oxford. Cercava
delle prove sicure per dimostrare che la Chiesa Cattolica non è la
Chiesa degli apostoli. Con grande impegno consultò gli Atti degli
apostoli, gli scritti dei Vescovi e dei Padri e Dottori della Chiesa
dei primi cinque secoli del cristianesimo. Si riteneva sicuro di
trovare la condanna della Chiesa Cattolica dei nostri tempi. Invece
scoprì con chiarezza solare che l'insegnamento della Chiesa degli
Apostoli e dei primi cinque secoli del cristianesimo era
perfettamente identico all'insegnamento della Chiesa Cattolica di
oggi. Perciò, pur dovendo abbandonare amici e parenti e interessi
materiali, si convertì al Cattolicesimo. Molti pro-testanti ne
seguirono l'esempio.
5.
LA CHIESA CATTOLICA VUOLE SALVEZZA ETERNA PER CATTOLICI E NON
CATTOLICI.
Per
i Cattolici ci sarà sicura salvezza eterna soltanto se metteranno in
pratica l'insegnamento della Chiesa.
Per
i non Cattolici è possibile la salvezza eterna, ma a queste
condizioni ricordate dal Vaticano II: "Coloro che senza colpa
ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa e tuttavia cercano Dio
con cuore sincero, e si sforzano, sotto l'influsso della Grazia, di
compiere con le opere la volontà di Dio conosciuta per la voce della
coscienza, possono salvarsi " (LG 16).
Invece
"non possono salvarsi coloro che sapendo che la Chiesa Cattolica
è stata stabilita da Dio per mezzo di Gesù Cristo, come istituzione
necessaria, rifiutano di entrare o di restare in essa "(Ad
Gentes 7).
"Questa
Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza. Perciò non possono
salvarsi quegli uomini i quali pur non ignorando che la Chiesa
Cattolica è stata da Dio, per mezzo di Gesù Cristo, fondata come
necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare "
(LG 14). Perciò Paolo VI, affermava: "L'antica formula: solo
nella Chiesa c'è salvezza, perdura in tutta la sua testuale
drammaticità" (14 maggio 1965).
E
Giovanni Paolo II, parlando a 10.000 giovani francescani, ha detto:
"Si tratta di essere consapevoli e di farsi carico, come Frate
Francesco, di questa fondamentale verità rivelata, racchiusa nella
frase consacrata dalla Tradizione: Non v'è salvezza fuori della
Chiesa" (2 ottobre 1982).
Dunque
rimane sempre vero ciò che hanno proclamato tutti i Dottori della
Chiesa in duemila anni: "Extra Ecclesiam nulla salus"
cioè: chi colpevolmente abbandona la Chiesa Cattolica per diventare
Luterano o Calvinista o Testimone di Geova o marxista o materialista,
se non si converte, non avrà salvezza. "In Ecclesia, salus
aeterna" cioè: "Chi rimane nella Chiesa Cattolica e
vive secondo il suo bimillenario insegnamento, è sicuro della
salvezza eterna ".
ESEMPIO.
San
Fedele da Sigmaringa, coraggioso Predicatore itinerante Cappuccino,
primo martire di Propaganda Fide (1622). Ha 44 anni. Arrivato a
Seewis (Svizzera) per predicare, vede un cartello in cui sta scritto:
"Oggi predicherai e non più". Imperterrito svolge la sua
predica sul testo di S. Paolo: "Non c'è che un solo Signore,
una sola Fede" (la Fede cristiana cattolica). Un colpo
d'archibugio sfiora il Predicatore, il quale lascia il pulpito, sosta
in preghiera davanti all'altare, poi, per evitare la profanazione
della Chiesa, esce per strada. Ma è accerchiato da una ventina di
Protestanti che inutilmente lo vogliono costringere a rinnegare la
Chiesa Cattolica. Lo colpiscono con mazze ferrate, con bastonate e
con spade. Padre Fedele implora il perdono di Dio per i suoi uccisori
e muore trafitto al cuore da una spada mentre invoca Gesù e la
Madonna.
Fratello,
sorella, sull'esempio di questo eroe e di altri milioni di martiri,
non separarti mai dalla Chiesa. La tua speranza è la Chiesa. La tua
salvezza è la Chiesa. La tua santificazione è la Chiesa Cattolica!
PROPOSITO.
Offriremo
a Gesù, per mezzo della Madonna, particolari preghiere e sacrifici e
opere buone per ottenere che i cristiani si raccolgano nell'unica
vera Chiesa. Ci impegniamo a partecipare ogni anno (dal 18 al 25
Gennaio) alla settimana mondiale di preghiere per l'unità dei
cristiani (cfr Gv 17,20).
