1.
Che cos'è l'orazione?
L'orazione
è una elevazione della mente a Dio per adorarlo, per ringraziarlo, e
per domandargli quello che ci abbisogna.
2.
Come si distingue l'orazione?
L'orazione
si distingue in mentale e vocale. L'orazione mentale è quella che si
fa con la sola mente; l'orazione vocale è quella che si fa con le
parole accompagnate dall'attenzione della mente e dalla devozione del
cuore.
3.
Si può distinguere in altro modo l'orazione?
L'orazione
si può anche distinguere in privata e pubblica.
4.
Qual è l'orazione privata?
L'orazione
privata è quella che ciascuno fa in particolare per sé o per altri.
5.
Qual è l'orazione pubblica?
L'orazione
pubblica è quella che si fa dai sacri ministri, a nome della Chiesa,
e per la salvezza del popolo fedele. Si può chiamar pubblica anche
l'orazione fatta in comune e pubblicamente dai fedeli, come nelle
processioni, nei pellegrinaggi e nel sacro tempio.
6.
Abbiamo speranza fondata di ottenere per mezzo dell'orazione gli
aiuti e le grazie di cui abbiamo bisogno?
La
speranza di ottenere da Dio le grazie di cui abbiamo bisogno è
fondata nelle promesse di Dio onnipotente, misericordioso e
fedelissimo, e nei meriti di Gesù Cristo.
7.
In nome di chi dobbiamo domandare a Dio le grazie che ci sono
necessarie?
Noi
dobbiamo domandare a Dio le grazie che ci sono necessarie in nome di
Gesù Cristo, come Egli stesso ci ha insegnato e come pratica la
Chiesa la quale termina sempre le sue preghiere con queste parole:
per Dominum nostrum Iesum Christum, cioè: per nostro Signore
Gesù Cristo.
8.
Perché dobbiamo domandare a Dio le grazie in nome di Gesù Cristo?
Noi
dobbiamo domandare le grazie in nome di Gesù Cristo, perché essendo
Egli il nostro mediatore, solo per mezzo di lui noi possiamo
avvicinarci al trono di Dio.
9.
Se l'orazione ha tanta virtù, che vuol dire che molte volte non sono
esaudite le nostre preghiere?
Molte
volte le nostre preghiere non sono esaudite, o perché domandiamo
cose che non convengono alla nostra salvezza eterna, o perché non
preghiamo come si deve.
10.
Quali sono le cose che dobbiamo principalmente domandare a Dio?
Dobbiamo
principalmente domandare a Dio la sua gloria, la nostra salvezza
eterna e i mezzi per conseguirla.
11.
Non è lecito domandare anche beni temporali?
Sì,
è lecito domandare a Dio anche i beni temporali, ma sempre con la
condizione che siano conformi alla sua santissima volontà, e non
siano d'impedimento alla nostra salvezza eterna.
12.
Se Dio sa tutto ciò che ci è necessario, perché si deve pregare?
Sebbene
Dio sappia tutto ciò che ci è necessario, pure vuole che noi lo
preghiamo, per riconoscerlo come datore di ogni bene, per attestargli
la nostra umile sommissione e per meritarci i suoi favori.
13.
Qual è la prima e migliore disposizione per rendere efficaci le
nostre preghiere?
La
prima e migliore disposizione per rendere efficaci le nostre
preghiere è di essere in stato di grazia, o non essendovi, almeno
desiderare di rimettersi in tale stato.
14.
Quali altre disposizioni si richiedono per ben pregare?
Per
ben pregare si richiedono specialmente il raccoglimento, l'umiltà,
la fiducia, la perseveranza e la rassegnazione.
15.
Che cosa vuol dire pregare con raccoglimento?
Vuol
dire pensare che parliamo con Dio, e perciò dobbiamo pregare con
tutto il rispetto e la devozione, evitando per quanto è possibile le
distrazioni, cioè ogni pensiero estraneo all'orazione.
16.
Le distrazioni diminuiscono il merito dell'orazione?
Sì,
quando noi stessi le procuriamo, ovvero non le respingiamo con
diligenza. Se poi facciamo quanto è possibile per essere raccolti in
Dio, allora le distrazioni non diminuiscono il merito della nostra
orazione, ma anzi lo possono accrescere.
17.
Che cosa si richiede per fare orazione con raccoglimento?
Dobbiamo
prima della preghiera allontanare tutte le occasioni di distrazione,
e dobbiamo durante la preghiera pensare che siamo alla presenza di
Dio il quale ci vede e ci ascolta.
18.
Che cosa vuol dire pregare con umiltà?
Vuol
dire riconoscere sinceramente la propria indegnità, impotenza e
miseria, accompagnando la preghiera con la compostezza del corpo.
19.
Che cosa vuol dire pregare con fiducia?
Vuol
dire che dobbiamo avere ferma speranza di essere esauditi, se da ciò
deriva la gloria di Dio e il nostro vero bene.
20.
Che cosa vuol dire pregare con perseveranza?
Vuol
dire che non dobbiamo stancarci di pregare, se Dio subito non ci
esaudisce, ma che dobbiamo seguitare anzi a pregare con più fervore.
21.
Che cosa vuol dire pregare con rassegnazione?
Vuol
dire che dobbiamo conformarci al volere di Dio, il quale conosce
meglio di noi quanto è necessario alla nostra salvezza eterna, pur
anche nel caso in cui le nostre preghiere non fossero esaudite.
22.
Dio esaudisce sempre le orazioni ben fatte?
Sì,
Dio esaudisce sempre le orazioni ben fatte; ma nella maniera che egli
sa essere più utile per la nostra salvezza eterna, e non sempre
secondo la nostra volontà.
23.
Quali effetti produce in noi l'orazione?
L'orazione
ci fa riconoscere la nostra dipendenza da Dio supremo Signore in
tutte le cose, ci fa pensare alle cose celesti, ci fa progredire
nella virtù, ci ottiene da Dio misericordia, ci fortifica contro le
tentazioni, ci conforta nelle tribolazioni, ci aiuta nei nostri
bisogni, e ci ottiene la grazia della perseveranza finale.
24.
Quand'è che noi dobbiamo specialmente pregare?
Noi
dobbiamo pregare specialmente nei pericoli, nelle tentazioni e in
punto di morte; inoltre dobbiamo pregare frequentemente, ed è bene
che ciò si faccia la mattina e la sera e al principio delle azioni
importanti della giornata.
25.
Per chi dobbiamo pregare?
Dobbiamo
pregare per tutti; cioè per noi stessi, per i nostri parenti,
superiori, benefattori, amici e nemici; per la conversione dei poveri
peccatori, di quelli che sono fuori della vera Chiesa, e per le anime
sante del purgatorio.
Dal
sito http://www.sanpiodapietrelcina.org/
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