Tratto
dalla rivista mariana: "Grande Opera Mariana GESU' E MARIA"
Racconto
di Papa Luciani quand’era Patriarca di Venezia
“E
fu appunto conversando a tavola che l’altro
ieri mi venne quasi fatto di
persuadere un ospite. Questi si dichiarava - tra un boccone e
l’altro, tra un sorriso e l’altro - gran fautore del pluralismo
nella fede. "Per me è chiaro, - diceva - nessuno ha in tasca
tutta la verità cristiana. Ognuno di noi ne ha solo un pezzetto e
bisogna lasciarglielo godere in pace. L’unità la fa solo Dio
dall’Alto, mettendo insieme i vari pezzetti e facendone la
sintesi". "Ohimé! - risposi - scusa, ma la tua idea di Dio
e di verità sembra a me quella degli orbi dell’India". "Quali
orbi?", dice lui. "Aspetta!". Mi alzo, esco e torno
con in mano "I quattro libri di lettura"
di Lev Tolstoi. "Lascia che te ne legga una sola pagina". E
leggo. Gli elefanti del re
(favola). Un re indiano ordinò di radunare tutti i ciechi e, quando
ciò fu fatto, disse di mostrar loro i suoi elefanti. Uno tastò la
gamba, un altro la coda; un terzo la radice della coda, un quarto il
ventre, un quinto il dorso, un sesto le orecchie, un settimo i denti
e un ottavo la proboscide. Poi il re fece venire i ciechi al suo
cospetto e domandò: "A che somigliano i miei elefanti?".
Il primo cieco rispose: "I tuoi elefanti somigliano alle
colonne". Era quello che aveva tastato le gambe. Il secondo
disse: "Somigliano ad una scopa". Era quello che aveva
tastato la coda. Il terzo disse: "Somigliano ad un ramo".
Era quello che aveva tastato la radice della coda. Quello che aveva
tastato il ventre, disse: "I tuoi elefanti somigliano ad un
mucchio di terra". Quello che aveva tastato i fianchi, disse:
"Somigliano ad un muro". Quello che aveva tastato il dorso,
disse: "Somigliano ad una montagna". Quello che aveva
tastato le orecchie, disse: "Somigliano ad un ariete".
Quello che aveva tastato i denti, disse: "Somigliano alle
corna". Quello che aveva tastato la proboscide, disse:
"Somigliano ad una grossa corda". E tutti i ciechi
cominciarono a disputare tra loro e a litigare. Deponendo il libro,
dico: "Senti, a me ripugna pensare che Dio abbia mandato suo
Figlio a dirci 'Io sono la via, la verità e la vita' con il bel
risultato di farci poi trovare tutti nella situazione di quei ciechi,
con in mano ciascuno una misera particella di verità, diversa dalla
particella degli altri. Che noi si conosca le verità della fede solo
per analogia, sì; ma orbi fino a questo punto, no; mi pare indegno
sia di Dio sia della nostra ragione!". L’inaspettata teologia
fatta a base di code e schiere di elefante, non convinse del tutto
l’ospite, ma lo scosse, facendogli dire: "Toh! questo nessuno
me lo aveva detto!". "Non lo sai? - risposi - a volte sono
i paperi, che menano le oche a bere. Dove Rahner non riesce coi suoi
volumoni di teologia, può sottentrare Tolstoi colla favoletta!".
Bello
RispondiEliminaIn alcune aree la Chiesa è purtroppo precaria o quasi assente, per una moltitudine di fattori umani, ed analizzando queste situazioni ci si rende conto che sono molto critiche e lasciano a desiderare, oscillando tra il paganesimo e l'ateismo: talvolta molte di queste persone non possono neanche definirsi cattoliche, benché appartengano al cattolicesimo formalmente, in maniera nominale.
RispondiEliminaEcco, in queste situazioni, varie persone che diventano protestanti o aderiscono a qualcuna di quelle "sette" di cui si parla solo male, non sono da giudicare in maniera solo negativa, poiché probabilmente provenivano da un background così critico e precario, che la loro non è stata una apostasia dal cattolicesimo, ma una conversione da una sorta di ateismo in cui vivevano. Potrebbero davvero aver seguito in coscienza l'unica strada che sembrava percorribile. Talvolta Dio può servirsi di questi mezzi per riempire dei vuoti disastrosi e le precarietà in quelle persone che erano lontane senza colpa diretta; quello che seguirà in loro, è variabile ma è sempre auspicabile che nelle particolari condizioni di ognuno si trovi il modo di avvicinarsi alla fede.